Ecco la recensione di Trails through Daybreak II, il nuovo titolo della saga di The Legend of Heroes sviluppato da Nihon Falcom e PH3 GmbH sotto l’egida di NIS America, Inc. In Trails through Daybreak II ritorneremo nella repubblica di Calvard, dopo la sconfitta di Almata, dove la visita di una vecchia conoscenza spingerà lo Spriggan, Van Arkride, ad indagare su di una shoccante serie di omicidi perpetrati da una bestia scarlatta.
Vita da Spriggan
Trails through Daybreak II continua l’avventura di Van ed Agnes alla ricerca dell’ultimo Oct-Geneses, un potente strumento dai misteriosi poteri. Come nel capitolo precedente vivremo il ruolo di Spriggan, una specie di detective privato, assistendo Van nelle indagini insieme ad i suoi compagni, sia vecchi che nuovi.
Le indagini sono suddivise in scenari installati sui binari di una linea temporale, i punti di tale linea possono contenere più scene con team e luoghi differenti, mettendo così in risalto le abilità uniche dei personaggi e sviluppando la storia del gioco come un’opera corale. La scelta di iniziare una scena rispetto ad un’altra è completamente a discrezione del giocatore e non ne prevarica la progressione, in quanto, portata a termine una scena, la successiva inizierà automaticamente.
Durante uno scenario è possibile esplorare ed intraprendere missioni secondarie oppure dedicarsi ad altre attività, quali: l’hacking, la cucina e la pesca. I risultati ottenuti nei minigiochi ed il completamento di missioni secondarie ricompenseranno il giocatore tramite un sistema a pietre miliari, garantendo punti bonus, oggetti e potenziamenti permanenti sulle statistiche dei personaggi. Sfortunatamente, non tutti gli scenari avranno un esito positivo terminando con un vicolo cieco (dead end), in quel caso gli Oct-Geneses cambieranno le carte in tavola riportando i protagonisti nelle scene precedenti, oltre al mantenere intatti i loro ricordi. La conoscenza degli eventi futuri crea diramazioni all’interno della linea temporale accessibili tramite nuove linee di dialogo, le quali alterano l’andamento di una scena arricchendo la narrazione e cambiando il finale.
Nuove mosse devastanti
Il sistema di combattimento di The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II è la diretta evoluzione del sistema del titolo precedente grazie all’introduzione di nuove mosse combinate: il Cross Charge e le Ex-Chains. Il combattimento transita attivamente tra scontri dinamici liberi (action rpg) e strategici a turni (classic rpg), basandosi sull’utilizzo di combo ed abilità legate al posizionamento dei personaggi. Il combattimento dinamico affronta lo scontro come un action rpg permettendo di schivare, lanciare rapidamente magie ed attaccare liberamente con colpi leggeri e pesanti. Quest’ultimi incrementano a loro volta la barra di stordimento dei nemici.
Dopo aver stordito un nemico è possibile eseguire un attacco a sorpresa richiamando la modalità strategica a turni, inoltre, in questa modalità, consumando una barra di potenziamento ed avviando un attacco normale contro un bersaglio stordito mentre il personaggio attivo è adiacente ad un alleato si scatenerà una mossa finale combinata su tutti i nemici, detta Ex-Chain. Il Cross Charge, invece, può essere eseguito solo durante il combattimento dinamico in seguito ad una schivata perfetta e consiste nel repentino scambio del personaggio attivo con l’alleato più vicino, il quale a sua volta eseguirà un attacco pesante sullo stesso bersaglio con un potenziamento temporaneo ai danni.
Mare la migliore delle Holo
Trails through Daybreak II fornisce un’elevata personalizzazione nella crescita e l’equipaggiamento dei personaggi: nello specifico ogni personaggio è dotato di uno Xiphas, uno strumento tattico simile ad un telefono gestito da una Holo, nel quale è possibile inserire globi (Orbs). I globi sono gemme di potenziamento capaci di garantire effetti passivi combinabili, mentre le Holo sono intelligenze artificiali che crescono di livello come i personaggi e forniscono bonus passivi ed attivi.
I bonus attivi sono ottenuti consumando una barra potenziamento in combattimento. Le Holo dei personaggi sono intercambiabili fatta eccezione per Mare la Holo di Van, Mare non solo è parte attiva della storia, ma è capace di far assumere la forma del Grendel a Van. Nella forma di Grendel lo Spriggan ottiene nuove abilità e statistiche potenziate, limitate soltanto da un timer di tre turni, inoltre è in grado di attaccare un numero di volte pari alla quantità di barre potenziamento attive. Oltre ai globi e gli Holo è possibile cambiare anche il nucleo dello Xiphas alterando gli elementi e le magie utilizzabili dai personaggi.
La bestia di Calvard
Le dinamiche delle lotte sono caratterizzate da una curva di apprendimento molto veloce, incentrata sul combinare i due stati di combattimento action e classico a turni alle mosse per dare vita a nuove combo esplosive. Il livello di personalizzazione dei personaggi è molto esteso passando da un ricco repertorio di strumenti ad una vasta gamma di orbs ed Holo per il proprio Xiphas.
Non mancano numerose missioni secondarie e minigiochi ricchi di ricompense ed incentivi, che garantiscono la grande longevità del titolo. Complessivamente stiamo parlando di un prodotto eccellente che fa leva sulla nostalgia, e il suo unico vero svantaggio è la mancanza di una traduzione in lingua italiana. Estremamente consigliato agli amanti della saga di The Legend of Heroes e sicuramente un must nelle librerie degli appassionati di gdr ibridi.
The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II di Nihon Falcom e PH3 GmbH è un gioco eccellente ricco di elementi narrativi ed una colonna sonora travolgente. Il gioco è un prodotto NIS America e vanta un buon doppiaggio in lingua originale ed in inglese, una fantastica grafica in stile anime con animazioni e filmati dedicati. Lo abbiamo provato su PC ad alte prestazioni, con scheda video Nvidia RTX 3070 e processore Ryzen 7 3700x: possiamo dire felicemente che non ha presentato problemi di alcun tipo, ed ha mantenuto un frame rate solido.