Vagabondare in un deserto post apocalittico rappresenta perfettamente lo scenario che dovrete affrontare nell’attesissimo Fallout: Il gioco da tavolo.
Fallout è un boardgame ambientato nel mondo post-apocalittico dell’omonimo videogioco realizzato dalla software house Bethesda. Creato dalle menti di Andrew Fischer e Nathan Hajek e distribuito in Italia dalla Asmodee, permette di intavolare partite da uno a quattro giocatori per una durata di circa due ore, muovendosi sull’onda dello stile americano semi-cooperativo. I giocatori saranno chiamati a interpretare un sopravvissuto che dovrà esplorare e sopravvivere nel wasteland. La plancia modulare e il setup della partita vengono preparati in base allo scenario prescelto che darà anche il via alla narrazione; una serie di quest porteranno poi i giocatori a compiere scelte che decreteranno il proseguirsi della storia e l’evoluzione dei personaggi.
Come nel videogioco, sarà possibile guadagnare punti esperienza ed incrementare tramite la meccanica dello S.P.E.C.I.A.L. le abilità specifiche del proprio sopravvissuto, verso determinate prove di abilità e combattimenti. Perché sì, ci sarà da combattere. A suon di lanci di dadi V.A.T.S. sarà possibile affrontare la fauna radioattiva che popola il wasteland e colpire in punti specifici i nemici; vi converrà essere anche ben equipaggiati se vorrete abbattere un Deathclaw.
Non saranno solo i nemici a rendere complicata la nostra sopravvivenza nella desolazione post-apocalittica, ma saranno anche i terreni radioattivi e gli incontri casuali che potranno avvenire nelle diverse location sulla mappa di gioco. Quest’ultima dinamica risulta essere funzionale e immersiva: cavalcando infatti lo stile delle carte cross-roads di Dead of Winter o il diario di This War of Mine, sarà possibile scegliere come (re)agire all’imprevisto. Le conseguenze potranno portare alla conquista di nuovi equipaggiamenti, ad attacchi da parte di nemici o all’acquisizione di particolari status (fate la scelta giusta e verrete idolatrati da tutta Diamond City!).
Il fulcro principale del gioco è la narrazione: respireremo le faide delle fazioni che popolano la mappa, vivremo le loro battaglie e le nostre scelte faranno pendere l’ago della bilancia verso la fazione che vogliamo favorire. Uno dei motori di questo meccanismo sono le carte quest, che richiederanno di soddisfare specifici obbiettivi per far avanzare la trama dello scenario e toccherà a noi decidere come far cambiare, modificare gli equilibri in gioco.
Chi ha giocato alla saga videoludica, oltre ad avere la possibilità di rivivere nuovamente la storia degli abitanti dei VAULT, ritroverà anche tutte le altre meccaniche che caratterizzano la serie. La trasposizione da tavolo del gioco risulta quindi ben ideata e performante. A fronte di un regolamento non proprio leggero, la presenza all’interno della scatola di due manuali (un Learn to play e un compendio delle regole) aiuterà comunque ad affrontare la difficoltosa partenza iniziale, per immergersi nel mondo di Fallout. Un’altra nota va fatta sulla lunghezza del gioco: si dovranno spendere minimo due ore prima che le condizioni di fine gioco portino alla conclusione della partita, nonostante i turni si susseguano senza incespicare dopo aver ingranato le regole.
Rimane solo una domanda: quale sarà il livello di rigiocabilità? Viene difficile rispondere a questa domanda per il momento. Il pool di carte quest è elevato ma comunque finito e nonostante si possano prendere diversi bivi durante il procedere della trama non sappiamo quante volte potrà essere riaffrontato. Ci aspettiamo quindi future espansioni volte ad ampliare la storyline del gioco, anche alla luce del recente annuncio Fantasy Flight di “Fallout: New California” per la fine del 2018.
Se siete quindi dei giocatori che apprezzano un gioco molto ambientato e con una storia che si dipana man mano che esplorate il tavolo di gioco, correte a comprare Fallout!
