Alla scoperta di Tavern Keeper! Intervista esclusiva al director di Greenheart Games

In occasione del lancio dell'early-access del "simulatore di taverne", Tavern Keeper, abbiamo fatto alcune domande agli sviluppatori. Ecco l'intervista a Patrick Klug!

Sara Pandolfi
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Sara Pandolfi
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande...
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GL Originals
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Dopo oltre 10 anni dal lancio di Game Dev Tycoon, i ragazzi di Greenheart Games hanno lanciato in maniera ufficiale il loro prossimo titoli, dopo un lungo periodo di demo: Tavern Keeper. Per celebrare questo importante lancio per il mondo dei simulatori umoristici, abbiamo intervistato Patrick Klug, director di Greenheart Games, per farci raccontare come il team sta vivendo le fasi finali dello sviluppo… e non solo!

Il lancio: un mix di emozioni incredibile

Domanda. Vorrei iniziare la nostra intervista con una domanda semplice: come stai? In verità, ritengo che sia una domanda molto importante, perché ci troviamo in una fase dello sviluppo del gioco, ma in generale in una fase della vita del team, che aspettavi da tanto tempo. Come ti senti ora che siamo così vicini alla linea del traguardo? E come ti sei sentito nel corso di questi lunghi 11 anni di sviluppo?

Tavern Keeper

Patrick Klug: «È un mix di emozioni di ogni tipo. Come puoi immaginare, lavorare a un gioco per 11 anni è un’altalena di emozioni: ci vuole una grande perseveranza per arrivare a tanto. Ora che ci stiamo finalmente avvicinando alla prima uscita, sono entusiasta che i giocatori possano finalmente sperimentare tutti questi piccoli dettagli che abbiamo aggiunto nel corso degli anni. Sono anche ansioso, perché lo stato dell’industria, soprattutto per i giochi autopubblicati, non è mai stato così competitivo e speriamo solo di riuscire a distinguerci abbastanza da essere notati dal nostro pubblico. Infine, c’è la sensazione che un grande cambiamento stia arrivando. Per così tanto tempo il team è stato l’unico ad avere un contributo al gioco, ma presto tutti i nostri giocatori saranno invitati a partecipare a questo viaggio. Non vediamo l’ora!»

Domanda. Ho provato la demo di Tavern Keeper nel corso dei primi mesi del 2025 e c’è una cosa in particolare che mi è rimasta impressa: la struttura e la narrazione non sono serie o statiche, ma c’è un vero dialogo tra il gioco e il giocatore, un dialogo divertente e giocoso che mi ricorda il dialogo tra un dungeon master e un giocatore di un GDR come D&D o simili. Il gioco di ruolo classico è effettivamente un riferimento o una fonte di ispirazione per il tuo lavoro?

Patrick Klug: «Stranamente, i primi prototipi non avevano storie, ma sono dell’idea che una taverna senza storie sembrasse vuota, quindi ho sempre desiderato integrare una narrazione in stile GDR nel gioco. Ci sono volute molte iterazioni e prototipi, ma sono davvero felice che Tavern Keeper offra ai giocatori un’esperienza narrativa così unica. È interattivo, reattivo e l’umorismo e il mondo stesso sono piuttosto spiritosi, spensierati e inaspettati. Credo fermamente che sia un mix mai visto prima di generi GDR e gestionale, con storie diverse da quelle che si sperimentano in altri giochi. Vedere i giocatori apprezzare questo gioco nella demo è stato di grande gratificazione per il nostro team e non vediamo l’ora che i giocatori vivano tutte le storie del gioco.»

Tavern Keeper

Personalizzazione: opportunità o rischio?

Domanda. La personalizzazione è un’arma a doppio taglio nel mondo dei videogiochi: può rendere un’esperienza longeva, ma può anche occupare troppo spazio rispetto all’argomento principale e alla missione del gioco. Come si trova un equilibrio tra l’ampia possibilità di personalizzazione e la necessità di concentrarsi anche su tutti gli altri aspetti, spesso molto complessi, che mantengono in piedi un sistema di gestione? Semplicemente: qual è il ruolo della personalizzazione nell’esperienza del giocatore?

Patrick Klug: «Uno dei principi fondamentali del design di Tavern Keeper è che lasciamo che i giocatori (con pochissime eccezioni) stabiliscano il proprio ritmo. Ad esempio, è possibile completare il primo livello in poche ore, ma abbiamo visto giocatori impiegare anche decine di ore, ed entrambe le situazioni vanno benissimo! Questo principio si estende alla maggior parte dei sistemi di gioco, non solo alla Modalità Design. Sta al giocatore decidere se gestire al meglio il proprio staff, se dare priorità all’efficienza e al profitto o se decorare ogni angolo della propria taverna. Il gioco rispetta tutte queste scelte: sta ai giocatori decidere con cosa impegnarsi e quanto in profondità andare.»

Patrick Klug: «La Modalità Design, il nostro sistema di personalizzazione e decorazione, è un sistema piuttosto potente che permette di progettare e decorare la propria taverna e di renderla davvero unica, ma il gioco non obbliga mai a farlo: anzi, potete finire il gioco senza mai creare le vostre decorazioni, e anche questo è perfettamente accettabile. La modalità Design permette inoltre ai giocatori di condividere le proprie creazioni, quindi anche se non si desidera creare progetti personalizzati, si può comunque beneficiare delle creazioni degli altri giocatori, che possono poi essere utilizzate nella propria taverna. Ci piace vedere quando i giocatori rendono davvero uniche le taverne, ed è anche per questo che non passiamo da una taverna all’altra, ma diamo loro il tempo di sentirsi a casa.»

tavern keeper

Un futuro tutto da scoprire

Domanda. Quali sono i piani per il futuro? Tavern Keeper sarà il primo di una serie di nuovi progetti in arrivo relativamente presto o hai intenzione di espandere il gioco con grandi aggiornamenti o addirittura espansioni?

Patrick Klug: «Il 3 novembre uscirà la versione in Accesso Anticipato con una quantità di contenuti già piuttosto significativa e pubblicheremo una Roadmap al momento del rilascio che mostrerà i nostri piani e il percorso verso un’uscita completa. Per noi, l’Accesso Anticipato è importante per assicurarci di poter osservare realmente l’interazione dei giocatori con il gioco prima di finalizzare le fasi avanzate e rifinire i livelli allo stesso livello dei livelli precedenti. Qualsiasi piano futuro dipenderà da come verrà accolto il gioco, ma speriamo che i giocatori apprezzino tutta la cura che abbiamo dedicato a questo gioco nel corso degli anni. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di offrire un gioco che vi delizierà!»

Ricordiamo che Tavern Keeper, ultima fatica di Greenheart Games, è disponibile in accesso anticipato in esclusiva su Steam per i giocatori PC!

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Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.