Remothered: Tormented Fathers Anteprima

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Impressioni Lettura da 6 minuti

Non mentite. E’ impossibile che non vi siate mai imbattuti in vita vostra in un survival horror di qualsiasi tipo, e tanto meno risulta impossibile nella maggior parte dei casi non essere inquieti durante il gameplay… ma comunque spinti a continuare nell’avventura da un misto di curiosità e masochismo irrefrenabile. E’ proprio un istinto di questo tipo – o forse molto di più? – ad aver spinto la Dottoressa Reed a rimanere in trappola nell’italianissimo Remothered: Tormented Fathers, titolo partorito dalla brillante mente di Chris Darril e sviluppato da Stormind Games e Darril Arts che arriverà da fine gennaio in formato episodico. Con un periodo di gestazione lento ma curato, finalmente si avvicina la data di rilascio del titolo, arrivato nel frattempo su Steam con la sua versione in Early Access. In questi giorni abbiamo avuto modo di provare proprio questa versione , rendendoci conto con mano dell’effettiva qualità del progetto.

Remothered Tormented FathersSenza troppi preamboli, a muovere gli eventi sarà come già detto la nostra audace donna, che dopo un paio di lenti ma chiarissimi video – dei quali non vi anticiperemo l’entità – deciderà di intrufolarsi di nascosto nella sinistra magione di un anziano uomo con un passato… diciamo poco chiaro. Quando però si renderà conto che la situazione non sarà delle più rosee, sarà già troppo tardi. Inizia così un misto tra un’acchiapparella e un nascondino tra noi e il deviato Signor Felton al quale la nostra compagnia proprio non è gradita. La dottoressa Reed potrà utilizzare come armi molti degli oggetti disseminati per la muffita dimora, ma non per attaccare direttamente: potremo utilizzare corde per bloccare temporaneamente delle porte, utilizzare oggetti contundenti per deviare la sua attenzione o rallentarlo, e degli oggetti più affilati come forbici o coltelli per sfuggire dalle sue grinfie qualora riesca ad acciuffarci. Starà a noi riuscire a sfruttare i nascondigli – come armadi o divani – che la dimora offre, e cercare di fare meno rumore possibile per non essere notati. Se per malaugurata sorte l’affabile Signor Felton dovesse scovarci, non esiterà a colpirci con il suo falcetto e a insudiciare di sangue il suo elegante grembiule da giardiniere (UNICO indumento da lui indossato); ovviamente sarà possibile far perdere le nostre tracce, ma non sarà proprio semplice, specie se calcoliamo alcuni vicoli ciechi della casa, prima che vengano sbloccati da noi dalla parte opposta.

remotheredIn alcune occasioni saremo costretti a vincere dei minigiochi per salvarci, proprio come quando l’anziano nonnino ci afferrerà, o quando dovremo mantenere la calma nel caso questo si soffermi davanti al nostro attuale nascondiglio. Mentre accade tutto ciò nei vari piani della casa, dovremo risolvere degli indovinelli raccogliendo oggetti chiave in una stanza, usandoli poi in un’altra – a volte a distanza siderale, costringendoci a backtracking davvero snervanti di piano in piano – e ovviamente il nostro sorridente amico non starà buono in un angolo. Come da copione sarà importantissimo salvare i nostri progressi e curarci ogni volta che viene possibile, e questo potremo farlo in un modo non proprio convenzionale: guardandoci allo specchio. Anche se non per la sua intera durata, la parte di questo primo episodio che ci è possibile giocare in early access consiste proprio in questa straziante lotta per la sopravvivenza, perciò molte delle meccaniche di gioco che lo studio ha in serbo per noi rimarranno un segreto ancora per un po’.

Remothered Tormented FathersDopo il nostro attento primo esame, possiamo dire che Remothered: Tormented Fathers è sicuramente un titolo con un grande potenziale, ma che in un paio di punti pecca purtroppo di errori grossolani. Primo fra tutti, il Signor Felton che non appena ci tirerà fuori a forza da un nostro nascondiglio rimarrà per un secondo buono a guardarci senza muovere un dito, concedendoci tutto il tempo per rimetterci a correre: certo, rende meno punitivo il gioco, ma tutto fuorché credibile. Credibilità che viene ancora meno quando ci nasconderemo dietro a un tavolo, di mezzo braccio più basso della dottoressa accucciata, e il Signor Felton non riuscirà a vederci. Altro punto da limare, oltre ad alcuni aspetti tecnici in generale, è la precisione dei movimenti della nostra curiosa Dottoressa, dato che non saranno poche le occasioni nelle quali si inchioderà di fronte a uno spigolo o a un oggetto. Tirando le somme però, ci troviamo di fronte ad un gioco che traccia una profonda linea di demarcazione da quelli che sono i titoli tricolore che siamo stati abituati a giocare negli ultimi anni, in particolar modo per una cura registica gradevole, che forse però consuma le informazioni in maniera un po’ troppo veloce. Con le dovute modifiche e la giusta dose di suspance, Remothered: Tormented Fathers ha tutte le carte in regola per allietare – e mettere in ansia – il pubblico di tutto il mondo.

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.