Splendido. Prima di iniziare con una analisi della demo di Nier Automata, disponibile gratuitamente per PlayStation 4 e scaricabile dal PlayStation Store, è doveroso cominciare con tale aggettivo. Ci troviamo davanti ad un titolo che senza ombra di dubbio porterà il brand al successo che tanto si merita, facendo fronte a molti dei difetti del primo titolo uscito nel 2010. Al timone dello sviluppo troviamo niente meno che Platinum Games, che come sappiamo non è nuova ai titoli di stampo actionhack n’ slash. Questa volta la grande P affianca Square Enix, affrontando l’enorme sfida del fondere un titolo decisamente action a delle componenti ruolistiche, riprendendo lo stampo grezzo del predecessore, ma riplasmandolo nel loro stile unico, che fa della fluidità dei combattimenti il fulcro. Come sta sbocciando questo prodotto, che vedrà la luce il prossimo marzo?
Riguardo la trama non ancora raccontata di Nier Automata, non veniamo a sapere molto di più di quello che è trapelato negli ultimi mesi: saremo al comando di una ragazza (probabilmente un cyborg) chiamata 2B, che condurrà le sue missioni armata di spade, e con un POD robotico che la segue ovunque, che le fornirà fuoco di supporto. Con lei anche 9S, un altro androide che durante la missione della demo le fornirà supporto tattico. Fin qui nulla di nuovo (almeno all’apparenza), perché il Pod di supporto ricoprirà uno dei ruoli fondamentali che aveva il caro vecchio Grimoire Weiss in Nier, ovvero crivellare di colpi a distanza i nemici, tenerli a distanza, colpirli dove non possono essere raggiunti, e ovviamente distruggere i colpi magici diretti verso di noi. Da qui però partono le gioie, incontenibili ed innumerevoli. Prima di tutto sottolineo una fluidità pazzesca, che rovescia la medaglia di prepotenza, e diventa il passo in avanti più grande in assoluto per il brand: i combattimenti infatti, se non fosse per il Pod e per i cambi continui di prospettiva tra 3D, 2D, e visuale dall’alto, sarebbero molto riconducibili alla serie di Bayonetta, e tra poco capirete il motivo.
2B sarà in grado di portare due set di armi differenti per volta, e saranno selezionabili tramite le frecce del pad, così come sarà possibile, sempre tramite esse, selezionare oggetti curativi ed utilizzarli rapidamente. La legnosità del gameplay e dell’azione che facevano singhiozzare il suo predecessore, sono stati sostituiti da una armonia di movimento splendida, che lascerà al giocatore la più totale libertà di approccio e di scelta su come intraprendere un combattimento. Non esiste un tasto per parare i colpi, ma di rimando la schivata è stata resa eccellentemente, con possibilità di schivare a corto raggio, schivare a lungo raggio se si tiene premuto il tasto (utile anche per muoversi più velocemente), e signore e signori, la schivata aerea. Se schiverete in modo perfetto all’ultimo istante, sarete invulnerabili per un piccolo momento, e potrete infliggere attacchi speciali (ad esempio facendo fuoco col Pod). I colpi melee strizzano l’occhio ai classici hack n’ slash, con splendide combo varie plasmabili alternando colpi leggeri e pesanti. Molti non ci avranno fatto caso, perché una delle migliori innovazioni che Nier Automata propone, è talmente inusuale che non ci si pensa a primo impatto: sarà possibile combattere con le armi bianche, e allo stesso tempo sparare con il Pod! Paradossalmente potrete combattere su due fronti differenti (sempre che ne abbiate le capacità). Altra chicca, i proiettili energetici che tanto odiamo, saranno distruttibili anche con le lame, e con un comparto tecnico così curato, possiamo decisamente trarre un sospiro di sollievo.
Il livello di sfida proposto è molto interessante, specialmente se giocato a livello difficile, e non ci vorrà molto prima che rimaniate a corto di cure. Questa demo ci ha inoltre messo di fronte a molteplici nuove feature, la maggior parte delle quali richiamano la sfaccettatura ruolistica di Nier. Di sicuro, anche se nella demo non è disponibile, ci sarà un modo per potenziare (o forse craftare?) le proprie armi o i propri oggetti, dato che molti dei materiali raccolti nella versione di prova sembravano richiamare quello. Inoltre, la nostra protagonista avrà a possibilità di equipaggiare dei chip, che forniranno diversi benefit al nostro gioco (non come nel primo Nier, dove le parole potevano essere equipaggiate solo ai poteri e alle armi stesse, e non al protagonista). Questi ad esempio possono influire sullo stesso HUD del giocatore, permettendo di mostrare il livello dei nemici e la loro salute, e molto altro. Impossibile non notare una certa analogia dell’ambientazione della demo con il Junk Heap di Nier, ed allo stesso tempo è impossibile non far caso alle note che in alcuni combattimenti ricalcano la splendida e storica “Canzone degli antichi”. Di certo la demo di Nier Automata mi ha lasciato pienamente soddisfatto, e mi ha confermato quanto di buono avevo visto fino ad ora, dai video trailer e dai gameplay. E’ stato piacevole notare quanti progressi sono stati fatti, e soprattutto quanta voglia di migliorare ci sia in casa Square Enix, che stavolta, ha scelto lo studio giusto.