Nintendo non smetterà mai di produrre console!

Marco Pulicanò
Di Marco Pulicanò News Lettura da 2 minuti

L’analista Michael Patcher ritorna sul pezzo, ed allo show chiamato “Pachter Factor” ha espresso la sua riflessione e teoria riguardo Nintendo, affermando che la casa nipponica non diventerà mai una software house, ma continuerà a produrre hardware-console fino al giorno del suo fallimento definitivo.

Michael Patcher

Di seguito, eccovi il discorso dell’analista:

“Mi chiedete se la grande N smetterà di produrre hardware per concentrarsi sul software? Beh, dipenderà dalle vendite di NX: se avrà lo stesso successo di vendite del Wii U, è sensato pensare che la società consideri l’idea di diventare solamente un produttore di giochi. Se al contrario sarà un successo stile Wii… perchè dovrebbero smettere di realizzare console Nintendo ha venduto 100 milioni di Wii e ben 400 milioni di giochi per questa console. E’ stato un business che ha generato profitti enormi, se anche NX avrò lo stesso successo, logicamente Nintendo continuerà a sviluppare nuove piattaforme in futuro.

Se diventeranno una semplice software house, lo faranno quando la base installata del loro prodotto sarà intorno a 55 milioni di console. PlayStation 4 e Xbox One potrebbero vendere circa 200 milioni di unità, Nintendo potrebbe ottenere il 20% del mercato hardware e replicare il successo di Wii. Difficile, certo, ma suona bene… e non sarebbe impossibile. Se Nintendo si concentrasse solamente sui giochi, sono sicuro che molti fan comprerebbero una PS4 o Xbox One. Nintendo e Sony potrebbero collaborare, sono entrambe compagnie giapponesi, sono sicuro che insieme riuscirebbero a fare grandi cose.

Comunque, sono convinto che Nintendo resterà nel business delle console fino a quando non fallirà definitivamente. Non penso che il Wii U sia un fallimento. Fallire significa semplicemente che nessuno compra la tua console. Penso che NX venderà meglio di Wii U, almeno abbastanza per permettere all’azienda di continuare a produrre altre console.”

Il discorso dell’analista sembra toccare molti punti importanti del mercato videoludico attuale, voi cosa ne pensate?

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