Siete in cerca di un gioco semplice, immediato e che vi permetta di passare delle grandi serate con i vostri amici? Allora Drunk, Stoned or Stupid è il gioco che fa per voi. Edito in Italia da Asmodee, questo titolo party game metterà a nudo i vostri piccoli segreti, oppure se preferite potremmo dire che vi permetterà di conoscervi meglio. Insomma, un gioco ottimo per riunirsi ad un tavolo e rompere il ghiaccio con tutti i presenti, ma passiamo subito alla recensione vera e propria.
Gioco semplice, ma la qualità non manca
Parliamo innanzitutto della scatola e delle componenti del gioco, che in realtà, se escludiamo il regolamento, è solo uno: le carte, 240 per l’esattezza. La qualità di quest’ultime è abbastanza buona, rigide e lisce per poter essere maneggiate senza problemi, ma al contempo abbastanza fini da non rendere il mazzo eccessivamente ingombrante. Però, come per ogni altro gioco vi consigliamo sempre di comprare anche delle bustine protettive dove poterle inserire, saranno anche resistenti ma non sono di certo eterne. Per quanto riguarda la scatola vera e propria invece non c’è molto da dire, il cartoncino usato è solido e le due parti che la compongono scorrono molto bene tra loro, senza mai incastrarsi. L’interno è concavo, ottimo per tenere insieme tutte le carte senza sparpagliarle – e c’è abbastanza spazio anche nel caso in cui usiate delle bustine – mentre in generale la scatola è tutto sommato abbastanza piccola e maneggevole, così da poter essere portata ovunque e giocare in qualunque luogo andrete.
Quanto conoscete i vostri amici?
Le meccaniche di gioco di Drunk, Stoned or Stupid sono molto semplici: a cominciare dal primo turno un giocatore diventa il Giudice e rivela la prima carta del mazzo leggendola a voce alta. A questo punto, in senso orario, ognuno dei giocatori dovrà indicare un’altra persona al tavolo che secondo lui rispecchia la descrizione scritta nella carta, cercando di argomentare la sua scelta. Una volta che il giro sarà completato e tutti avranno suggerito la loro preferenza, la parola tornerà al Giudice, che dovrà indicare il giocatore che secondo lui è più coerente con la carta pescata.
Da tenere a mente che, nonostante gli altri possano aver imbastito un’argomentazione incredibile sul perché qualcuno dovrebbe ottenere la carta del turno, il Giudice ha libero arbitrio, e potrebbe darla a qualcun altro anche semplicemente per dispetto nei suoi confronti. Una volta consegnata la carta, il giocatore alla sinistra del Giudice prende la carica e ne pesca un’altra dal mazzo, facendo ricominciare di fatto un altro turno. La partita terminerà nel momento in cui un giocatore avrà ottenuto 7 carte, perdendo di conseguenza.
Scegliete bene la vostra compagnia con cui giocare
Come avrete già intuito dal resto della recensione, alla base di Drunk, Stoned or Stupid c’è il fare ironia su peccatucci e caratteristiche personali uniche che ognuno di noi ha, ma state attenti. Sebbene infatti una partita duri al massimo 30 minuti, questi basteranno per far finire il gioco in una discussione accesa, quindi cercate di scegliere sempre bene le persone con cui vorrete giocare e gli argomenti da toccare. Non tutti sono a loro agio a parlare di qualunque cosa, ed è giusto rispettare la volontà di ogni giocatore.
Per ovviare a questo però, vi vengono incontro le modalità alternative. La semplicità del gioco e delle sue componenti infatti permette di creare le proprie regole e modi di giocare, cosicché ci si possa adattare a chiunque voglia partecipare. Gli autori del gioco hanno anche inserito una loro variante ufficiale all’interno del manuale, in cui, al contrario di quella classica, ognuno dovrà cercare di guadagnare la carta per sé stesso, cercando di argomentare sul perché la si meriti più di altri, e portando quindi a fare autoironia invece che prenderci in giro a vicenda.
Pensieri finali sul gioco
E siamo giunti alla conclusione anche di questa recensione di Drunk, Stoned or Stupid. Il titolo edito da Asmodee è molto carino e divertente, immediato e adatto a praticamente tutte le serate con gli amici. Inoltre la qualità buona sia delle carte che della scatola farà sì che non vi dobbiate preoccupare troppo su chi giocherà con voi, e la rigiocabilità tramite modalità alternative e regole homemade vi permetterà di non annoiarvi mai di portarlo in giro alle feste. Ma attenti che i vostri compagni di giochi non siano troppo suscettibili su certi argomenti, o la serata potrebbe accendersi più del necessario in men che non si dica.