Se avete letto la nostra anteprima qualche settimana fa, sapete che da dire su Gundam Breaker 4 c’era molto, e pensate che ora che abbiamo messo le mani sulla versione completa, abbiamo veramente parecchio da aggiungere! Cosa che non ci saremmo aspettati dopo aver sviscerato per bene quella che pareva essere una beta di un prodotto finito. Ora però, ve ne parliamo in recensione.
La struttura di gioco
Oltre al tutorial, la prima cosa che abbiamo fatto è stata iniziare la modalità storia, nella quale erano disponibili solo alcune missioni della modalità “Quest”, ma anche le altre modalità aggiunte dagli sviluppatori.
La modalità storia è caratterizzata da dialoghi esilaranti tra i personaggi gestiti dalla IA che vi aiuteranno nel corso della vostra avventura, ma dopo esserci catapultati nell’azione abbiamo notato che lo svolgersi di ogni missione, è assolutamente identico per tutte quante: si tratta di affrontare tre ondate, cioè gruppi di Gunpla nemici, alla terza delle quali arriverà il boss di fine missione (che possono essere più Gundam insieme, oppure solo unodi dimensioni enormi). La storia è composta da sette capitoli, ognuno dei quali ha cinque missioni (circa una ventina d’ore per giungere ai titoli di coda a livello standard), ed ogni missione avrà un punteggio. In base a quello e al tempo impiegato per completare ogni ondata di nemici, vi verrà assegnato un voto. Otterrete anche nuovi pezzi per personalizzare i vostri Gunpla nell’apposito editor, del quale parleremo tra pochissimo.
Una guerra robotica
Il vostro obiettivo ovviamente sarà sempre e solo quello di uccidere tutti i nemici presenti su schermo, utilizzando le armi che avrete scelto e, solo raramente, anche di difendere basi spaziali e obiettivi che se distrutti daranno luogo alla fine della missione. Avrete a disposizione tre vite con una barra di energia del vostro team che potrete curare tramite apposite abilità, che ricaricherete uccidendo più nemici possibile. Ovviamente se morirete, i vostri compagni gestiti dalla IA potranno rianimarvi – e possiamo garantirvi che saranno utili, specialmente con gli scontri con determinati boss davvero temibili. A proposito dei boss, gli scontri saranno davvero avvincenti (come anche le musiche che li accompagnano) e saranno intervallati da intermezzi animati e dialoghi dai toni trionfalistici. Possiamo assicurarvi che ci hanno divertito molto, in quanto dovrete trovare delle strategie precise per affrontarli, trovando punti deboli da colpire in una frazione di tempo limitata, che faranno temporaneamente cadere il boss dandovi una possibilità colpirlo con tutto quello che avete a disposizione.
Ovviamente sia con i boss, sia con i nemici normali, dovrete stare attenti a non perdere pezzi per strada, che però lo ricordiamo, automaticamente torneranno a voi facendovi riprendere velocemente l’uso del vostro Gunpla senza compromettere l’azione (ad esempio, senza testa non potrete usare il lock-on sui nemici, ecc). I boss, inoltre, avranno diverse barre di energia e aumenteranno il loro repertorio di attacchi via via che lo scontro si intensificherà andando verso la fine. Vi raccomandiamo di potenziarvi a dovere nell’apposito editor, al fine di uscirne vivi, altrimenti sarà molto dura batterli.
Le altre modalità
Un’altra modalità dove potrete cimentarvi ad usare i vostri Gunpla potenziati è appunto la Quest Mode, che è una modalità simile alla storia, ma senza intermezzi, con missioni differenti ma con struttura simile (con nemici ed oggetti diversi). Non finisce qui però: al termine di ogni capitolo, Bandai Namco, ha pensato bene di farci sbloccare nuove modalità di gioco come il Bounty Hunter e il Survival Mode, o il più tranquillo e distensivo Diorama Mode. Nella prima dovrete scegliere degli avversari da affrontare gestiti dalla IA, che una volta battuti vi daranno dei pezzi unici per personalizzare i vostri Gunpla. Nella seconda, dovrete affrontare ondate infinite di nemici, e dove alla morte sarete ricompensati con pezzi sempre più rari a seconda del risultato. Attenzione però! Sarete da soli senza l’aiuto della IA, avrete una sola vita a disposizione, e le varie ondate di nemici saranno intervallate dai temibili boss del gioco. Infine la terza, è quello che ogni singolo modellista Gunpla ha sempre sognato e mai avuto. Si perché, lo ricordiamo, questo gioco è basato sulla popolarità dei Gunpla, ovvero i model kit da costruire prodotti da Bandai in scala HG, MG, PG ed RG tutti ovviamente presenti nel gioco. Si parla di ben 250 modelli da cui poter attingere per costruire il vostro Gunpla definitivo.
Per la personalizzazione Bandai Namco ha pensato veramente a tutto: avete presente che finita ogni missione verrete ricompensati oltre che con oggetti potenti e rari anche con un bel numero di GP? Ebbene, è presente un vero e proprio shop all’interno del gioco che non solo vi venderà i pezzi in base al model kit che cercate, ma vi permetterà di comprare anche i pezzi per costruire il vostro diorama nell’apposita modalità. La parte principale risiede comunque nell’editor di gioco, veramente maestoso e curato in ogni sua parte, molto di più che nei precedenti capitoli, in quanto ogni singolo componente non avrà solo statistiche dedicate, come in Armored Core, ma sarà personalizzabile con decalcomanie, emblemi, e addirittura le Build Parts che i modellisti più esperti conoscono benissimo assieme alle Metal Parts. Una volta assemblato, potrete ricorrere alla modalità Test per provare i progressi o regressi del vostro Gunpla. Non siete abbastanza contenti di tutto questo? Beh allora sappiate che Story Mode, Quest Mode, Survival Mode e Bounty Hunter hanno tutte la possibilità di essere giocate insieme agli amici online in cooperativa, e potrete anche creare veri e propri Clan nella sezione apposita. Infine, ovviamente non mancano la modalità galleria e la photo mode.
Un Gunpla spuntato?
Durante la nostra prova su PS5 possiamo dire che il gioco gira sempre fluido, a 60fps, anche nelle fasi più caotiche, riuscendo a mantenere un livello qualitativo alto ed un’azione frenetica per battaglie incredibili, dove a livello standard ci siamo trovati difficoltà (nella modalità storia) solo se non eravamo sufficientemente agguerriti. I modelli risultano ben fatti, e con questo nuovo motore grafico non abbiamo notato problemi di texture, che anzi mettono in risalto i colpi inferti tra armi melee e distanza, con esplosioni incredibili e con un effetto visivamente stupendo quando si entra in contatto con l’avversario.
Inoltre, tra tutte le lingue disponibili per il gioco, è presente anche l’italiano, o per i puristi è anche in giapponese sia parlato che scritto. Le musiche sono molto ritmate, avvincenti come sempre, ed azzeccate con l’azione di gioco, sempre frenetica.