I 30 frame per secondo? Un fallimento

Damiano "Xenom" Pauciullo
Di Damiano "Xenom" Pauciullo News Lettura da 2 minuti

La grafica oggigiorno è uno degli elementi più apprezzati dai videogiocatori di massa: c’è chi grida al miracolo quando vede effetti straordinari, chi magari preferisce una grafica meno dettagliata ma che il tutto giri fluido con frame per secondo altissimi. Ed è proprio degli ultimi tempi la discussione sui frame per i vari giochi, con dichiarazioni secondo i quali i 30 fps siano sufficienti e che il dettaglio grafico sia più importante, altre secondo i quali non riuscire a raggiungere, oggigiorno, i 60fps sia solo un fallimento.

Oculus-logo

E’ di questo parere Palmer Luckey, co-fondatore di Oculus VR, nel corso di un’intervista con LinusTechTips:

“Per la realtà virtuale serve un frame rate più alto rispetto a quello a cui siamo abituati su di un normale monitor, quantomeno per quanto riguarda le console o i tradizionali giochi per PC. Non penso che i 30 fotogrammi al secondo siano una soluzione intelligente: per me non si tratta di una buona decisione artistica, ma di un fallimento”.

“60 frame al secondo sono abbastanza, in definitiva, anche se è possibile apprezzare miglioramenti fino a 90 Hz o 120 Hz, o persino oltre, anche se si tratta di sfumature. La realtà virtuale avrà bisogno di frame rate mediamente più alti rispetto a ciò che abbiamo visto finora su console”.

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Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.