Aloft: crafting e sopravvivenza nella “frontiera celeste”

Ecco le nostre prime impressioni su Aloft, un'incredibile survival ora in Early Access. trasportati alla volta del cielo, vi aspettano interi arcipelaghi di isole fluttuanti.

Daniele Antonelli
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Daniele Antonelli
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Adoro scrivere di ciò che mi appassiona, nello specifico di videogiochi e giochi da tavolo, il mio genere preferito è il Grimdark sia Fantasy che Sci-fi...
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Impressioni
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Ecco le nostre prime impressioni sull’accesso anticipato di Aloft, un incredibile survival sviluppato da Astrolabe Interactive Inc e Funcom. Aloft trasporta i giocatori alla volta del cielo, dove li aspettano interi arcipelaghi di isole fluttuanti da scoprire ed esplorare.

Il popolo del cielo

Le isole di Aloft presentano tracce di un’antica civiltà estinta a causa di un morbo fungino, il quale tutt’ora minaccia gli ecosistemi degli arcipelaghi fluttuanti. Il viaggio dei giocatori ha inizio su un’isola, ricca di strutture risalenti alle civiltà del passato: lì un breve tutorial ci permetterà di fare i primi passi per familiarizzare con i comandi e con l’importantissimo sistema di crafting.

Il mondo di gioco all’infuori di pochi elementi è completamente alla mercé del giocatore, il quale può distruggere, raccogliere, riparare e riarrangiare tutto ciò che lo circonda con i giusti strumenti. La raccolta di risorse consente di eseguire combinazioni di materiali per ottenere nuovi oggetti e ricette di creazione. Le combinazioni sono inizialmente limitate, tuttavia, con le materie di base è possibile creare un banco da lavoro ed un quaderno da disegno, essenziali per i progetti avanzati.

I progetti degli strumenti e le strutture chiave non sono ottenibili tramite le ricette di base, ma richiedono monoliti, ancore e murali con incise istruzioni risalenti alle civiltà antiche; grazie a questi progetti è possibile librarsi in volo e muoversi tra le isole con l’ausilio di un’aliante, oppure rivendicare le isole stesse come basi, trasformarle in mezzi di trasporto simili a navi nel cielo installando timoni, vele e contrappesi.

Il volo, sia con l’aliante sia pilotando un’isola, è un’esperienza piacevole e rilassante accompagnata da una colonna sonora ispirata. La dinamica del vento associata richiama poi la realtà, influenzando la velocità di movimento e l’opposizione del vento contro un oggetto lambito dalle correnti (l’effetto del vento è condizionato da 4 parametri alterabili con le strutture istallate sull’isola).

La minaccia fungina

L’esplorazione del mondo di Aloft è ricca di panorami puri ed incontaminati posti in contrasto ad isole avvolte da una coltre di nebbia gialla, e distorte da conformazioni fungine. Interagire con le risorse di queste isole è reso impossibile dal loro ecosistema corrotto, l’unico modo per riportare la terra al suo stato incontaminato consiste nella rimozione dei bulbi infestanti, che a loro volta vengono protetti da radici senzienti e funghi antropomorfi.

Il combattimento in Aloft, come la raccolta di risorse, è incentrato su un minigioco ritmico, il quale ricompensa il giocatore con combo fluide ed un potente colpo finale ad area. Durante gli scontri è anche possibile eseguire schivate e parate: queste ultime comportano un contraccolpo che allontana il giocatore dall’azione, scagliandolo al di fuori dell’isola e dando il via a dinamiche frustranti con l’aliante durante il rientro nella zona di combattimento. La salute persa può essere recuperata attraverso bendaggi e vettovaglie. Il cibo e l’acqua, a differenza di altri giochi di sopravvivenza, non servono a soddisfare bisogni elementari, ma hanno la funzione di bonus temporanei. Dopo aver sconfitto l’infestazione di un’isola, essa tornerà al suo stato originale, tuttavia non sarà possibile interagire con le sue risorse finché l’ecosistema danneggiato non verrà ripristinato con l’introduzione di piante, animali ed insetti.

Libertà e relax

Aloft è ricco di carattere, e lo abbiamo provato a prestazioni elevate con una scheda video Nvidia RTX 3070 e processore Ryzen 7 3700x: il risultato, considerato che stiamo parlando di un accesso anticipato, è stato buono, seppur con qualche battuta d’arresto dovuta al caricamento di una grande mole di contenuto nel passaggio da un ambiente ad un altro, e a dei problemi nei menù durante la transizione da tastiera a controller.

Il level design riesce a sfruttare al massimo le peculiarità del titolo valorizzando un’esplorazione verticale con un eccellente colpo d’occhio, mentre la combinazione dei toni vivaci delle ambientazioni con una colonna sonora dedicata ne arricchisce l’atmosfera rilassata. Le meccaniche di sopravvivenza e crafting non sono estremamente complesse o limitanti, questa scelta di design consente ai giocatori più libertà rispetto ai survival classici e pieno controllo di ciò che li circonda dal lato crafting, dando la possibilità di creare vere e proprie roccaforti o serragli nel cielo.

L’esplorazione è il punto forte del titolo, ad ogni isola esplorata scopriamo sempre qualcosa di nuovo, che sia una specie di animale, pianta o struttura, il repertorio di ricette e progetti del giocatore cresce progressivamente insieme alle sue opportunità. Sfortunatamente, il combattimento può risultare frustrante a causa di ambienti ristretti concentrati di nemici nelle isole infestate, oltre agli eccessivi contraccolpi nelle parate. Potrebbe quindi essere consigliato di aumentare lo spazio calpestabile, o ridurre la mole di elementi infestanti per un’esperienza più fluida. Complessivamente Aloft è un gioco estremamente interessante e ricco di possibilità, e aspettiamo con trepidazione futuri aggiornamenti. Consigliamo questo prodotto in accesso anticipato a tutti gli amanti dell’avventura e delle atmosfere rilassanti, soprattutto a coloro che in passato hanno particolarmente apprezzato titoli open world con feature di planata.

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Adoro scrivere di ciò che mi appassiona, nello specifico di videogiochi e giochi da tavolo, il mio genere preferito è il Grimdark sia Fantasy che Sci-fi perché riesce spesso a regalare esperienze intense e ricche di adrenalina. Personalmente sono un amante degli animali e dell'elettronica, una miscela bizzarra dovuta ai primi giochi su cui ho messo mano Pokemon e Digimon.