Century Age of Ashes – Recensione, un gran bel free-to-play

Century Age of Ashes è un videogioco davvero maestoso, gratuito, e che ci ha impressionato notevolmente: ecco la nostra recensione.

Alessio Fuscà
Di Alessio Fuscà - Contributor Recensioni Lettura da 8 minuti
8
Century Age of Ashes

Century Age of Ashes, protagonista della recensione di oggi, è un intrigante gioco che a tratto è addirittura riuscita a lasciarci a bocca aperta. Un prodotto tecnicamente sontuoso e caratterizzato da un gameplay godibilissimo, pur se con alcuni piccoli e inevitabili problemi legati alla tipologia ludica. Senza perderci in ulteriori chiacchiere, entriamo quindi nel dettaglio di questa avvincente battaglia tra viverne.

Century Age of Ashes fa centro: un’esperienza sontuosa e appagante

Quando si parla di free-to-play spesso si fa riferimento a giochi, per certi versi, limitati in molti aspetti. Difficile rimanere a bocca aperta di fronte a un gioco che, di base, non dà quasi mai garanzie di un certo tipo per il ritorno economico. Century Age of Ashes è sì un gioco free-to-play, ma guardandolo e soprattutto giocandolo la sensazione è più quella di un gioco che, se fosse a pagamento, potrebbe costare tranquillamente più di 40 o 50 euro. Se si apprezzano le creature fantasy, in questo caso le viverne, è veramente impossibile non rimanere stupefatti dal risultato finale. Un Unreal Engine usato non bene, benissimo! Ogni dettaglio delle creature a schermo è rifinito maniacalmente, facendo a tratti letteralmente impressione. Di solito queste sono considerazioni da fare parlando del lato tecnico, ma potremmo dire che più che di grafica si tratta principalmente di direzione artistica. Non è poi così difficile ottenere risultati graficamente sbalorditivi al giorno d’oggi, non siamo più nel 2010 del resto, però la componente tecnica impressiona solo quando la direzione artistica è di un certo tipo. Certamente è il caso di Century Age of Ashes, che ha in questo la nota più lieta della recensione. Unica caduta di stile, relativamente non importante, è il chiamare draghi delle viverne, dato che hanno le zampe anteriori unite alle ali (mentre i draghi hanno le zampe anteriori separate).

L’esperienza non è però tutta grafica e direzione artistica, visto che il focus di Century Age of Ashes è il gameplay pvp, che ha luogo in delle arene molto ben realizzate a livello di level design. Si tratta di autentiche battaglie tra cavalieri che guidano, appunto, delle viverne. Quando abbiamo visto questo gioco per la prima volta avevamo, inevitabilmente, qualche piccolo dubbio sulla riuscita del gameplay. Di solito è difficile unire la spettacolarità di uno scontro ad alta quota con una giocabilità godibile. Quando si è in volo non ci si muove solo avanti, indietro, a destra o sinistra (o nelle relative direzioni intermedie), bensì si ha un movimento tridimensionale a tutti gli effetti, per citare Attack on Titan. Non è per niente semplice, soprattutto per chi è un giocatore meno rodato, abituarsi e soprattutto dominare al meglio i movimenti in volo mentre si combatte. I ragazzi di Playwing LTD hanno provato a rendere il più accessibile possibile l’esperienza di gioco, con la mira automatica delle fiammate ad esempio, ma il titolo rimane decisamente non adatto a tutti. Servono riflessi, occhi ben aperti e concentrazione costante su ogni singolo dettaglio della partita. Basta letteralmente una scelta sbagliata per rimanere gabbati da un avversario, soprattutto contro i giocatori più esperti.

La stessa caratteristica della mira automatica non è comunque realmente un punto a favore, non del tutto almeno, dato che rende meno credibile e skill-based un combattimento. L’abilità sta quasi unicamente nel saper volare bene e senza sbavature, mentre per combattere seve meno precisione. Un combattimento che comunque non è banale e anzi ha una sua profondità, con tre tipi di attacco: palla di fuoco, fiammata base, attacco speciale e ultimate (che può essere sia offensiva che di potenziamento). I tipi di attacchi migliori da usare cambiano a seconda della distanza dal bersaglio, dalla nostra posizione rispetto alla sua e dalla nostra velocità di volo. Collegandoci al volo in sé per sé, stupenda la scelta dello scatto aereo basato su cariche di energia, recuperabili volando sopra scie energetiche o raccogliendo potenziamenti in giro per l’arena. Il feeling dello scattare contro un nemico o volare via per sfuggire a un assalto è meraviglioso, soprattutto usando un pad. Da segnalare infine che in ore e ore di gioco non abbiamo mai avuto alcuna forma di nausea o simili, quindi dal punto di vista della guidabilità della viverna e della gestione della telecamera è stato fatto un lavoro ammirevole.

Lato tecnico e progressione

Se dal lato artistico Century Age of Ashes in questa recensione ha brillato, la pura grafica dal punto di vista tecnico è ovviamente altrettanto da applaudire. Ogni effetto particellare, ogni dettaglio delle viverne, ogni texture, è tutto di altissimo livello e sorprende, come detto anche poco fa, pur nella sua natura un free-to-play! Però in questi giochi la discriminante è sempre e solo una, ossia la progressione di gioco e il fattore microtransazioni. Da questo punto di vista Century Age of Ashes è senza infamia e senza lode, resta godibile anche giocandolo senza spendere ma, inevitabilmente, se si mette mano al portafoglio si accelera la crescita del proprio account. Il gameplay però è talmente tanto basato sull’abilità, perlomeno nel volo, che avere creature abbastanza forti e non “over the top” spesso può bastare per togliersi delle soddisfazioni. Tanto difficilmente sarà un gioco con un seguito torneistico, quindi in ottica del giocarci per divertirsi e basta va benissimo così, anche perché la maggior parte degli acquisti riguarda prevalentemente skin.

century age of ashes recensione schiusura uova

Una piccola nota di merito però va spesa per la schiusura delle uova, che è il metodo di ottenimento di nuove viverne. Avrebbero potuto farle schiudere e far crescere il cucciolo con un timer, accelerabile con la valuta di gioco, invece hanno inserito un sistema a obiettivi. Esempio: per il prossimo livello di crescita del cucciolo uccidi due nemici usando la palla di fuoco. Sembra banale ma è una chicca in più per centralizzare ulteriormente il tutto sul gameplay, sulla skill appunto. Una simpatica idea che abbiamo apprezzato molto.

In definitiva, Century Age of Ashes merita di essere giocato? Assolutamente sì, soprattutto perché parliamo di un free-to-play e quindi si può provare facilmente, al massimo lo si disinstalla senza perderci nulla. Speriamo piuttosto che a lungo andare non si riveli essere toppo incline alle microtransazioni (per ora non sembrerebbe esserlo), ma è un buon segnale che a distanza di più di un mese l’utenza, almeno su PC, continui a essere particolarmente attiva, sintomo di un titolo che funziona e che, di conseguenza, merita di essere promosso a pieni voti!

Century Age of Ashes
8
Voto 8
Condividi l'articolo
Contributor
Sono un game designer di professione ma videogiocatore incallito nel cuore. Tra le mie altre attività, oltre quella da redattore, c'è anche quella di player competitivo nel circuito torneistico ufficiale di Pokémon, la cui serie è stata una dei motivi per i quali ho iniziato a videogiocare quasi 20 anni fa.