Gloomy Eyes Recensione, una dolce fiaba horror

Gloomy Eyes è un self co-op a tema horror con forti tinte burtoniane. Ecco la nostra recensione, tra enigmi ambientali, due personaggi complementari e meravigliosi diorami.

Gloria Annis
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Gloria Annis
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Amante di videogiochi, serie tv, film, fumetti e libri, in particolare del genere horror, sin dalla tenera età.
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Recensioni
Lettura da 8 minuti
gloomy eyes
7.2 Buono
Gloomy Eyes

Gloomy Eyes, sviluppato da Atlas V, Be Revolution Gaming, 3Dar, Fishing Cactus e ARTE France e prodotto da ARTE France e Untold Tales, è un gioco horror unico nel suo genere, uscito per console current gen e PC (Steam). Precedentemente presentato nel 2019 come film VR e vincitore di numerosi premi, Gloomy Eyes si è aggiudicato in totale sei vittorie su dieci candidature ed è stato premiato come miglior film VR in numerosi festival del cinema, conquistando il pubblico non solo per la tecnica con cui è stato realizzato, ma in primis per lo stile della narrazione di questa magica fiaba horror, e per i suoi speciali protagonisti.

Il corto, della durata di 28 minuti, presenta la storia che poi avremo modo di rivivere nella versione videoludica di Gloomy Eyes di cui vi parliamo oggi, accompagnati dolcemente dalla voce narrante di Colin Farrell, dove faremo la conoscenza di Gloomy e Neena in questa fiaba horror dalla forte impronta burtoniana. Noi lo abbiamo provato per voi su Playstation 5, e questa è la nostra recensione!

C’era una volta un piccolo zombie…

Gloomy è il nome del tenero protagonista, un bambino che si sente escluso, solo e amareggiato. Questi è allontanato da tutti, tranne che dai suoi simili, anch’essi isolati, ed è costretto a vagare per procacciarsi da mangiare in una landa completamente buia e quasi ormai disabitata. Questo perchè Gloomy è… uno zombie!

Nell’universo di gioco il Sole è scomparso, dando il via ad un’era di terrore e reclusione del genere umano, e le creature della notte come zombie, streghe et similia possono finalmente vagare per la terra liberamente: questo fa sì che si scateni il panico tra gli abitanti, che finiscono col dar credito a figure come il Reverendo, che combatte a spada tratta le creature notturne con violenza e pugno di ferro.

Il Reverendo è il padre della giovane Neena, una ragazza dolce e coraggiosa che vuole fortemente riportare il Sole nel mondo ad ogni costo, persino andare contro suo padre e scappare di casa, noncurante dei pericoli che abitano le tenebre. É così che Neena incontra Gloomy, e scopre che aiutandosi a vicenda possono non solo superare qualsiasi ostacolo, ma anche scoprire cosa c’è dietro alla sparizione del Sole e riportarlo indietro! Grazie alle azioni complementari e uniche dei due personaggi, muovendosi all’interno di diorami curati in ogni minimo dettaglio e costellati di enigmi ambientali e nemici da evitare, si supereranno i diversi livelli che ci separano dalla risoluzione del mistero, con un arguto e divertente sistema di self co-op.

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Una fiaba horror prima di andare a dormire

Tutto il gioco è accompagnato da un narratore, come una fiaba letta ad un bimbo prima di addormentarsi, e la voce narrante della versione inglese è niente popo di meno che Colin Farrell che ci guida con la sua voce per tutta l’avventura dei due protagonisti.

Il narratore si può persino vedere di sfuggita, sopra un tetto di una casa, o nascosto in un angolo dei diorami di gioco, per poi scortarci e darci piccoli suggerimenti per proseguire negli enigmi: le soluzioni ai rompicapi sono raggiungibili solo ed esclusivamente con una completa cooperazione tra Gloomy e Neena, che si aiutano a vicenda per poi raggiungere insieme le lucciole che introducono alla fine del livello.

Anche le musiche stesse ricordano i capolavori di animazione di Tim Burton, sono perfettamente collegate agli avvenimenti, e incorniciano perfettamente gli splendidi quadri che si vengono a creare con le coloratissime ambientazioni di gioco.

I diorami si possono girare e orientare nel modo che più ci conviene per comprendere al meglio le soluzioni degli enigmi, e i comandi di per sé sono molto semplici: ci sono un tasto di interazione e uno di corsa, con anche la possibilità di utilizzare un piccolo inventario per far sì che gli oggetti chiave possano essere immediatamente a portata di mano.

Alcuni oggetti possono essere lanciati, il che permette per esempio a Gloomy di spostare delle luci che non gli consentono di passare (in quanto creatura delle tenebre Gloomy viene ferito dalla luce), oppure scambiati tra i personaggi. Neena invece può attivare dei passaggi utilizzando dei catalizzatori di energia, e combinando queste loro caratteristiche uniche e complementari si risolvono i complessi scenari che compongono il loro arduo viaggio alla ricerca del Sole.

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Uno zombie che fa riflettere

Gloomy e Neena, al loro primissimo incontro, scatenano un effetto magico che nessuno dei due si aspettava: Gloomy credeva che Neena sarebbe scappata inorridita alla sua vista, invece lei, nella sua dolcezza, cerca di aiutarlo spostando una luce per potersi incontrare faccia a faccia.

Quando si trovano l’uno di fronte all’altra, avviene un miracolo: gli occhi di entrambi si illuminano di una luce abbagliante, e sembra che stia per accadere qualcosa di incredibile… se non fosse che vengono bruscamente interrotti dagli scagnozzi del Reverendo che sono alla spietata ricerca di entrambi, avendo però intenzioni opposte: Neena sarebbe dovuta tornare nella sua casa prigione, e Gloomy non avrebbe avuto una fine tanto clemente.

Neena e Gloomy, cooperando e avvicinandosi sempre più durante la loro avventura, finiscono con l’innamorarsi, e sarà questo loro amore nato dalle tenebre e dall’odio verso il diverso che riporterà la luce nel mondo, per sempre. Forse un finale un po’ “telefonato“, ma sapientemente narrato in un avvicendarsi di divertenti enigmi e ambientazioni peculiari, con il narratore Colin che ci fa da sfondo.

Il gioco purtroppo non è stato localizzato in italiano, e questo potrebbe scoraggiare i giocatori meno abili nella lingua inglese, ma a parer nostro il livello dell’inglese utilizzato permette anche a chi ha una semplice imbastitura di conoscenze linguistiche di seguire piacevolmente il gioco e la narrazione.

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Piccola pecca del gioco è la durata davvero limitata, che si riduce a poche ore di gioco: ci son degli oggetti con cui si possono scoprire dei segreti nella storia, ed eventualmente si può rigiocare per completismo per trovarli tutti qualora non si fossero trovati al primo colpo, ma la rigiocabilità si limita purtroppo a questo.

Gloomy Eyes però è un piccolo gioiello quasi cinematografico e interattivo, con una storia dolce e fiabesca che ci accompagna e ci fa riflettere sulle diversità e sui pregiudizi di alcuni, che possono portare tenebre se solo non si ha il coraggio di andare oltre e vedere la luce anche dove sembra ci sia solo oscurità.

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Gloomy Eyes
Buono 7.2
Voto 7.2
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