Hands On Resident Evil VII Beginning Hour con PlayStation VR – Gamescom 2016

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Impressioni Lettura da 3 minuti

Durante la Gamescom 2016, abbiamo avuto l’opportunità di provare con mano (e testa) la versione VR del teaser giocabile di Resident Evil VII. La prova è avvenuta allo stand di Sony dedicato interamente al PlayStation VR. Il tempo a disposizione per giocare la demo era limitato, ma quel poco ci è comunque bastato per apprenderne le potenzialità e la qualità. Andiamo dunque ad analizzarlo più da vicino.

resident evil VIILa prova è cominciata con un rapido tutorial, nel quale ci è stato spiegato come muoverci, come esplorare le zone, e soprattutto per abituare la nostra tesa alla realtà virtuale. Una volta finito questo, siamo stati catapultati nella demo del titolo, uscita durante lo scorso E3. Le sensazioni all’interno sono contrastanti, ma tutto sommato ottime. Abbiamo esplorato da cima a fondo la casa dove ci troviamo, guardando ogni singolo angolo: è incredibile trovarsi davanti a dei muri con la carta da parati strappata, e pensare di poterla in qualche modo toccare, vedendone in modo quasi perfetto la tridimensionalità. Stessa cosa per tutti gli oggetti in gioco, ma anche per le persone. Durante la sequenza della videocassetta (trovata in casa, e poi riprodotta e giocata da noi), abbiamo potuto analizzare anche la qualità degli ambienti esterni: questi sono sembrati leggermente meno curati, o meno precisi, ma ricordiamo anche che quella fase è in bianco e nero, e dunque la cosa ha di certo influito. In compenso è proprio in questa parte che abbiamo analizzato le figure umanoidi in 3D, e siamo rimasti decisamente stupiti dalla precisione e dall’effetto creato. Gli effetti di luce sono stati di gran lunga la parte migliore, che dopo non aver affatto sfigurato nella versione classica di Resident Evil VII Beginning Hour, vengono proposti egregiamente anche sotto la veste VR (decisamente molto più suggestiva).

resident-evil-7-12Purtroppo il tempo a noi concesso non è stato tantissimo, e proprio nel momento clou della videocassetta (quando uno dei reporter scompare) siamo stati interrotti. Di certo per riuscire a dare una migliore descrizione avremmo avuto bisogno di qualche altro minuto, ma da questo poco possiamo comunque dire con certezza che la strada è quella giusta. Il PlayStation VR è solido, non senza qualche difettuccio, ma solido. Aspettiamo dunque di avere l’opportunità di provare la demo del gioco vero e proprio con VR, e se le premesse sono queste, possiamo aspettarci delle buonissime cose.

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.