DARQ: Complete Edition è un titolo che insegna a vivere negli incubi, dipinti come vere e proprie esperienze extracorporee. Sviluppato da Unfold Games e distribuito da Feardemic, è un gioco rompicapo in tinte horror che vi intrappolerà in un distorto mondo onirico per qualche ora. Dopotutto, le regole che dominano gli incubo sono ben diverse da quelle del mondo reale… andiamo ad analizzare DARQ: Complete Edition nella nostra recensione.
Dormi, sogna, precipita
L’atmosfera di DARQ è cupa e ansiogena, e dissocia il giocatore dalla realtà. Il protagonista dell’avventura è Lloyd, un ragazzo emaciato e pallido, che a inizio gioco si stende su un letto e sogna. Non si tratta di sogni piacevoli, bensì di incubi in cui ci si ritrova intrappolati in un mondo distorto. Le leggi della fisica vengono stravolte, gli ambienti si capovolgono e si mescolano, e i labirinti disseminati di enigmi possono essere superati solo entrando nell’ottica in cui tutto è possibile. Una delle abilità di Lloyd è quella di camminare sui muri (appoggiandosi a un muro su cui è possibile camminare, basterà premere B per eseguire l’azione), attraversando pareti e soffitti e capovolgendo il mondo di gioco, fino a confondersi e rischiare di perdere la strada. Se si presta attenzione ai movimenti, si può notare come ogni spostamento abbia un senso all’interno dell’ambiente in cui ci si trova.
Ogni capitolo di DARQ è associato a un incubo ambientato in un luogo diverso, ma ogni posto è accomunato agli altri dalla stessa atmosfera di ansia e grigiore. L’assenza dei colori rende gli ambienti pesanti e claustrofobici, in piena armonia con le tinte horror del gioco. Una variegata scala di grigi caratterizza ogni scenario, e lo stesso Lloyd ha la pelle bianca, la testa priva di capelli e i vestiti che spaziano dal nero al grigio. La cosa più “viva” del suo abbigliamento è data dalle righe orizzontali che attraversano la sua maglietta. I puzzle da risolvere per proseguire nell’incubo e cercare di uscirne sono studiati per sfruttare al massimo la capacità di Lloyd di camminare sui muri, e alcuni degli enigmi possono essere portati a termine sfruttando specifiche leve che ruotano intere stanze di 90 gradi per volta. Dovrete trovare la chiave di lettura dell’enigma per risolverlo, e prepararvi a quello successivo. Il quadro complessivo dei labirinti è intrigante e conquista il giocatore, coinvolgendolo capitolo dopo capitolo per tutta la durata dell’avventura. Purtroppo, non si tratta di un titolo lungo: bastano poche ore per arrivare all’ultimo capitolo, e nel nostro caso sono davvero volate. Il desiderio di risolvere il puzzle che avevo sotto gli occhi andava di pari passo con la curiosità di scoprire quello successivo, e siamo arrivati alla fine quasi senza accorgercene.
Torri, cripte e teste mozzate
DARQ: Complete Edition è un’edizione comprensiva degli 8 capitoli principali di cui si compone il gioco base, e dei due livelli extra, The Tower e The Crypt (la Torre e la Cripta). I contenuti aggiuntivi aumentano consistentemente la durata del gameplay, sebbene rimanga piuttosto breve, e inseriscono due scenari nuovi di zecca e differenti tipologie di enigmi. La “storia” raccontata nella torre e nella cripta è unica, e vede Lloyd intrappolato in incubi con teste mozzate, oggetti da trovare e passaggi da sbloccare, in puzzle più lunghi di quelli dei capitoli base. Le parti del corpo staccate e autonome sono una presenza costante in diversi livelli, ed è così che gambe, mani e teste diventano parte integrante degli enigmi da risolvere.
La trama di DARQ è sfocata e poco chiara, poiché ogni scenario sembra collegato al precedente soltanto dalla presenza di Lloyd, che ogni volta si addormenta e precipita in un nuovo incubo. Nella fase finale del gameplay, tuttavia, sono presenti dei punti di incontro che sembrano suggerire al giocatore la presenza di una storia che fa da pilastro alla narrazione. Gli ultimi minuti prima dei titoli di coda sono caotici e ricchi di avvenimenti, talvolta confusionari, che destabilizzano e creano quesiti, più che dare risposte. Lloyd è solo un ragazzino che sta sognando e casualmente precipita ogni volta in un incubo diverso, oppure c’è dietro qualcosa di più?
Cosa sto guardando?
Nel mondo onirico in cui DARQ fa precipitare il giocatore non sono presenti soltanto puzzle da risolvere. Lloyd non è l’unico essere vivente a percorrere i corridoi labirintici dell’incubo, ma altre creature si nascondono nell’ombra. Questi “mostri” percorrono i corridoi e si acquattano in attesa di colpire e uccidere. Il loro aspetto è così singolare che, dopo un istante di destabilizzazione e spavento, viene spontaneo chiedersi “Cosa sto guardando?“. Nessuno di questi nemici può essere combattuto: Lloyd (e, quindi, il giocatore che lo impersona) vive in un incubo, la sua unica abilità anormale è quella di camminare sui muri, non può imbracciare un’arma e, peraltro, di armi da prendere non ce ne sono. Fuggire, nascondersi o tentare di non farsi sentire sono le uniche azioni a disposizione per non essere uccisi.
La presenza di queste strane creature aggiunge una nota horror più marcata al gioco, poiché non sempre le ambientazioni bastano per far sussultare o spaventare chi sta vestendo i panni di Lloyd. Gli esseri dell’incubo si trovano spesso in punti scomodi, magari vicinissimi a un oggetto che è essenziale raccogliere per andare avanti, oppure si avvicinano un passo alla volta mentre si è rinchiusi in una stanza e si sta tentando di risolvere un enigma a tempo, una delle sfide più difficili da portare a termine. A volte sarà necessario ricominciare un rompicapo più e più volte per poterlo risolvere, perché solo conoscendo alla perfezione ogni passaggio si riuscirà a finire entro il tempo massimo. Nonostante qualche aggiustamento da fare, il gioco scorre rapido e, giunti ai titoli di coda, si ha l’impressione che sia durato troppo poco. L’esperienza è stata intrigante, e non ci dispiacerebbe vedere nuovi livelli extra aggiungersi ai due già presenti.