A distanza di pochi mesi dal grande successo su Steam, il pazzo Obliteracers è arrivato anche su PlayStation 4 ed Xbox One. Il team di Varkian Empire (nome internazionale di Space Dust Studios) ha sviluppato un interessante titolo, che a prima vista potrebbe sembrare ispirato al Mario Kart di turno: niente di più sbagliato. Più che delle corse infatti, ci troveremo a guidare le nostre automobiline in delle vere guerre su motori. Le modalità disponibile sono varie e divertenti, con il comun denominatore che sta nel distruggere i nemici e cercare di sopravvivere. Siete pronti al massacro? Via!
Obliteracers è un adrenalinico gioco su macchinine, basato sull’eliminazione degli avversari. Le regole variano di gara in gara, perché sono presenti numerose modalità diverse. In ognuna di queste, il metodo di accumulo punti cambia, e di conseguenza le strategie da adottare per portare a casa la vittoria saranno diverse ad ogni start. Per esempio, nella modalità “Sopravvivenza” per portare a casa una manche dovete correre all’infinito, fino a che non distruggerete tutte le vetture avversarie. In che modo gli avversari potranno essere distrutti? Ovviamente con le armi disseminate nelle piste, ma non solo: il titolo assume anche una modalità di eliminazione “knockout”, dove le macchine che vengono distanziate dal leader fino a uscire dalla mappa, sono sconfitte. Tutti i tipi di eliminazione sono presenti in tutte le modalità, e le vetture sconfitte rimarranno inattive fino alla fine della manche (fatta eccezione per la modalità “endurance”, dove una volta distrutti rinascerete poco dopo). Manche dopo manche, il primo che riuscirà a soddisfare le condizioni di vittoria accumulando punti, vincerà la gara.
I comandi sono semplici, e rispecchiano il concept principalmente “party racing game” che Obliteracers vuole adottare: oltre ai comandi di movimento (accelerazione, freno e sterzo), troviamo anche la possibilità di saltare, derapare, e sparare, e a sorpresa avremo anche un tasto per difenderci dagli attacchi nemici! Se avremo un buon tempismo, riusciremo a portare a casa indenni la pelle! Tutto però ha un costo, e la difesa ne ha ben due: quando schiacceremo il tasto protezione, la nostra macchina perderà velocità, e ancor peggio lascerà cadere l’arma che abbiamo equipaggiata in quel momento.
Uno dei punti a favore più graditi di questo scoppiettante titolo, è la varietà. Le armi a disposizione sono di vario genere, come la torretta a proiettili, razzi a ricerca, fiammate laterali, olio su strada e così via. I piloti che parteciperanno alle gare, in single player e non, vanno da un minimo di 2 ad un massimo di 16, e le esplosioni si sprecheranno. Nelle partite che si possono creare inoltre, potremo scegliere tra una grandissima lista di modificatori, da attivare o no a nostro piacimento! E’ inutile dire che ogni partita è una sfida a se, e che in multiplayer locale il titolo renda egregiamente (non richiedendo lo split screen). L’unica cosa che cozza un po’ con questa moltitudine di partite creabili, è l’esiguo numero di tracciati: anche se hanno uno splendido colpo d’occhio, e vengano anche sfruttati per essere percorsi in orari diversi del giorno e con effetti atmosferici, sono comunque pochini. La modalità carriera single player è composta da 24 sfide di difficoltà crescente. Tutte queste vi metteranno di fronte ad obiettivi sempre diversi, con un numero sempre maggiore di avversari. A seconda del vostro piazzamento, vi verranno assegnate delle “bombe”, che quando saranno di un certo numero sbloccheranno le gare successive.
Tutte le vetture presenti in Obliteracers avranno più o meno la stessa forma e le stesse caratteristiche, togliendo il fastidioso problema delle performance dei kart di differente livello a seconda dei potenziamenti disponibili. Uno dei difetti più palesi di cui ci si accorgerà appena prenderemo confidenza coi comandi, è che il davanti e il dietro della macchina sono molto simili, e nelle fasi di caos più totale non ci renderemo conto se dopo un testacoda stiamo o no procedendo nel verso giusto. Ciò che differenzierà maggiormente i personaggi tra loro, sono nome, numero, e ovviamente aspetto del pilota (per lo più robot, ma non solo).
Graficamente il titolo rende bene, con buoni colpi d’occhio e uno stile texture tutto sommato sufficiente. Ottime anche le variazioni di colore adottate tra location diverse, che marcano ancora di più il cambiamento di esperienza ed approccio alla sfida. Il comparto sonoro si difende bene: anche se non eccellente e senza bisogno di un doppiaggio, ha una colonna sonora gradevole e degli effetti sonori precisi. Piccola citazione va fatta per i simpaticissimi consigli che compaiono in basso durante la fase di caricamento, alcuni molto utili a livello di gioco, altri demenziali e con il solo scopo di farci fare quattro risate.