Hands On Hob – Gamescom 2016

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Impressioni Lettura da 5 minuti

Dopo aver partecipato ad una presentazione esaustiva del titolo nello stand di Perfect World alla Gamescom 2016, abbiamo avuto la possibilità di provare con mano Hob, sviluppato da Runic Games. L’idea ottima del team, è stata mettere a disposizione dei giocatori una demo con due livelli giocabili, in due locations diverse, per mostrare ai giocatori due tipi differenti di approccio al titolo. Andiamo a scoprire Hob più da vicino!

Hob Choose Demo

Si tratta di un’avventura molto particolare, priva di cutscenes, doppiaggio, o dialoghi testuali. Hob fa dunque dell’arte visiva il suo punto forte, lasciando al giocatore stesso l’interpretazione del titolo, facendo emergere pian piano il proprio punto di vista e le proprie emozioni. In questa avventura ci ritroveremo in mappe ricche di vegetazione, di ostacoli, di enigmi, di creature ostili e non. I paesaggi presenti in Hob, regalano al giocatore degli splendidi scorci, capaci di catturare l’attenzione, e più di un paio di secondi del vostro tempo.

Durante la prova, abbiamo avuto la possibilità di provare entrambi i livelli di gioco proposti, che sono stati definiti “La Foresta” e “la Città”. Per superare questi livelli, dovremo servirci al meglio dei poteri e delle capacità del nostro personaggio. Partiamo dal presupposto che in Hob, non esistono inventario ed oggetti, dunque ci cureremo con delle gemme rosse rilasciate dai mostri o tagliando l’erba con la spada (il richiamo a Zelda non è puramente casuale), e potremo aumentare il livello massimo della vita grazie a dei bulbi-pianta che incontreremo durante il tragitto (alcuni più nascosti di altri). Anche per quanto riguarda la barra del potere speciale non esistono oggetti di ricarica: questo si ricaricherà automaticamente con il tempo, e anche esso ha come unici oggetti collegati dei nuclei azzurri per aumentarne il livello massimo. Fine.

I poteri del nostro avatar non saranno moltissimi, e saranno semplici da imparare. Per prima cosa, saremo in grado ovviamente di muoverci in tutte le direzioni con la levetta analogica, saltare, arrampicarci su scale e rampicanti, schivare rotolando e pararci. Le mosse di attacco possono essere dei semplici colpi di spada, o dei ben più potenti pugni (è proprio tramite un braccio particolare che avremo le nostre abilità speciali), capaci anche di frantumare lo scudo dei nemici. Alternare tutte queste capacità, sarà essenziale per portare a termine i livelli. Altra capacità legata allo spostamento è il “warp”: potremo sfruttare l’elettricità per trasportarci da una parte all’altra di un portale attivo, o oltrepassare dei campi di forza.

Gli enigmi presenti in Hob saranno molti e di vario tipo, spesso collegati a delle sessioni più “platform” dei livelli. Per risolverli dovremo attivare dei generatori, spostare ponti, attivare pulsanti e così via. Saranno anche presenti dei cari vecchi enigmi a tempo, che ci vedranno dover provare più volte se saremo troppo lenti.

I combattimenti si svolgeranno per la maggiore in pieno stile action game, parando, colpendo, schivando e così via. Alternare le nostre capacità sarà l’arma vincente per non essere sopraffatti dai nemici: i nemici saranno differenti a seconda della location dove ci troviamo, come creature più “animalesche” nella foresta, e dei veri e propri robot nel livello della città. non abbiate timore, i nemici non sono dotati di respawn, dunque ogni volta che li ucciderete sarà definitiva. Viene meno perciò quello strazio di dover ripetere sia enigmi (anche quelli rimangono risolti) sia dei combattimenti, in caso di una morte “stupida” o accidentale. Certo, abbiamo dei respawn points da attivare, e dai quali rifarci la strada fino al punto di interesse, ma mi sembra un prezzo davvero basso rispetto al rifare tutto da capo. Altro dettaglio importante a riguardo, non avremo un numero di vite limitato.

Ultimo ma non meno importante, l’aspetto artistico del gioco. Come abbiamo già accennato nell’incipit, Hob da una grossa importanza all’aspetto emozionale del titolo, che sfrutta totalmente l’arte visiva. Una grafica semplice e precisa, con una presenza costante e cangiante dei colori, e con un HUD ridotto al minimo indispensabile per non intralciare tali scelte. Insomma Hob è uno dei giochi che durante la Gamescom 2016 ci ha più affascinato, ed aspettiamo con impazienza il lancio del titolo su Steam e su PlayStation 4.

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.