Knockout City – Anteprima, provato il multiplayer targato EA Originals

Knockout City, gioco nato con il programma EA Originals, ci propone un'esperienza alquanto intrigante, che abbiamo già avuto modo di provare.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Impressioni Lettura da 6 minuti

Dopo uno scoppiettante reveal in occasione del recente Nintendo Direct, il progetto di Knockout City è quasi pronto per approdare su tutte le piattaforme, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e – ovviamente – Nintendo Switch. Ma di che si tratta? È quasi difficile trovare un genere per il nuovo titolo finanziato con il programma EA Originals di Electronic Arts, che si posiziona fra il concept di un multiplayer arena e quello di un gioco sportivo. Quello che è sicuro, è che le partite di dodgeball sviluppate da Velan Studios hanno davvero poco di comune, e l’esperienza risulta all’apparenza davvero promettente.

Knockout City

Nonostante l’uscita sia fissata per il 21 maggio 2021, lo sviluppatore ci ha già dato un piccolo assaggio della sua esperienza, con una beta su PC che ci ha permesso di testare le meccaniche di gioco in una singola modalità 3vs3, la quale funge però come un mero biglietto da visita rispetto al pacchetto completo. In attesa del debutto con cross-play per tutte le piattaforme, vogliamo quindi parlarvi delle impressioni che Knockout City ci ha lasciato in fase di prova.

Dodgeball all’ultimo sangue

Partendo con un tutorial abbastanza immediato, anche se per ora disponibile solo in inglese (come il resto del gioco) siamo subito riusciti a comprendere le meccaniche di gioco, per poi tuffarci in degli scontri, che – com’era in realtà prevedibile – ci hanno preso piuttosto alla sprovvista. Nonostante i testi siano davvero chiari, e la fase di spiegazione permetta di provare un po’ tutte le meccaniche prima di tuffarsi nell’azione, non è facile prepararsi ai ritmi frenetici che gli sconti di Knockout City presentano. Le possibilità di movimento dei giocatori sono davvero tante, e nonostante degli utili indicatori che avvisano prima di ricevere un colpo, all’inizio si avrà davvero l’impressione che due occhi non bastino per poter competere con gli altri giocatori.

Le mappe aperte e ben stratificate permettono infatti di saltare e sbucare da ogni angolo, cercando di bersagliare con le palle i giocatori ignari, che potrebbero altrimenti schivare o parare per contrattaccare. Gli scontri multiplayer di Knockout City non sono infatti delle semplici partite di dodgeball, ma dei match dove i giocatori hanno a disposizione davvero decine di possibilità. Si passa dal movimento al già citato contrattacco, mentre si decide se sferrare una pallonata di scatto, provare a imbrogliare gli avversari con una finta o caricare un colpo fino a fargli raggiungere la velocità della luce.

Knockout City

Oltre che una conoscenza approfondita delle mappe, utile per scovare i punti di respawn delle palle classiche e di quelle speciali (che scatenano fra le altre cose effetti devastanti) il gioco permette una coordinazione con il team davvero fuori dal comune. Basti pensare che lo sviluppatore ha deciso di favorire ogni tipo di interazione con la propria squadra, attraverso bonus letali per gli avversari, se ben sfruttati. Parliamo ad esempio dei passaggi, per confondere i nemici e permettere agli alleati di scagliare delle pallonate imprevedibili, o della possibilità di caricare il proprio colpo con scambi fra giocatori repentini e pieni di quick time event sapientemente nascosti e strutturati. C’è anche la possibilità di “appallottolarsi“, che consiste nell’accovacciarsi per permettere agli alleati di raccogliervi e sfruttarvi a dovere con altre mille possibilità, proprio come con le palle regolari. Quest’azione però permette di fare lo stesso danni ai nemici, il che porta con ottime probabilità a un K.O. servito su un piatto d’argento.

Knockout City punta al successo

Sembra quasi, almeno all’apparenza, che Electronic Arts sia rimasta alquanto scottata dall’ultimo progetto multiplayer EA Originals, proprio quel Rocket Arena che non è per nulla decollato, a causa di diversi problemi. Il più incisivo è stato sicuramente il prezzo, non solo alto, ma addirittura inappropriato alla situazione attuale del mercato, dov’è difficile riuscire a competere con le centinaia di produzioni che giorno dopo giorno approdato sugli store digitali. Per fortuna, Knockout City sarà un gioco Free to Play, che con la sua formula di gioco “mordi e fuggi” sembra perfetto anche solo per qualche partita sporadica.

Stando a quanto testato inoltre, almeno nel breve periodo, l’esperienza risulta divertente sia per le meccaniche in sé per sé, sia per la cooperazione con il team, che con la giusta comunicazione può essere fondamentale. Il debutto su tutte le piattaforme agevola senza dubbio questo fattore, e permetterà a migliaia di squadre di comunicare e divertirsi in molte modalità e mappe, tutto questo a costo zero. Siamo particolarmente ansiosi di scoprire in che modo l’opera si evolverà, sperando che questa raggiunga il successo sperato con il debutto nel maggio di quest’anno.

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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.