Ma Nishtana è un gioco di ruolo da tavolo che porta i giocatori a rivivere e reinterpretare il racconto dell’Esodo ebraico dall’Egitto. Creato da Gabrielle Rabinowitz e Ben Bisogno, il titolo si distingue per la sua impostazione completamente diceless, incentrata sulla narrazione collaborativa e sulla riflessione. Il gioco permette di assumere il ruolo di figure chiave della storia, tra cui Mosè, Miriam, il Faraone e Zippora, e di modellare il percorso che porterà alla liberazione del popolo ebraico.
L’obiettivo di Ma Nishtana è quello di rendere accessibile e coinvolgente la tradizione della Pasqua ebraica attraverso il gioco di ruolo. Tradizionalmente, il racconto dell’Esodo è un momento centrale del Seder di Pesach, e questo GDR nasce proprio per offrire un’esperienza più dinamica e interattiva. Tuttavia, il gioco non si limita al contesto religioso: chiunque, indipendentemente dalle proprie origini, può partecipare e scoprire il valore universale di questa storia.
Un GDR senza dadi, basato sulla narrazione
A differenza di molti giochi di ruolo, Ma Nishtana non prevede il lancio di dadi né l’uso di statistiche. Il gioco si sviluppa attraverso un sistema di playbook, ognuno dedicato a un personaggio storico, contenente mosse narrative uniche che i giocatori possono utilizzare per influenzare gli eventi. Ogni mossa porta con sé conseguenze che aggiungono complessità e profondità alla storia: ad esempio, Miriam può usare l’abilità Glimpse Beyond per intravedere un frammento del futuro, ma questa visione porterà sempre con sé un elemento di tradimento o caos.
Il gioco è strutturato attorno a un Ritual Guide, un giocatore che, a turno, assume il ruolo di facilitatore e pone domande agli altri partecipanti per stimolare la narrazione. Alcune scene possono coinvolgere elementi fisici, come il cibo, per rendere l’esperienza più immersiva, mentre altre si svolgono interamente nella sfera dell’immaginazione. La combinazione di rituale e improvvisazione rende ogni partita unica, con una forte enfasi sull’interazione tra i giocatori.
Accessibile a tutti, nel rispetto della tradizione
Uno degli aspetti più interessanti di Ma Nishtana è la sua apertura a un pubblico ampio. Pur essendo progettato per approfondire il significato della Pasqua ebraica, il gioco non è limitato ai soli giocatori ebrei. I creatori sottolineano l’importanza dell’inclusività, accogliendo chiunque voglia avvicinarsi alla storia dell’Esodo con curiosità e rispetto. Il gioco è perfetto per essere giocato in famiglia, con amici o anche in contesti educativi, offrendo un modo originale e coinvolgente per esplorare temi come il sacrificio, la comunità e la ricerca di una casa.
Come affermano gli stessi autori:
“Ma Nishtana incoraggia a lasciare una sedia aperta per tutti coloro che portano con sé un cuore aperto. Questa è una storia per tutti: ebrei, non ebrei e quelli che si sentono ‘ebraici’ in qualche modo. Tutti sono benvenuti attorno al tavolo, soprattutto coloro che giocano con la famiglia o gli amici o che sono lontani da casa.”
Ma Nishtana è un gioco di ruolo che unisce tradizione e innovazione, offrendo un modo unico per esplorare il racconto dell’Esodo ebraico. Il suo approccio senza dadi, basato sulla narrazione e sulla collaborazione, lo rende un’esperienza accessibile e coinvolgente per qualsiasi tipo di giocatore, indipendentemente dal background culturale o religioso.