Dopo l’incredibile successo che la versione base di Horizon Zero Dawn ha avuto nella parte iniziale del 2017, torneremo a vestire i panni di Aloy proprio da domani, continuando la sua avventura con The Frozen Wilds. Questo DLC ci farà intraprendere una breve avventura (se paragonata a quella vissuta nel gioco standard) immersi nelle ghiacciate terre del nord abitate dai Banuk, dove il nostro scopo sarà debellare una nuova minaccia che si sta espandendo a macchia d’olio. La missione di Guerrilla non è da sottovalutare: il team olandese si ritrova a dover placare la fame dei fan, che in seguito ad un finale decisamente aperto dell’esclusiva Sony, cerca di approfondire non solo la storia personale della nostra eroina dai capelli vermigli, ma anche il background della popolazione che più delle altre sembra essere passata in secondo piano. Con un prezzo di solo 20,00€ e un ulteriore sconto se siete in possesso dell’abbonamento PlayStation Plus, preparatevi a vivere una sfida ardua, degna della cacciatrice Nora che abbiamo conosciuto.
Nelle Terre Ghiacciate
I contenuti di The Frozen Wilds sono consigliati per i giocatori che hanno già raggiunto il livello 30, dato che ci metteranno di fronte a sfide davvero ardue, e soprattutto a delle novità da non sottovalutare. Assicuratevi perciò di prepararvi a dovere prima di affrontare le gelide terre settentrionali! Dopo aver parlato con Othur, che ci darà delle informazioni riguardanti “Lo Squarcio” e su delle nuove terribili “macchine demoniache” nel territorio dei Banuk, partiremo per la nostra avventura spinti dalla curiosità e non solo. Senza anticipare nulla sulla trama che muoverà gli eventi, e senza raccontarvi il ruolo di Aloy in essa, vi possiamo dire che queste terre nascondono delle insidie davvero mai viste prima. Per fortuna le novità saranno molte, e come vedrete non si soffermano semplicemente a nuovi personaggi, missioni e commissioni. La nuova area che verrà sbloccata col DLC è molto vasta (comparabile ad una singola area esplorabile di Horizon) e in essa le attività da intraprendere saranno molte: oltre a quelle legate alla storia, ci cimenteremo in nuove missioni della zona di caccia, nel liberare un nuovo campo di banditi, ma anche in pericolose scalate ed ardui scontri.
Anche la morfologia del territorio ha subito alcune variazioni: nella mappa infatti non mancherete di notare dei tratti decisamente pittoreschi, legati indissolubilmente alla cultura della sempre più affascinante popolazione Banuk. Eccoci dunque ad oltrepassare ponti e strutture decorate, a pozze d’acqua riempite con pigmenti colorati per le pitture, ma anche ad una fauna diversa (tassi, capre, gufi…) dalla quale raccogliere carne e materiali. Anche se all’effettivo potrebbe sembrare un mondo a parte, le avventure della guerriera nelle rigide terre del nord saranno collegate per molti fattori alla storia che abbiamo vissuto, e addirittura molti interessanti nodi verranno sciolti grazie ad alcune rivelazioni nel finale. Scendono perciò in passerella anche dei nuovi ologrammi da scoprire e guardare, nuove note audio da ascoltare, e ovviamente dei nuovi documenti da leggere. Tutto queste informazioni seguono la stessa filosofia che ci ha abituati e che abbiamo amato, non regalandoci solamente nozioni riguardo la trama principale, ma anche a quella che era la vita di molte persone in quel futuro/passato. Anche i collezionabili ritornano, e con le rispettive mappe! Stavolta però non si tratta di strani manufatti cilindrici (chiaramente utilizzati per dei rituali…), ma di pigmenti e statuette. Se avete apprezzato e spulciato a fondo il gioco base in tutte le sue forme, non potete davvero perdervi The Frozen Wilds.
La Viaggiatrice e i Demoni
I contenuti che vengono aggiunti sono veramente molti. Prima di tutto, verrà aumentato considerevolmente il livello massimo raggiungibile, e addirittura è disponibile una nuova intera colonna di abilità da sbloccare: si tratta delle abilità di tipo “Viaggiatrice”, che vanno a risolvere alcuni dei problemini che facevano inceppare leggermente il gioco, come ad esempio la possibilità di riparare le macchine, lo smantellare le risorse in esubero, o raccogliere i materiali mentre siamo in groppa ad una cavalcatura. Per riuscire a sbloccarle tutte, saranno necessari 18 punti abilità, ottenibili con l’aumentare di livello e non solo. Altra aggiunta importante, e che va a sradicare un altro dei tabù di Horizon, è la nostra fidata lancia: li dove nel titolo base essa era semplicemente un’arma per stordire e danneggiare umani, o comunque atta alle uccisioni furtive, in The Frozen Wilds questa acquista maggior potere, specialmente grazie alla possibilità (dopo una missione secondaria dedicata) di modificarla come tutte le altre armi, arrivando a diventare davvero devastante. Certo, saranno inoltre inserite nuove armi, nuove modifiche, e nuovi abiti direttamente dal mondo dei Banuk, talmente interessanti che potrebbero tentarvi a spogliarvi dell’impenetrabile armatura. Quest’ultima cosa non è poi così inverosimile, specialmente dopo che avrete incontrato una delle nuove macchine… sulla quale non dirò nulla. Già, nuove macchine… Queste sono in totale 4, e il loro modo di combattere è decisamente molto più aggressivo rispetto alle “classiche”, che comunque ritroveremo sul nostro cammino.
Le missioni secondarie, ma anche le semplici commissioni che ci verranno proposte in The Frozen Wilds sono molto dettagliate, e a livello narrativo molto più cariche e coinvolgenti di quelle viste in precedenza. E i mercanti? Anche loro avranno qualcosa di nuovo da raccontarci: dopo tutto ci troviamo ben lontani dalle soleggiate terre dei Carja, e oltre alla morfologia, alla cultura, e alla fauna, anche le priorità e le usanze della popolazione cambiano. I Banuk sono una tribù che si sente in stretto legame con le macchine, tanto che gli sciamani stessi cerano in entrare in contatto con loro, in modi più e meno “ortodossi”. Anche i materiali che la natura e le macchine ci offrono hanno dunque subito delle variazioni. Uno in particolare, davvero molto raro, può essere scambiato solamente con dei mercanti specializzati, che ci ricompenseranno con armi e armature davvero potenti: si tratta del “Blubagliore“, che potremo ottenere sia girovagando per il mondo (magari aiutandoci con la mappa del materiale che potremo acquistare), sia come premio in alcune casse ottenibili in alcuni momenti chiave della trama.
Luci e colori, ghiaccio e fuoco
Come era lecito aspettarsi, a livello tecnico le modifiche che il titolo ha subito sono pari a zero, dove i caricamenti sono rimasti molto lunghi, e le modifiche al gameplay sono legate semplicemente alle nuove abilità di Aloy, in aggiunta a quelle che già tutti conosciamo. Ciò che invece riesce a creare un impatto davvero forte, è questa incredibile nuova ambientazione, che si fonde perfettamente a momenti della trama colmi d’emozioni, e a delle nuove tracce musicali create appositamente per The Frozen Wilds. Molte zone di questa area sono infatti spogliate dalle costruzioni dell’uomo, e una volta scoperta l’identità del luogo alla fine del gioco, ne capirete anche il motivo. Ecco dunque una natura che come non mai si manifesta prepotente e rigogliosa, accompagnata dagli sgargianti colori delle pitture tribali Banuk. Anche il vulcano, “Rombo di Tuono”, avrà la sua importanza decisiva, sia ai fini della storia, sia sull’impatto visivo. Le tracce audio sono sinonimo astratto di tensione e mistero, di misticismo e paura, di bene e male fusi in un solo grande concetto.
Modus Operandi: questa recensione è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del titolo, utilizzando un codice a scopo di recensione fornito direttamente da Sony Interactive Entertainment Europe. La stesura è stata realizzata dopo aver completato per intero l’esperienza di gioco offerta dal DLC.