Dopo ben 5 anni dal rilascio del precedente capitolo, i ragazzi di Frozenbyte hanno deciso di celebrare il decimo anniversario della serie dedicata a Trine realizzando un nuovo sequel, Trine 4: The Nightmare Prince. Sarà riuscita la software house a risolvere le principali problematiche che affliggevano il precedente capitolo? In questo nuovo episodio del brand ci ritroveremo a prendere il controllo dei personaggi che hanno fatto la storia della saga, ovvero Amadeus, Zoya e Pontius, inizialmente intenti a godersi il loro periodo di “pensionamento” a seguito ai fatti accaduti nella precedente trilogia.
I nostri eroi sono stati richiamati dall’Accademia Astrale poiché uno degli studenti, il Principe, dopo essere scappato e aver perso il controllo dei propri poteri, sta riempiendo con i propri incubi l’intero mondo di gioco. Trine 4: The Nightmare Prince si presenta, rispetto al precedente capitolo, come un “tradizionale” platform 2.5D a scorrimento orizzontale, contraddistinto da una storyline che potrà essere affrontata sia in single player che in multiplayer (locale e online), e puzzle ambientali dinamici con sfide commisurate al numero di giocatori.
Il ritorno di Amadeus, Zoya e Pontius
Trine 4 vedrà il ritorno dei principali protagonisti della serie, già noti ai veterani della serie, ma nel caso in cui doveste essere dei “neofiti” della saga, eccovi un rapido recap delle abilità di ogni singolo eroe:
- il mago Amadeus ha la capacità d’evocare oggetti e muovere liberamente determinati elementi tramite la sua magia.
- la ladra Zoya presenta l’abilità di usare l’arco e di scoccare frecce, “normali” ed elementali, utili per la risoluzione d’enigmi o per creare dei “vantaggi” per il continuo della storia.
- Infine, abbiamo il cavaliere Pontius, il cui tratto distintivo è assolutamente la sua forza bruta, fondamentale per le fasi action del titolo.
Proseguendo nella storia, le abilità dei nostri protagonisti evolveranno, permettendoci di eseguire più azioni contemporaneamente e garantire una miglior interazione tra di loro.
Cooperazione ed ingegnosità!
Durante il nostro viaggio “fiabesco” alla ricerca del Principe disperso, assumeremo il controllo dei vari eroi della saga, ognuno dei quali con abilità uniche, fondamentali per la risoluzione dei vari rompicapi che ci si pareranno innanzi. Ciò che rende davvero appagante il gameplay di Trine 4 è proprio la cooperazione e la complicità dei vari poteri dei tre protagonisti. Sarà praticamente impossibile poter risolvere i puzzle ambientali e proseguire nella storia sfruttando le abilità di un singolo personaggio e sarà quindi nostro compito alternare più volte i tre protagonisti per poter trovare una soluzione a un determinato enigma.
Tale interazione viene ulteriormente amplificata grazie alla validissima componente multiplayer presente nel titolo, dando l’opportunità al giocatore di poter condividere la sessione di gameplay, in locale oppure online, con un massimo di quattro giocatori. In questo caso la risoluzione degli enigmi potrebbe sembrare maggiormente semplificata, ma in realtà non lo è affatto dato che in-game sono presenti dei “puzzle dinamici”, ovvero con un livello di difficoltà variabile commisurato al numero di giocatori. La componente multiplayer non migliora più di tanto la rigiocabilità del titolo, ma sicuramente lo rende più divertente.
Oltre alla risoluzione dei vari rompicapi, il gioco presenta alcune fasi action dove ci ritroveremo ad affrontare non solo gli incubi che affliggono gli abitanti del bosco, bensì anche quelli dei nostri protagonisti. A differenza della componente platform, che risulta alquanto variegata sia in termini d’ambientazioni che di meccaniche risolutive, le fasi action dell’opera risultano abbastanza ripetitive, sempliciotte e poco ispirate. Lupi, ragni, porcospini e arcieri fatati, ecco con chi dovremo vedercela durante i nostri scontri.
In questi frangenti la presenza di Pontius la fa da padrone. Discorso completamente diverso invece per le boss fight, appaganti dal punto di vista grafico e abbastanza diversificate tra loro. In generale i combattimenti non richiedono grandissima attenzione, risultando sempre un po’ troppo facili. Rispetto al terzo capitolo della saga, in Trine 4: The Nightmare Prince abbiamo un ritorno dell’albero delle abilità, suddiviso in diverse ramificazioni che permettono di migliorare in maniera approfondita i “poteri” dei nostri eroi.
Una meraviglia per gli occhi
Dal punto di vista grafico non si può che fare i complimenti al lavoro svolto dai ragazzi di Frozenbyte. Che siate amanti o meno dello stile fiabesco messo in mostra dalla produzione, non potrete che rimanere a bocca aperta per la cura che il team di sviluppo ha dedicato alla loro nuova creatura. Durante il nostro viaggio verremo catapultati in luoghi sempre diversi e ben caratterizzati, passando da location idilliache a zone ben più cupe. Ogni scenario è contraddistinto da una propria “anima” e da un ambientazione ricca di dettagli ed elementi su schermo con cui potremo facilmente interagire sfruttando le varie abilità dei nostri eroi, un lavoro di gran pregio che contribuisce a dare maggior carisma all’opera.