Devil May Cry è un titolo conosciuto praticamente da tutti, del quale il combat system, la velocità di esecuzione e la spettacolarità rappresentano sostanzialmente i nodi su cui si tesse tutto il contesto di gioco. Nel recente periodo che anticipa la conferenza di Los Angeles, si sono susseguiti diversi importanti leak su Devil May Cry 5 che preannunciano alcuni elementi molto interessanti e che saranno sicuramente approfonditi durante la presentazione all’E3. Secondo le indiscrezioni molto dovrebbe cambiare rispetto ai precedenti capitoli della serie e, stando ai leak, non di poco. In vista dell’E3, dove si dovrebbe vedere qualcosa in più e ovviamente di carattere ufficiale, proviamo a raccogliere i leak più importanti che ci concedono una visione aprioristica su quello che ci si potrebbe aspettare.
In riferimento alla storia dei diversi capitoli un malcontento generalizzato ha interessato la community su come sia stato imbastito il prosieguo. Dante ha dovuto condividere la scena con Nero, un personaggio che per quanto potesse essere ben strutturato anche nel suo lato skill – grazie anche alla sua peculiarità rappresentata dal Devil Bringer – non è riuscito a far breccia nell’animo dei più affezionati. Il fatto che la trama abbia avuto questo cambio di focus prettamente su Nero, anche se il figlio di Sparda era comunque presente, ha fatto calare l’interesse in coloro i quali identificavano Devil May Cry con la sua figura.
Secondo i rumor questa volta Capcpm ha deciso che il protagonista ritornerà a essere Dante. Gli aspetti caratteriali e di contesto, come approfondimenti nei rapporti familiari o la relazione tra i vari personaggi, risultano ancora da indagare. Altre novità si vedranno sul fronte del Combat System, che riprenderà un po’ del suo stile vintage, rinnovato nell’ultimo capitolo. Scelta che potrebbe rivelarsi giusta per alcuni versi, mentre anacronistica per altri. Non è infatti detto che qualcosa che in passato andava bene, abbia successo anche adesso. Estrapolare una caratteristica senza valutare il contesto in cui quest’ultima funzionava potrebbe essere una mossa azzardata. Diversa, e forse preferibile, è invece la concezione di una sua evoluzione in uno stile con elementi differenti, in contrasto con quelli passati, ma comunque dotato di una buona dose di innovazione.
Un’ottima idea è quella relativa a una struttura sempre più interrelata tra l’utilizzo delle skill e gli elementi ambientali. Nei precedenti capitoli della saga infatti l’ambiente, durante l’esecuzione degli attacchi, era chiamato in causa, seppur in modo trascurabile. Secondo i rumor emersi in Devil May Cry V la gestione degli ambienti sarà molto più connaturata ai movimenti del personaggio. In questo caso, ad esempio, ostacoli e detriti potrebbero divenire mezzi utili per abbattere nemici. L’utilizzo attivo degli elementi del paesaggio darebbe di certo una marcia in più al Combat System, già spettacolare di suo. Rimane da vedere come tale scelta venga implementata: sarà resa sfruttabile in modo saltuario a seconda dei posti in cui ci ritroveremo a combattere, o utilizzabile sempre e in qualsiasi condizione?
Anche la controparte nemica è possibile faccia da “assist” nel rendere lo stile di lotta ancora più eccitante. Se da un lato è ovvio che Devil May Cry non sia un titolo in cui i nemici attacchino in orde, dall’altro sfruttare maggiori occasioni per poter mettere in evidenza uno dei punti forti del gioco non è una cattiva idea. Verso questa concezione virano le informazioni: più nemici presenti in game, volti a esaltare ancor di più il combattimento. Potrebbe essere questa davvero una scelta adottata dagli sviluppatori per il prossimo capitolo?
Le inquadrature potrebbero subire delle modifiche non indifferenti: il ritorno all’interno del Team di Yuji Shimomura, dopo una grande esperienza maturata nella realizzazione di molti film d’azione di un certo rango, potrebbe dare un tocco rilevante alla gestione delle inquadrature. Non è infatti da sottovalutare il lavoro della telecamera, strumento attraverso la quale viene amplificata spesso la spettacolarizzazione di alcuni eventi o azioni. In teoria, dalle informazioni emerse, la gestione di questa dovrebbe essere costituita da inquadrature un po’ più lontane, attingendo da alcuni registri dei passati God Of War. Registri che come sappiamo sono stati recentemente rimodernati dal team di Santa Monica in favore di inquadrature più ravvicinate.
Una peculiarità sempre più attuale è legata alla concezione di un ambiente più “Open”. Sembra che in piccola misura Devil May Cry 5 possa prendere alcune connotazioni di questo genere. Ciò significa che nonostante non sia un Open World, le ambientazioni potrebbero essere ampliate in modo tale da non guidare il giocatore verso una meta, percorrendo “forzatamente” una via. È probabile infatti che sia concessa più libertà durante la prosecuzione della storia, in modo da far apprezzare quanto più il contesto creato e ricercare premi o scovare power up all’interno del gioco. Qualcosa del genere è comunque presente nei precedenti capitoli della saga, anche se in minima parte.
Devil May Cry 5 probabilmente darà un taglio differente anche alla narrazione, una possibilità che in un certo senso può rivelarsi un elemento di pregio del prossimo capitolo, che si pone dunque su un gradino più alto rispetto ai precedenti. D’altro canto non sono da sottovalutare i rischi che si corrono nel mettere mano alla trama, in quanto, ben sviluppata o meno che sia quest’ultima, rappresenta comunque un elemento talvolta rischioso da ritoccare. La linea che il team dovrebbe percorrere secondo i leak, volge verso una storia più personale e maggiormente incentrata sul personaggio chiave. Se ben sfruttata, tale soluzione potrebbe creare un coinvolgimento del giocatore più attivo e ravvicinato. Anche la gestione dei Boss, infine, potrebbe rivelarsi differente, dando maggior spazio a questi ultimi e riproponendoli in differenti aree. Il gioco, per finire, dovrebbe toccare i 60 Frame fissi, una goduria per i nostri occhi.
Ovviamente questi sono dei leak e informazioni che si sono susseguite in questi ultimi tempi, informazioni che non hanno ufficialità. E’ sempre necessario però prenderle con la consapevolezza che molte di esse potrebbero rivelarsi infondate.