Stando a quanto dichiarato dal produttore Yoshinori Kitase, Square Enix non può più contare sull’esclusività di una singola piattaforma.
Durante un’intervista rilasciata a IGN Brazl il sopracitato Kitase, produttore del franchise di Final Fantasy e director dell’originale Final Fantasy VII, si è espresso in merito alle scarse vendite di Final Fantasy VII Rebirth.
A settembre, l’azienda ha tenuto un briefing durante il quale ha condiviso i suoi risultati finanziari, affermando che i profitti non hanno soddisfatto le aspettative dell’azienda nonostante l’uscita di numerosi nuovi titoli, tra cui Final Fantasy XVI e Final Fantasy VII Rebirth, entrambi rilasciati in esclusiva per PlayStation 5.
Nonostante Kitase neghi il fatto che Rebirth sia un flop commerciale, ha comunque affermato che a causa della natura dei videogiochi moderni (probabilmente riferendosi all’aumento dei budget di sviluppo), l’esclusività su una singola piattaforma non è più sostenibile per Square Enix. Nello specifico, Kitase ha dichiarato che l’azienda dovrebbe permette al maggior numero possibile di utenti di giocare Final Fantasy VII Rebirth.
La prima parte del progetto remake di Final Fantasy VII fu un’esclusiva a tempo, dato che uscì in origine su PlayStation 4 nel 2020 per poi fare il proprio debutto su PC un anno e mezzo. Con Final Fantasy VII Rebirth la durata dell’esclusività si è ridotta e la versione per PC, salvo rinvii, arriverà il 23 gennaio 2024.
Kitase probabilmente cercherà di rendere entrambi i giochi disponibili sulla nuova console Nintendo e sulle console Xbox Series, oltre ad aspettarsi che la terza e ultima parte della trilogia venga rilasciata simultaneamente su quante più piattaforme possibili.