Quando si parla di Early Access bisogna sempre trattare il tutto con le pinze, il gioco non è in una fase completa e le feature mancanti o non funzionanti potrebbero essere fixate dagli sviluppatori con il tempo. Fatta questa piccola premessa possiamo cominciare a parlare di quello che ci siamo trovati davanti in Citadel: Forged With Fire, titolo per l’appunto in Accesso Anticipato, sviluppato da Blue Isle Studios, il team che ha prodotto Slender: The Arrival e Valley. Il progetto è estremamente ambizioso, e punta a creare un MMORPG con elementi survival che possa permettere a tutti i tipi di giocatori di vivere la loro avventura all’interno di questo mondo fantasy nella più completa libertà.
Una volta scelto il server (ne esistono decine e decine, sia PvP che PvE) potremo creare una bozza del nostro personaggio a livello estetico, e selezionato il punto di spawn, verremo catapultati nel mondo fantasy di Citadel, a metà fra quello di Harry Potter e del Signore degli Anelli. Ovviamente come in un survival che si rispetti partiremo da zero, senza oggetti e senza livelli, ma anche senza nessuno (e stiamo parlando anche di un MMORPG)! Nelle fortezze di spawn infatti non ci saranno NPC che ci spiegheranno le basi del gioco o come procurarci le prime risorse e come investirle, ma semplicemente delle pietre con cui potremo interagire che ci indicheranno i tasti di base del movimento e dei menu, tutto qua. Il gioco ci lascia letteralmente in balia di noi stessi, con un sistema di crafting e di sblocco delle abilità a livelli e con decine e decine di cose, oggetti e abilità da imparare, senza neanche un briciolo di indizio su come proseguire nel gioco, né su quale sia il nostro obiettivo in questo mondo. E così raccogliendo legnetti e pietre da terra cominceremo lentamente a salire di livello, a imparare le prime ricette e a craftarci le prime armi con le quali, ahimé, faremo ben poco all’inizio, considerando che appena fuori dalle safe zone potremo incontrare mostri di 20 livelli superiori a noi che con un colpo ci metteranno KO, facendoci di conseguenza perdere tutto il nostro inventario.
Il problema fondamentale di Citadel è proprio il fatto che non esiste un vero scopo nel gioco, e tenendo in considerazione i server enormi e scarsamente popolati, una volta passati i primi minuti a guardarci intorno la noia farà presto a venire, facendoci chiudere il gioco per non aprirlo più. Il titolo, sulla linea di ARK, ci permetterà anche di costruirci un rifugio una volta raccolti materiali e sbloccati i giusti oggetti, ma sfortunatamente non saremo mai davvero spinti ad allontanarci troppo dalle zone iniziali, visto che raramente troveremo delle “pozze” di mana e salute in giro per la mappa. Inoltre perché passare ore ed ore a costruirci un’abitazione, se poi è fine a sé stessa? Il gioco infatti si è sempre presentato nei vari trailer e immagini come un’epica avventura in un mondo di maghi, ma eccetto qualche magia di base per sconfiggere gli animali più deboli, non saremo mai spinti a continuare ad approfondire l’aspetto del combattimento, vista la legnosità e la “buggosità” (perdonate il termine) dell’IA nemica, facilmente glitchabile anche in mezzo agli alberi. Un pregio su tutti che ci spingerà a livellare però, forse l’unico per adesso, il volo a cavallo delle scope. Avete letto bene, in un mondo aperto potremo craftarci la nostra personale scopa volante per scorrazzare nei cieli di questa enorme (e vuota) mappa. Ma anche qui, passati i primi 5 minuti di intrattenimento sarà tutto fine a sé stesso.
Per carità, vista l’enormità delle potenzialità offerte dal gioco, tutti i difetti che al momento porta con sé la versione Early Access sono facilmente superabili col tempo e con una community attiva soprattutto considerando che gli sviluppatori intelligentemente aggiornano costantemente il gioco, risolvendo i numerosi bug e altri problemi vari. Il fatto è che al momento Citadel: Forged With Fire è ancora l’embrione di un gioco, un seme dal quale potrebbe nascere un vero e proprio albero con radici molto solide, ed è per questo che non ce la sentiamo di penalizzare lo sforzo degli sviluppatori che hanno mostrato (e continuano a mostrare) tutto il loro impegno nel progetto.
Il problema è che allo stato attuale non ce la sentiamo di consigliarvi un gioco, anzi un prototipo di gioco, che nonostante mostri davvero di avere possibilità virtualmente infinite, non vale al momento (e ripetiamo, al momento) i 23 euro del prezzo di Steam. Nonostante tutto però, se volete un consiglio spassionato, aggiungete il titolo alla lista dei desideri e tenetelo d’occhio, perché in futuro potrebbe dimostrarsi come uno dei progetti più ambiziosi e promettenti di quello che il mondo videoludico non vede da bel po’ di anni.