Ratatan, Prima c’era solo il Pon, adesso è arrivato anche il Tan

Ecco un primo sguardo sul successore spirituale di Patapon, Ratatan, un roguelike ritmico sviluppato da Ratata Arts, che abbiamo provato in accesso anticipato.

Daniele Antonelli
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Daniele Antonelli
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Adoro scrivere di ciò che mi appassiona, nello specifico di videogiochi e giochi da tavolo, il mio genere preferito è il Grimdark sia Fantasy che Sci-fi...
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Oggi vi proponiamo la nostra prospettiva, dopo aver dato un primo sguardo al successore spirituale di Patapon. Parliamo di Ratatan, un roguelike ritmico sviluppato da Ratata Arts,  che trasporta i giocatori sull’isola di Rataport, una terra magica simile ad una scatola di giocattoli circondata da un vasto e placido mare. Lì il Ratatan, una strana creatura simile ad un animale, sogna di raggiungere l’Empireo ed incontrare la Dea che ne ha fatto la sua dimora. I Ratatan intraprendono l’eroico viaggio verso l’Empireo in compagnia dei loro fidati alleati, i Cobun, mossi dalla ferrea volontà di portare a termine l’impresa: non importa quante volte falliscano riusciranno sempre a rialzarsi, spetta ai giocatori guidarli e realizzare il loro sogno.

Il ritmo nel cuore

Ratatan è un rhythm game che riprende ed evolve le iconiche meccaniche musicali di Patapon. All’interno del titolo prenderemo possesso di una delle otto forme del Ratatan, guadagnando la capacità di condurre, attraverso speciali melodie, una truppa di Cobun verso un’ambientazione 2D a scorrimento laterale. Le forme del Ratatan non si differenziano soltanto per l’estetica: ognuna propone bonus e stili di gioco unici, influenzati dalla tipologia di Cobun a diposizione.

Per esempio Nyandola, la forma felina del Ratatan, garantirà un incremento nella percentuale di critico e di velocità di movimento delle truppe, favorendo uno stile aggressivo incentrato sulle tattiche di schermaglia. I Cobun di Nyandola sono arpionieri ed assaltatori, unità molto fragili dotate di arpioni e lance, caratterizzate da una mobilità ed un tasso critico elevati.

Il giocatore in questo titolo ha pieno controllo nei movimenti del Ratatan, ciò costituisce una grande innovazione ed un nuovo livello di difficoltà. In passato i controlli dei personaggi seguivano principalmente le combinazioni a tempo dei tasti ed il ritmo incalzante della colonna sonora, adesso dovremo anche valutare il posizionamento del protagonista rispetto alle truppe e schivare i colpi in arrivo prima di poter intonare le melodie di comando per i Cobun.

L’avvento del Ratakaruta

All’inizio di ogni avventura il Ratatan otterrà una carta casuale del Ratakaruta, questa ha una rarità che varia da comune a leggendaria e fornisce bonus passivi, alcuni dei quali influenzano anche gli effetti degli attacchi base e tecniche frenetiche con cariche elementali e status alterati. Tutte le carte del Ratakaruta appartengono ad uno dei 6 elementi di Ratatan, costituiti da: Fuoco, Ghiaccio, Acqua, Veleno, Fulmine e Vento. Accumulare carte dello stesso elemento garantisce potenti abilità attivate, come, per esempio, un turbine a seguito degli attacchi è la ricompensa per aver collezionato almeno due carte di Vento.

È possibile avere attive un massimo di tre sinergie elementali, ciò rende ogni partita differente dalla precedente, proponendo un alto tasso di rigiocabilità per il titolo. Al termine delle avventure manterremo tutti gli oggetti rinvenuti, questi potranno poi essere investiti per sviluppare le diverse attività commerciali di Rataport così da sbloccare equipaggiamenti di qualità superiore per i Cobun e nuove abilità permanenti per il Ratatan.

La progressione in Ratatan non è definita dal livello dei personaggi ma dal livello e la rarità degli equipaggiamenti utilizzati dai Cobun, questi possono essere ottenuti sconfiggendo nemici o tramite il menu di creazione della forgia. Gli equipaggiamenti rinvenuti durante l’avventura possono presentare Decorune differenti rispetto a quelli creati nella forgia. Le Decorune sono bonus passivi che forniscono un incremento alle statistiche base di un’arma, le più rare, inoltre, possono  influenzare fattori quali, la possibilità di trovare una carta del Ratakaruta di un elemento scelto, potenziare gli effetti elementali degli attacchi o aggiungere loro stesse un effetto elementale, come, per esempio, esplosioni incendiarie e getti d’acqua ad alta pressione.

Un geniale successore

Ratatan di Ratata Arts è un fantastico roguelike ritmico, che da poco è arrivato su piattaforma in accesso anticipato. Dal punto di vista grafico, il gioco, in stile anime fantasy, cattura il giocatore con un impianto 2D a scorrimento laterale pieno di colore, accompagnato da un’eccellente colonna sonora che ricorda nostalgicamente quella del suo predecessore. Il comparto di gioco mantiene buona parte delle meccaniche passate di Patapon innovandole, tuttavia, con nuove funzioni quali il controllo attivo del personaggio principale ed il sistema delle Ratakaruta. Ciò, non solo aggiunge dinamicità ed un livello di sfida superiore agli scontri, ma garantisce anche un alto tasso di rigiocabilità per il titolo.

Il gioco, provato su PC con scheda video Nvidia RTX 3070 e un processore Ryzen 7 3700X alle massime prestazioni, è risultato fluido e senza interruzioni, l’esperienza complessiva è stata estremamente positiva, anche se in accesso anticipato il gioco non presenta gravi problemi, se non alcuni effetti delle Ratakaruta non propriamente implementati, un elemento facilmente risolvibile durante il periodo dell’accesso anticipato.

Complessivamente Ratatan sembra un gioco eccellente, che seppur allontanatosi dal genere del suo predecessore rappresenta uno dei migliori giochi ritmici usciti negli ultimi anni, questo titolo pieno di potenziale e dall’alto livello di sfida è consigliato agli amanti del ritmo ed ai nostalgici che vogliono colmare il vuoto lasciato da Patapon.

Non ci resta che aspettare la release definitiva, col gioco che magari verrà arricchito ancora di più. In quella sede saremo in grado di darvi il nostro giudizio definitivo su questo prodotto, ma le potenzialità sono buone, e il buono che abbiamo visto finora ci fa ben sperare

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Adoro scrivere di ciò che mi appassiona, nello specifico di videogiochi e giochi da tavolo, il mio genere preferito è il Grimdark sia Fantasy che Sci-fi perché riesce spesso a regalare esperienze intense e ricche di adrenalina. Personalmente sono un amante degli animali e dell'elettronica, una miscela bizzarra dovuta ai primi giochi su cui ho messo mano Pokemon e Digimon.