Tales of Arise ha saputo rivelarsi come un titolo pensato sia per i vecchi fan che per i nuovi appassionati. Bandai Namco continua a puntare molto forte sul gioco, ora con il primo DLC ufficiale atto ad espandere la trama del titolo originale in nuove e inaspettate direzioni (qui la recensione del gioco base uscito nel 2021). La grande espansione Beyond the Dawn è infatti ora disponibile per l’avventura principale e non è per niente male: scopriamolo nella nostra recensione.
Da dove eravamo rimasti
La trama, poco sorprendentemente, prende il via dopo gli eventi vissuti nel gioco base, quindi il consiglio è quello di affrontare il tutto solo dopo la conclusione di Tales of Arise. Dopo la battaglia che ha deciso il destino di due mondi, Alphen e il suo gruppo incontrano una ragazza di nome Nazamil, figlia di un lord renano e una dahnana. I sei sono chiamati a salvarla dalla maledizione della maschera che incombe su di lei, un compito che li spingerà a esplorare di nuovo il mondo, ricco di pericoli e insidie.
Beyond the Dawn propone quindi una storia inedita, con nuovi dungeon e missioni secondarie che arricchiranno la lore messa in piedi da Bandai Namco, anche se – è meglio precisarlo – non si tratta di un’espansione stand alone. Vale a dire che, per giocarci, è necessario essere in possesso anche del gioco base, cosa questa che potrebbe indispettire chi si era semplicemente incuriosito da questo DLC e voleva provarlo con mano per il puro gusto di farlo.
Il nuovo personaggio, Nazamil, è una ragazza dal sangue misto di Dahna e Rena, ed è la figlia di un Lord che ha ostacolato il giocatore nella storia principale di Arise (no spoiler, tranquilli). La nuova trama porta in seno altre 10/15 ore utili a riesplorare il nuovo mondo che si è creato dalla fusione degli altri due. E, come suggerisce il titolo (Beyond the Dawn, tradotto, Oltre l’alba), si tratta di una storia sul futuro e sulla realtà che ci attende oltre l’alba, e che segue ancora una volta il viaggio di Alphen.
Si torna a combattere
Anche se la storia del DLC è quindi, di fatto, un sequel di quella principale, all’inizio sono previsti previsto un certo livello di abilità e altri stati specifici per il nostro personaggio, sebbene gli sviluppatori non abbiano messo in conto il trasferimento di livelli e stati dal gioco principale, una lacuna colmata da vari bonus come denaro e punti abilità, utili a partire in Beyond the Dawn nel migliore dei modi.
Il sistema di gioco, incluso il combat system, è rimasto intoccato rispetto a quello di Arise, e non è quindi stato modificato neanche minimamente. La quantità di azioni da compiere è sempre elevatissima, ma i comandi diventano naturali già dopo poche battaglie, per combattimenti sempre impegnativi e complessi.
Oltre a poter passare in ogni momento da un personaggio all’altro e sfruttare le loro caratteristiche, il giocatore può eseguire degli attacchi in coppia con uno dei membri a scelta tra quelli che avranno raggiunto la ricarica dell’apposita barra. Il sistema di combattimento prevede che riusciate a inanellare il maggior numero possibile di combo, così da facilitare l’esecuzione di questi attacchi davvero molto potenti.
Ultimi ma non meno importanti, sono presenti i punti cura (noti anche come PC), che vanno a comporre in sostanza una “fonte” da cui può attingere tutto il vostro party per effettuare gli incantesimi legati al recupero della salute. Vero anche che la difficoltà generale è alta ma non proibitiva, visto che il DLC è di base discretamente accessibile, così come il tutto non è nuovamente strutturato come un vero open world, visto che ancora una volta il mondo di gioco è diviso in macro zone in cui trovare nemici e oggetti.
A ciò vanno ad aggiungersi 6 costumi aggiuntivi, nuovi contenuti per i due protagonisti e altro ancora, incluso un pacchetto supporto viaggio e vari oggetti aggiuntivi (50.000 gald, +5 livelli, +100 PC, attrezzatura da pesca completa). Inoltre, i giocatori possono mettere mano anche a una collezione armi d’argento e a una raccolta di nuove varianti di armi color argento.