inZOI: il life simulator che sfida i confini dell’immaginazione

Realismo, interazioni complesse e una città viva: ecco come inZOI vuole rivoluzionare i simulatori di vita, conquistando curiosi e veterani. Ecco le nostre prime impressioni!

Simone Lelli
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Simone Lelli
Editor in Chief
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri...
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Impressioni
Lettura da 14 minuti

Mettere piede in un nuovo titolo in Early Access è sempre un’emozione particolare, e con inZOI la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di ambizioso è immediata. Siamo abituati a vedere simulatori di vita che tentano di racchiudere in un unico ambiente tutti gli aspetti più affascinanti della quotidianità, ma raramente capita di imbatterci in un progetto che si spinga oltre i confini del consueto. Già dai primi minuti di gioco, ci si rende conto che questo titolo ha l’obiettivo dichiarato di svincolarsi dal paragone con The Sims e, al contempo, di raccoglierne l’eredità. Da qui la necessità di integrarsi con un motore grafico avanzato (Unreal Engine 5) e, soprattutto, con tecnologie di intelligenza artificiale capaci di dare una direzione davvero nuova alla simulazione.

inZOI si presenta in una veste sorprendentemente solida per un Early Access. Non mancano chiaramente alcune sbavature, bug e aspetti ancora da perfezionare, ma il prodotto di base appare già dotato di un’identità forte, grazie a meccaniche che spiccano per profondità e a un comparto visivo che punta al fotorealismo.

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L’anima del gioco: le città e i loro abitanti

Il cuore pulsante di inZOI risiede nelle città in cui si svolge la vita dei nostri personaggi, i cosiddetti Zois. A differenza di molti altri simulatori, qui ogni cittadino si muove in maniera quasi completamente autonoma, dettata dalle proprie pulsioni, bisogni e interazioni sociali. Le ambientazioni disponibili fin dalle prime versioni sono già tre, ognuna caratterizzata da uno stile visivo e da un’impostazione urbanistica peculiare, così che il giocatore possa scegliere il contesto più adatto alle proprie preferenze.

Abbiamo avuto modo di testare le diverse “mappe” e, in ognuna, l’elemento comune è una grande attenzione ai dettagli. Strade, edifici, aree verdi: tutto è concepito per offrire al giocatore la possibilità di sperimentare e plasmare l’ambiente a proprio piacimento. Lo strumento di “City Management” consente infatti di intervenire su parametri come la pulizia delle strade, la diffusione dell’inquinamento, la propensione dei personaggi a sviluppare relazioni amorose oppure conflittuali, con un semplice click. Queste impostazioni, già di per sé notevoli, aggiungono un ulteriore strato di complessità che rende l’esperienza più profonda rispetto a quella di un tradizionale life simulator.

Il confronto con The Sims viene spontaneo. Quest’ultimo ha segnato l’immaginario collettivo come sinonimo di simulazione di vita quotidiana, ma con inZOI ci troviamo di fronte a una sorta di “livello successivo”. Più complesso significa spesso più ricco, e qui la ricchezza si ritrova nella possibilità di infliggere a ogni Zoi un vero e proprio destino intrecciato di relazioni, professioni, eventi speciali, statistiche, persino un punteggio di Karma. Tuttavia, la medaglia ha anche il suo rovescio: dover stare dietro a centinaia di variabili, menu e scorciatoie da tastiera può risultare inizialmente poco intuitivo, specialmente per chi si aspetta un approccio plug-and-play.

Emerge così una dicotomia: se da un lato le enormi potenzialità di personalizzazione e simulazione spingono in alto l’asticella del coinvolgimento, dall’altro la curva di apprendimento è più ripida. Chi scrive non nasconde di essersi sentito a tratti spaesato dalla mole di possibilità offerte dal menu di gestione della città, dai parametri di Karma, dalle opzioni di personalizzazione degli oggetti e così via.

IA generativa e 3D Printer: un cambio di paradigma?

Uno degli aspetti più innovativi di inZOI è la capacità di sfruttare funzionalità di intelligenza artificiale per generare contenuti all’interno del gioco. Soprattutto, l’opzione “3D Printer” si rivela un asso nella manica. Attraverso questa funzione, è possibile trasformare un’immagine o un progetto in un oggetto 3D vero e proprio, da collocare nel proprio ambiente di gioco. Volete inserire nel vostro salotto una replica esatta di un mobile che possedete nella realtà? Basta caricare una foto, regolare alcuni parametri e in men che non si dica l’avrete a disposizione in inZOI. Allo stesso modo, potete personalizzare i vostri Zois con abiti o accessori creati a partire da qualsiasi immagine di riferimento.

Il potenziale creativo è enorme. Al contempo, però, ci si scontra con l’inevitabile aumento di complessità: comprendere come impostare correttamente la generazione di un oggetto, scegliere texture e materiali, regolare la scala in modo che non sfiguri all’interno del gioco, sono tutte azioni che possono richiedere un po’ di pratica. Nel lungo periodo, ciò rischia di allontanare i giocatori più casual o, viceversa, potrebbe affascinarli al punto da trasformare il processo di creazione in una parte integrante dell’esperienza.

Un’altra grande novità è la AI Motion Generation. L’idea di base è quella di catturare i movimenti di un video o perfino di una singola foto e trasferirli a un personaggio in-game. Se volete far ballare un vostro Zoi riproducendo i passi del vostro cantante preferito, inZOI vi permette di farlo in modo (quasi) immediato. Anche qui, la qualità dei risultati dipende molto dalla precisione del modello di intelligenza artificiale adottato, e in questa fase Early Access qualche imperfezione c’è. Ci è capitato, per esempio, di vedere movimenti leggermente scattosi o animazioni che si interrompevano prima del dovuto, ma si tratta di dettagli facilmente correggibili con aggiornamenti e patch future.

Creazione e gestione dei personaggi

Il sistema di creazione dei personaggi in inZOI appare estremamente sfaccettato. Oltre ai classici parametri fisici (altezza, peso, colore della pelle, tratti somatici), è possibile impostare tratti caratteriali che andranno a influenzare il comportamento dei propri Zois nelle relazioni sociali, nel lavoro, nell’approccio a situazioni di stress, perfino nel modo di reagire agli eventi catastrofici. È impressionante vedere come un singolo tratto – per esempio, la passione per la cucina – possa aprire la strada a un ventaglio di situazioni in cui il Zoi tenta di sperimentare ricette, invitare gli amici a casa, condividere sui social in-game le proprie creazioni o perfino trasformare l’hobby in un vero e proprio lavoro.

Un altro aspetto su cui gli sviluppatori sembrano aver speso molte energie è la relazione tra i personaggi. Non esistono soltanto i legami d’amore o d’amicizia: c’è spazio per rapporti lavorativi, familiari, di vicinato, di rivalità e così via. Il motore di simulazione prova a combinare questi fattori, creando reti relazionali complesse che generano eventi (come matrimoni, feste, divorzi, liti) in maniera dinamica. L’utente è chiamato a gestire o, talvolta, ad assecondare lo sviluppo della storia. Se, ad esempio, due Zois hanno un odio reciproco, potrebbero scatenare tensioni che coinvolgono l’intera città, influendo sul morale generale e perfino sul punteggio di Karma.

Non poteva mancare la tradizionale modalità “Build Mode”, qui arricchita dalla spinta evolutiva dell’IA. Costruire la propria casa non è più una semplice questione di piazzare muri, finestre e mobili; grazie alla stampante 3D, è possibile dare forma a veri e propri progetti personalizzati. L’editor di costruzione offre una varietà di materiali e stili, consentendo di realizzare abitazioni con muri di vetro, pareti curve, design minimal o eccessi barocchi. Insomma, la libertà è ampia, e chi ama passare ore a decorare gli interni troverà pane per i propri denti. Inoltre, l’editor si estende anche agli spazi cittadini: da un semplice viale alberato, si può arrivare a costruire veri e propri edifici pubblici con stili peculiari e originali.

Certo, una libertà così vastissima significa anche una maggiore possibilità di commettere errori o di dover “studiare” la migliore configurazione. Non sempre gli strumenti appaiono immediati, specie se si vuole ricorrere alle funzionalità di scultura libera dei terreni o all’inserimento di asset creati tramite IA. Nel complesso, però, la sensazione di appagamento che deriva dal vedere la propria idea trasformarsi in realtà digitale è altissima, e vale la pena affrontare la relativa complessità.

Il Karma: conseguenze a breve e lungo termine

A rendere ancora più vivace l’esperienza ci pensa il Karma System, meccanica con cui ogni azione, buona o cattiva, ha un impatto sul destino del personaggio e dell’intera città. Se un Zoi si comporta in maniera altruistica, il suo Karma aumenta, rendendo più probabile che abbia fortuna con le lotterie o incontri opportunità lavorative vantaggiose. Al contrario, chi ruba un portafogli o compie azioni malvagie rischia di abbassare drasticamente il proprio Karma e, da vivo come da morto, dovrà fare i conti con conseguenze impreviste. È possibile, per esempio, che un personaggio dal Karma molto basso rimanga intrappolato in forma di spirito dopo la morte, infestando la città e disturbando la vita dei viventi. Sono meccaniche già viste in altri giochi di ruolo, ma raramente applicate a un contesto di simulazione di vita. L’effetto, neanche a dirlo, è di rendere l’esperienza ancora più stratificata.

Oltre alle meccaniche di base, inZOI introduce anche una piattaforma “Canvas”, pensata per condividere le proprie creazioni con altri giocatori. È un passaggio importante, perché non si tratta soltanto di scaricare e caricare oggetti o personaggi, ma di partecipare a una sorta di community creativa dove far circolare idee, case stravaganti, stili architettonici e modelli di abbigliamento. Con gli strumenti di IA a disposizione, il potenziale di questa sezione è notevole: immaginiamo futuri workshop in cui i giocatori condividono i propri progetti, ispirandosi a vicenda e ampliando continuamente il catalogo di asset disponibili. In un mondo in cui la creatività è spesso la base del divertimento, Canvas potrebbe diventare un elemento differenziante di grande successo.

Il passaggio a Unreal Engine 5 conferisce a inZOI un impatto visivo di tutto rispetto: texture in alta definizione, illuminazione realistica e animazioni fluide fanno la loro parte. C’è ancora qualche incertezza qua e là, specie se si spinge a fondo con i dettagli grafici e gli effetti speciali; la build in Early Access non è completamente ottimizzata, ma questo era prevedibile. Nel complesso, l’impressione è che gli sviluppatori abbiano posto solide basi per far evolvere il gioco verso una veste ancora più curata. Bisognerà vedere come gestiranno l’introduzione di nuovi contenuti e come risolveranno i piccoli ma fastidiosi bug che di tanto in tanto affiorano.

Giunti al termine di questa prova su inZOI in Early Access, è difficile non rimanere colpiti dall’ambizione del progetto. È indubbiamente più complesso di The Sims: in positivo, perché integra un sistema di IA generativa per la creazione di oggetti e movimenti, un comparto grafico che punta al fotorealismo e una gestione cittadina avanzata; in negativo, perché la curva di apprendimento rischia di scoraggiare chi è abituato a un’esperienza più immediata.

Detto questo, chi è alla ricerca di un life simulator nuovo, capace di sorprendere e di offrire strumenti inediti con cui esprimere la propria creatività, troverà pane per i propri denti. Se il team di sviluppo riuscirà a mantenere la rotta, limare i problemi più evidenti e continuare ad ampliare il ventaglio di possibilità offerte, inZOI potrebbe diventare uno dei titoli di riferimento per gli amanti del genere. E, considerato che stiamo ancora parlando di un Early Access, le prospettive di crescita sono enormi. Il consiglio, per chi volesse provarlo, è di armarsi di un po’ di pazienza: le prime ore possono apparire caotiche, ma con un po’ di pratica si apre un mondo che premia l’inventiva e la voglia di sperimentare.

Non resta che attendere i futuri aggiornamenti, sperando che il progetto riesca a mantenere la sua identità e la sua ambizione, evitando di rimanere impantanato negli inevitabili ostacoli di una fase di sviluppo ancora in corso. Per quanto ci riguarda, continueremo a tenervi informati su ogni novità, convinti che inZOI abbia tutte le carte in regola per segnare un punto di svolta nel panorama dei life simulator.

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.