La crescita di Netflix nel mondo cinematografico, specialmente per quanto riguarda la critica e i premi vinti, è stata al centro di un dibattito che ha visto i più grandi esponenti di quel mondo discuterne, da Christopher Nolan a Steven Spielber passando per Edward Norton. L’ultimo ad aggiungersi a questa lista è Charlie Kaufman. Durante una conversazione con il Wall Street Journal, ha dichiarato di essere riuscito a sperimentare, prima del cambio del business cinematografico.
Il motivo per la quale Netflix ha un appeal per noi filmmaker è semplicemente il fatto che per noi non c’è altro modo per fare determinati tipi di film. Vado su tutte le furie quando sento che Netflix sta rovinando il cinema, perché non è così. I film hanno rovinato i film. Gli studi hanno rovinato i film e questa è la verità.
Prima si poteva giocare e sperimentare, ma poi il business ha avuto un brusco cambiamento, e tutto questo è successo nel 2008, quando gli studi hanno smesso di fare cinema e creavano altro.
Quindi Kaufman va controcorrente e si rileva essere positivo nei confronti della piattaforma streaming, marcando il fatto che per lui risulta più semplice scrivere una sceneggiatura originale e non presa da altre forme d’arte.
Stavo cercando qualcosa che qualcuno mi avrebbe fatto dirigere ed è ovviamente più semplice ottenere un film carino quando è basato su un libro, fumetto o su un altro film. Ma, nel caso dei libri, questi ti portano alla rivelazione, c’è molto più mistero nelle parole che nelle immagini.
E in un certo senso è così, quando si vede un film, spesso risulta più semplice immaginare cosa accadrà. Quindi la potenza di Netflix è quella di far scrivere ai registi ciò che vogliono, mentre il cinema “classico” è soffocato da troppe regole che distruggono tutta la magia della settima arte, secondo Charlie Kaufman.