One Piece Film: Red – Recensione, Il musical prorompe nel Grande Blue

Ecco la nostra recensione di One Piece Film: Red, il nuovo film dedicato alla ciurma di Rufy e i loro amici, il primo a tema musicale.

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 6 minuti
7
One Piece Film: Red

L’opera maestra di Eichiro Oda sembra non avere confini, e si arricchisce di un altro film dedicato a Rufy e compagni, intitolato One Piece Film: Red. A prescindere da tutto, si tratta di un’opera diretta ai fan più accaniti della saga, e sebbene possa di fatto essere visto anche da chi non ha mai avuto a che fare con i pirati della ciurma di Cappello di Paglia, sono proprio questi che rischiano di non capire molto sui personaggi che si avvicenderanno a schermo. Preparate i microfoni perché in queste quasi due ore di inusuale avventura si canterà a squarciagola.

Uta e la musica

Su un’isola non meglio precisata del Grande Blue, il mare dove risiedono i pericoli più grandi del mondo, c’è una ragazza di nome Uta che è in grado, con la sua voce, di incantare anche la persona meno incline al mondo della musica. Sfortunatamente la ragazza ha da sempre avuto una costituzione cagionevole che le impediva di esibirsi in concerti duraturi. Tuttavia, sembra che le cose stiano per cambiare: viene organizzato un immenso concerto sull’isola, e Rufy e la sua ciurma non vedono l’ora di parteciparvi come pubblico.

Alla fine della prima, strabiliante canzone, Rufy sale sul palco della diva rivelando al mondo intero che la conosce perfettamente, e che quest’ultima altri non è che la figlia di Shanks il Rosso, uno dei quattro Re Imperatori dei sette mari e maestro di vita di Rufy stesso.

Inizia da qui una rocambolesca avventura nella quale i pirati della ciurma del nostro eroe si ritroveranno a difendere la piccola Uta dagli attacchi di altre ciurme, che vogliono rapire la ragazza e chiedere un cospicuo riscatto al padre Shanks. Uta si rivelerà da subito ben capace di pensare a sé stessa e aprirà diversi spunti di dialogo con l’amico d’infanzia Rufy. Nonostante tutto, la trama per questo film è piuttosto semplice e poco attinente con le straordinarie trame a cui Eichiro Oda ci ha abituato nel corso del tempo. D’altro canto possiamo anche dire che i film di One Piece non sono mai stati canonici, ergo qualsiasi cosa accade in questi lungometraggi non ha un vero impatto con la continuty della saga principale.

Cantare per sopravvivere

Quello che succede in One Piece Film: Red è diverso da tutto quello che avete mai visto o sentito in un prodotto sulla saga: Uta di fatto ha un potere personale legato alla sua musica, quindi giustamente non fa che cantare ogniqualvolta se ne presenti l’occasione. Questo pone diverse problematiche ai fini della visione, in quanto il film non è doppiato né in lingua italiana nè in inglese: il risultato è che sì, sentiamo una voce  bellissima e capace di far vibrare le nostre corde interne (quella della cantante giapponese Ado), ma senza avere di fatto idea di cosa stia dicendo, sebbene ci sia il testo al di sotto delle strofe. Nonostante quest’ultimo sia tradotto, l’immersività che si prova è davvero poca.

Per fare un esempio, immaginate di prendere la vostra canzone preferita e di non avere il vostro cantante preferito a cantarla ed un semplice testo in italiano, ma con un altro artista che la canta in una lingua a voi sconosciuta: vi mancheranno tutta una serie di cose ed emozioni, tutto a parte le note intonate dal cantante a livello acustico, vi risulterà piuttosto piatto. A livello artistico il film è perfetto, e la caratterizzazione dei personaggi (sia quelli mai visti che gli eroi di sempre) è impareggiabile, e come sempre Eichiro Oda si conferma maestro indiscusso in questo campo. Buona anche la realizzazione del 3D mista alla tecnica classica bidimensionale tipica dei cartoni animati giapponesi.

Dov’è Shanks?

Già dal titolo ci si aspettava il film avesse a che fare con Shanks il Rosso in maniera preponderante: di fatto vengono narrati degli avvenimenti vicini a questo personaggio, che da sempre è amatissimo dal grande pubblico, tuttavia tutto si riduce a speculazioni ed idee che lo spettatore si riporta a casa.

Come spesso accade, One Piece Film: Red è stato venduto per qualcosa che non è: la trama di una banalità pretestuale unica, il tema della musica – che obbiettivamente non è in linea con il prodotto piratesco di cui si parla (ad un certo punto sembrava di vedere uno spettacolo di K-Pop) – ed i combattimenti al limite del ridicolo, rendono questo prodotto dedicato esclusivamente ad una nicchia nella nicchia, ovvero a quei fan che amano alla follia il prodotto in generale e che vogliono conoscere ogni minimo dettaglio, per quanto infinitesimale e inconcludente quest’ultimo sia. In buona sostanza, se siete dei fan sfegatati del manga e dell’anime in questione, guarderete il film con una sincera dose di godimento, altrimenti potreste restare delusi dal tempo sprecato.

One Piece Film: Red
7
Voto 7
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.