F1 23 – Recensione, il miglior capitolo sulla F1 degli ultimi anni

Sulla griglia di partenza oggi abbiamo la recensione di F1 23, il nuovo gioco di Codemasters pubblicato da EA Sports. Si guadagnerà la Pole?

Angela Pignatiello
Di Angela Pignatiello - Contributor Recensioni Lettura da 15 minuti
8.5
F1 23

F1 23 è il nuovo gioco ufficiale dedicato a quello che viene considerato il “picco del motorsport”, la Formula 1. In questa recensione andremo ad approfondire tutto ciò che Codemasters ha deciso di implementare all’interno della nuova iterazione: ci sono un sacco di novità, ma c’è anche Braking Point 2, cosa che farà contenti i giocatori che hanno amato la prima parte in F1 21. Si tratta del sequel della modalità storia che abbiamo vissuto precedentemente, due titoli fa. Bene, è il momento di accendere i motori e attendere che si spengano i semafori!

Ambizione, forza di volontà e… famiglia

Una delle novità più interessanti di questo nuovo F1 23 in realtà non è una vera e propria novità. Come già detto in apertura, Codemasters ha deciso di reintrodurre la modalità storia, e lo fa riprendendo proprio da dove eravamo rimasti. Quando si avvierà Braking Point 2, infatti, ci sarà un breve riassunto sugli avvenimenti e sui protagonisti della storia, che sono sempre Aiden Jackson, Devon Butler e la new entry Callie Mayer. Questi 3 nomi sono solo i piloti, e ovviamente ritornano anche alcuni vecchi volti e persone che impareremo a conoscere col tempo.

f1 23 callie mayer

La trama di Braking Point 2 gira tutta intorno a loro tre, ognuno con le proprie difficoltà, voglia di fare, e soprattutto voglia di tagliare per primi il traguardo. Non andremo molto a fondo con la trama, visto che si tratta di qualcosa di molto semplice, ma sappiate che vengono toccati degli argomenti piuttosto pesanti e che si riflettono molto nella F1 moderna. Un esempio è la nuova scuderia di Devon Butler e Aiden Jackson, gestita economicamente dal padre del primo pilota citato. Esattamente come accade con Stroll e l’Aston Martin da anni, ormai.

Inoltre, viene anche toccato l’argomento della rivalità all’interno del box, ma questa volta con dei palesi riferimenti a fatti realmente accaduti, come l’incidente a Baku avvenuto nel 2018 tra Verstappen e Ricciardo, entrambi Red Bull all’epoca. Ci sono anche delle ricostruzioni di incidenti avvenuti lo scorso anno, come il testacoda di Leclerc a Imola oppure il lungo pit stop di Sainz in Olanda a causa di una ruota mancante. Il tutto è raccontato come se fosse un lunghissimo episodio della nota serie Netflix “Drive to Survive”. Peccato per alcuni problemi audio durante le cutscene, nelle quali è impossibile sentire alcune frasi se non si hanno i sottotitoli attivi. Accade specialmente quando l’inquadratura è fuori dalla stanza dove si trovano i protagonisti. Il che è ovviamente un peccato, visto che c’è il doppiaggio italiano e non tutti li attiverebbero.

f1 23 konnersport

Uno dei temi centrali è anche l’arrivo di una donna nel paddock, cosa che viene trattata come se fosse qualcosa di normale, fatta eccezione dei primi momenti, dov’è la stampa stessa a creare una sorta di aura mistica intorno alla cosa. Viene ricordato che non è qualcosa di così inusuale per la storia della F1, e che è un problema prettamente legato all’epoca moderna. Se siete curiosi, l’ultima donna in Formula 1 è stata proprio un’italiana: Giovanna Amati, nel 1992. Ma mettiamo da parte la storia, e sfrecciamo nella curva più insidiosa per i racing game, il gameplay.

Leggerezza e reattività

Le monoposto di Formula 1 sono famose per tre elementi: velocità, leggerezza e reattività. E se la prima è sempre una prerogativa di tutti i giochi dedicati a questa “serie A del motorsport”, in F1 23 arrivano anche la leggerezza e la reattività. Rispetto al predecessore, si percepisce pad alla mano tutta la potenza dell’auto, questo soprattutto grazie al mix perfetto tra audio, grafica e vibrazione. Inoltre, le animazioni sono molto più fluide e morbide, rendendo più semplice capire quando bisogna sterzare con più violenza per entrare in curva e quando invece bisogna essere più delicati. Il sound del motore ha fatto un passo in avanti, ed è possibile capire quando bisogna salire o scalare le marce, anche senza essere dei maestri alla guida.

Un altro elemento inserito e gestito alla perfezione da Codemasters è la meccanica di sterzo e controsterzo: a volte capiterà di perdere il posteriore dell’auto, che sia per un contatto o per un errore, ma se si riesce a controsterzare in modo tempestivo, l’auto rimarrà dritta. Ovviamente se terrete attivo l’aiuto allo sterzo, questo non sarà necessario, eppure è una cosa davvero ben implementata all’interno di F1 23, soprattutto perché si riesce a percepire subito quando si perde il posteriore (sì, anche senza avere la telecamera dietro).

Per rendere le cose più chiare, per questo nostro test abbiamo usato la visuale dall’abitacolo e quella chiamata “camera TV”, che viene posta poco al di sopra del casco. Un’altra novità interessante, che si ripercuote sia nell’online, sia nell’offline, è il concetto di “guida pulita”. Molto spesso in F1 22 c’erano i così detti “Dirty Driver” che rovinavano l’esperienza ludica agli altri giocatori.

Ora, invece, con mix tra Gran Turismo e Assetto Corsa Competizione che si è cercato, F1 23 propone un sistema più stringente per quanto riguarda la Superlicenza. Si avranno delle lettere collegate alla propria Superlicenza: prima saliva e scendeva in base alle proprie prestazioni online, ora invece vi spinge a comportarvi necessariamente bene in pista, anche offline, se volete salire di grado. Un metodo sia per insegnarvi come si sta in pista, sia per gratificare le prestazioni e farvi salire di livello, oltre al poter essere accoppiati in matchmaking – nel caso dell’online – con persone del vostro stesso grado.

È presente un battle pass, ma non vi sarà mai necessario dover mettere mani al portafogli per poter continuare a giocare. Inoltre, quasi tutto quello che farete in pista vi farà andare avanti nel pass. Dunque Codemasters ha creato un equilibrio per far pagare solo chi lo desidera davvero, senza renderlo una necessità. Esiste anche un negozio in-game dove potrete comprare animazioni e vestiti per il vostro personaggio, ma potete anche pagare con la valuta in-game.

Il mondo Formula 1 è vostro

In F1 23 c’è una modalità di gioco tutta nuova, e che potrebbe essere il futuro del franchise: F1 World. In questa modalità dovrete affrontare delle sfide sfruttando un’auto tutta vostra e con un personaggio creato da voi. Certo, prende ispirazione dall’iterazione scorsa, ma come per tutto il resto Codemasters ha deciso di spingere ancora più forte, e ha raggruppato sotto un unico tetto singleplayer e multiplayer, fatta eccezione per la modalità Carriera, di cui vi parleremo a breve.

Ma che cos’è F1 World? È la sezione di F1 23 per chi vuole mettere alla prova le sue abilità (online e offline), scoprire di più su questo sport, e soprattutto per chi ama modificare la propria auto, ma in modo semplice. Vi spieghiamo meglio: in F1 World c’è la modalità Serie, dove avrete l’opportunità di modificare la parte meccanica dell’auto e i suoi ingegneri. Attenzione però: non si tratta di un F1 Manager, quindi sarà tutto molto semplificato. Ogni componente avrà degli oggetti di vario grado – come il loot negli altri giochi – e ognuno di questi avrà delle abilità (per esempio: più deportanza, meno degrado gomme, ecc…), inoltre in base allo stile di guida che avrete, dovrete creare il team e l’auto che desiderate. Una modalità perfetta per chi preferisce giocare in single player, dove inoltre le sfide aumentano man mano di difficoltà, e dove c’è una progressione interessante e che fa partire tutti dallo stesso punto.

f1 23 las vegas

Se vi siete appassionati da poco alla Formula 1, sappiate che F1 23 prende spunto da Gran Turismo e crea il Compendio. Si tratta di una zona dove, in base alle prestazioni nella modalità Serie di F1 World, riceverete dei ticket, con i quali sbloccherete tutte le informazioni necessarie per comprendere al meglio i protagonisti della Formula 1: scuderie, piste e piloti. C’è anche il riassunto della stagione passata!

Come abbiamo già anticipato, torna ovviamente anche la modalità Carriera che – come in F1 22 – si divide in due: single player e multiplayer. Ma c’è una piccola novità interessante per chi vuole giocare con qualcuno: potrete aggiungervi agli altri, anche senza essere amici. Come sempre, la modalità Carriera metterà nelle vostre mani un team o un pilota che dovrete portare alla vittoria.

Nessuna macchina è perfetta

Dal punto di vista tecnico F1 23 ha dei piccoli problemi che potrebbero essere risolti facilmente con una patch. Un esempio è il già citato problema audio nelle cutscene di Braking Point 2, ma ce ne sono diversi anche in-game, come le bandiere blu in pista che a volte sono di colore viola, o i piccoli singhiozzi nell’animazione finale durante le interviste.

Si tratta di tante piccolezze che insieme fanno storcere il naso, vista la qualità altissima del gameplay proposto. Durante le partite non abbiamo avuto nessun tipo di problema, nemmeno durante il matchmaking o nelle gare online. È sempre filato tutto liscio, cosa che fa ben sperare per quanto riguarda la componente online di F1 23, soprattutto dopo l’esperienza a dir poco disastrosa di F1 22.

 

Per quanto riguarda l’interfaccia utente, quella di F1 23 si omologa alla versione moderna che vediamo durante le gare ufficiali in TV, ma un dettaglio interessante è l’UI che si ha con il contachilometri. Quest’ultimo mette molto di più in risalto l’uso dell’acceleratore, del freno e dell’ERS, tre elementi fondamentali per riuscire a gestire al meglio una gara. All’inizio può sembrare confusionario e troppo invasivo, ma in realtà è decisamente più utile di quel che sembra. Senza contare che è sempre possibile gestire la posizione e la grandezza di tutti gli elementi dell’HUD mentre si è in gara.

I menù sono completamente diversi da quelli che abbiamo imparato a conoscere e trasudano uno stile unico che si vuole imporre, e che probabilmente rimarrà lo standard per i titoli a venire. Ma la cosa più importante, oltre all’aspetto estetico, è la leggibilità decisamente migliorata.

Altri elementi resi davvero alla perfezione sono i modelli delle auto, ovviamente, e l’asfalto dei circuiti: a volte capiterà che siano di tipo diverso, e oltre a percepirlo sul controller, sarà anche estremamente visibile (un esempio lampante è la breve sezione dopo Curva 1 del Red Bull Ring, in Austria). E i piloti? Sono resi davvero bene, soprattutto perché hanno tutti ricevuto una nuova sessione di scanning, quindi sono molto più fedeli alle controparti reali, ma anche gli ingegneri ora sono molto più definiti, assottigliando la linea che separa membri del box e chi gareggia.

Quest’anno Codemasters ha anche voluto inserire delle tracce musicali che sono perfette per lo stile che vuole avere F1 23. Certo, potrebbero non piacere a tutti, dato che si tratta per lo più di musica elettronica, ma riescono a dare la giusta carica per la gara. Inoltre, è anche possibile ascoltarla mentre si fanno le sessioni di Prove Libere e Qualifiche.

Bandiera a scacchi

Insomma, possiamo dire che F1 23 non è solo una versione migliorata dei due capitoli precedenti, ma punta davvero in alto, con una nuova modalità di gioco – F1 World – che vi terrà incollati allo schermo per ore, così come la guidabilità delle monoposto. Volendo fare un paragone: sembra proprio che F1 23 sia la Red Bull degli ultimi anni.

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Ovviamente questo titolo è una lettera d’amore per chi ama la Formula 1, ma grazie alle fortissime componenti arcade diventa godibile anche da chi vuole solamente guidare e divertirsi, da solo o in compagnia. È davvero il miglior capitolo di F1 degli ultimi anni, peccato per quei piccoli problemi audio e glitch grafici. Non possiamo fare altro che sperare vengano risolti al più presto possibile. Detto questo, siamo arrivati alla bandiera a scacchi, e F1 23 sale sul gradino più alto del podio… ma il campionato è ancora lungo, Codemasters dovrà impegnarsi per alzare sempre di più l’asticella ed evitare i problemi, che sono sempre dietro l’angolo.

F1 23
8.5
Voto 8.5
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Contributor
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.