La Milan Games Week è sempre, ma mai come quest’anno, palcoscenico anche per quei titoli sviluppati da team indipendenti che però nascondono un potenziale mostruoso. Fra le decine di titoli presenti, ne abbiamo provato anche uno molto particolare e con una storia alle spalle, e che speriamo abbia lieto fine. Questo titolo è Lost Paradise, titolo action ma con alcune sfaccettature ruolistiche, e non solo. Gli sviluppatori sono i ragazzi di Stigma Studios, con a capo il creatore originario del gioco Antonino Truisi.
Proprio lui da solo ha iniziato il suo lavoro nel 2014, che ha avuto un successo incredibile su Steam Greenlight ottenendo l’ambita luce verde in soli 11 giorni. Dopo ciò ha fondato il suo team ed eseguito un reboot passando anche all’Unreal Engine 4, fino ad arrivare alla versione Pre-Alpha (creata in soli due mesi!) proposta a questo evento. Ricordiamo che come altri Lost Paradise per poter partecipare alla Milan Games Week ha dovuto superare una rigida selezione. Andiamo dunque ad analizzarlo più da vicino!
Ciò che andremo ad analizzare, essendo una versione totalmente grezza, sono principalmente i concetti chiave del titolo, e soprattutto le sensazioni che Lost Paradise trasmette. Non ci preoccuperemo dunque di tecnicismi o quant’altro, e ne capirete a breve i motivi. Ci ritroviamo al comando di un’essere di forma umanoide, ma che è formato completamente da roccia, egli non avrebbe vita propria, se non fosse per un misterioso potere chiamato Stigma (rappresentato ad esempio dalle decorazioni viola che potete vedere sul corpo del personaggio). Dare una definizione generale al titolo non è semplicissimo: i combattimenti richiamano molto uno stile action/hack n’ slash e lo faranno ancora di più una volta inserite le mosse aeree, però è solo la punta dell’iceberg, perché sarà possibile anche interpretare le situazioni in chiave stealth, e alcune componenti rispecchiano evidenti sfaccettature ruolistiche, fino ad arrivare (piccolo spoiler che ci ha fatto Antonino) a delle caratteristiche che voteranno il nostro personaggio al dialogo, piuttosto che alla lama! Le parti parlate tra l’altro, non sono una cosa da sottovalutare: la nostra entità agirà per volere dello Stigma, che ci ordinerà cosa fare e commenterà cosa faremo… ma potremo anche decidere di agire in modo totalmente opposto! Questo non andrà a modificare il proseguo della storia, ma molti dei dialoghi che ne verranno fuori vi faranno capire davvero cosa sta accadendo.
Oltre al segnalatore di vita che vedete in alto a sinistra, potrete controllare in che stato di salute vi trovate guardando il vostro personaggio, il quale man mano prenderete danni si deteriorerà nell’aspetto, ed il lungo mantello si accorcerà sempre di più. Parlando dell’azione vera e propria, Lost Paradise sa offrire momenti di pura adrenalina, ma permettendoci di studiare la situazione prima di intraprendere una certa fase. Anche se come anticipato i comandi devono essere ottimizzati, il gameplay risulta ricco e variegato. Oltre ai tasti di movimento, potremo colpire i nemici con la nostra spada, scattare velocemente, ed usare lo stesso tasto dello scatto per effettuare una rapida schivata nella direzione che sceglieremo. Potremo inoltre fare uso del potere dello Stigma: con esso potremo rallentare di molto lo scorrere del tempo e sfruttare la cosa a nostro vantaggio, spostandoci velocemente da una parte all’altra della mappa, oppure colpendo i nemici. Nella demo questo potere era illimitato, ma ovviamente nel prodotto finale non sarà così, e dunque il suo livello sarà indicato dal simbolo dorato posto in alto a sinistra accanto alla barra della vita.
Artisticamente il titolo è ispiratissimo. A livello grafico l’immersione è ottima, alternando immagini pulite ed ottimi effetti blur, a fasi dove in vicinanza di alcuni “soggetti” si creano effetti di “disturbo” su schermo. L’ambientazione della demo è di effetto, sin dallo spawn iniziale fino ad arrivare alla zona dedicata alla bossfight. Non guardate solamente a terra, guardate in cielo, consiglio personale. Purtroppo i problemini tecnici al momento ci sono, ma sono esclusivamente dovuti allo sviluppo del gioco praticamente appena iniziato, ed è per questo che Stigma Studios sta raccogliendo i feedback dei giocatori: migliorare Lost Paradise e far crescere la visibilità di questo ambizioso progetto.
Data la qualità del lavoro proposto, siamo sicuri che il team riuscirà nel suo intento, e ci aspettiamo grandi cose per il futuro! Seguiremo da vicino lo sviluppo, e saremo sempre pronti per aggiornarvi a riguardo. Non pensiamo di sbilanciarci troppo, dicendo che questo titolo potrà essere potenzialmente uno dei migliori giochi in assoluto nel panorama dei titoli indipendenti.