Mazes, il gioco di ruolo di cui vi parliamo oggi in recensione, è stato definito “una lettera d’amore al fantasy anni ’70”, e a nostro parere è la definizione perfetta per descriverlo. Sviluppato da Chris O’Neill e pubblicato da Grumpy Bear, Mazes richiama il fantasy di Sword & Sorcery, con storie brevi che non descrivono la crescita di un gruppo di eroi, ma personaggi iconici intenti ad affrontare un’epica avventura all’interno del labirinto (Dungeon). Il mondo di Mazes non sta affrontando una crisi incombente o un’apocalisse, ma si trova in un limbo: da una parte il mondo ferito sta rifiorendo, dall’altra gli agenti del caos ancora imperversano, mentre antichi mali si risvegliano nelle profondità della terra a causa della rottura dei sigilli creati dagli antichi.
La speranza nel passato
Dopo l’ultimo cataclisma, le culture ed i popoli di Mazes sono ormai un’ombra del loro radioso passato. I pochi umani sopravvissuti affrontano una regressione sociale e culturale, mentre la maggior parte dei popoli magici, quali gli elfi, si ritirano nei loro reami fatati, lasciando come testimonianza del loro retaggio linee di sangue miste, caratterizzate da occhi ardenti e capelli variopinti.
I nani hanno lavorato fino all’estinzione e, sfortunatamente, quello che rimane di loro sono solo ciclopiche gallerie tentacolari. In questo mondo decadente le minacce e l’ignoranza dilagano, mentre le risorse e le tecnologie sono sempre più merce rara e pregiata. La speranza tuttavia non ha ancora abbandonato i popoli di Mazes, custoditi nelle profondità della terra e nei luoghi più reconditi vi sono i resti delle civiltà antiche. Le rovine di ciò che fu sono ricche di risorse e sapere, utili a far rifiorire la cultura e le civiltà. Sfortunatamente le rovine sono veri e propri labirinti pieni di pericoli, solo gli audaci ed i disperati decidono di varcare le loro porte.
Mazes, figlio del Polymorph
Mazes è un gioco definito dal sistema Polymorph, il cui fine è quello di semplificare lo svolgimento delle azioni e rendere più accessibile l’accesso a giochi di ruolo altrimenti complessi, il tutto sfruttando il lancio di un singolo dado e dei range di valori. Nello specifico Mazes richiede che i giocatori scelgano uno dei quattro ruoli disponibili associati ad un tipo di dado: l’Emblema (D4), l’Avanguardia (D6), il Combattente (D8) e la Sentinella (D10).
I ruoli non rappresentano le classi dei personaggi, ma definiscono i loro punti di forza e debolezza nella risoluzione delle prove. Ogni prova, in base all’azione, può appartenere – salvo alcune eccezioni – a uno dei quattro range principali:
- Tomi (cercando di ottenere come risultato 2 o 3): viene chiamato in causa se stai mettendo alla prova le tue conoscenze o i tuoi sensi;
- Tacchi (cercando di ottenere 3, 4 o 5): viene chiamato in causa quando è richiesta la padronanza nei movimenti o la pura destrezza;
- Tagli (cercando di ottenere 4, 5, 6 o 7): si usa durante la vera azione, il combattimento magico o all’arma bianca ma anche per difendersi da trappole ed aggressioni;
- Teschi (cercando di ottenere 5, 6, 7, 8 o 9): definisce la forza di volontà e la resilienza fisica alle situazioni avverse, come veleni e ferite.
Una risorsa nel buio
Non tutti i ruoli sono adatti a risolvere determinate prove, in questo caso entrano in gioco le Chiavi, le Corone, le Stelle ed il Caos. Le Chiavi sono rappresentate dal valore più piccolo sui dadi (l’uno), e permettono di mettere in luce i talenti e i descrittori del proprio personaggio: infatti in ogni prova in cui un talento o un descrittore sia ragionevolmente utilizzabile, l’ottenimento della chiave sul lancio del dado sarà sempre un successo. Le Stelle sono una risorsa attribuita in base al ruolo scelto, utilizzare una stella permette di superare sempre una prova o eseguire azioni speciali che arricchiscono la narrazione, come i flashback o le magie.
Il Caos è uno speciale range di valori che associa i numeri pari ai successi ed i dispari ai fallimenti, viene utilizzato quando una prova descrive un evento randomico o indipendente dalle capacità di un personaggio, come ad esempio una trappola con bersagli casuali. Le Corone sono il valore massimo raggiungibile lanciando un dado, spesso associate al colpo critico (o esplosione del dado) durante il calcolo dei danni, tuttavia nella risoluzione delle prove le corone sono legate al parametro di luminosità e tenebra del labirinto, indicando il successo in presenza di luce, e il fallimento nella tenebra.
La voce dei labirinti sfida i prodi
All’interno di Mazes il game master assume il ruolo di voce dei labirinti, un narratore che utilizza la tenebra come risorsa per cambiare le carte in tavola durante la sessione. La narrazione è dipendente dai giocatori, ogni azione o evento può generare tenebra regalando preziose risorse alla voce. Spendere tenebra permette di ripristinare i Cuori (punti vita) dei pericoli (mostri e trappole) o crearne di nuovi, mentre se accumulata altera l’esito delle corone nei lanci.
Il ruolo della voce è coinvolgere i giocatori nell’avventura bilanciando le sfide ai tesori ed i momenti disperati ai trionfi. I giocatori sfidano i labirinti della voce dando vita a personaggi iconici, ogni personaggio viene descritto da una classe e da talenti (o descrittori), non necessariamente scelti tra quelli presenti nelle pagine del manuale, il cui ruolo è essere d’esempio. Le classi e i talenti possono essere rappresentati da aggettivi o frasi brevi, come “Il Cavaliere armato fino ai denti”, per indicare un personaggio abile nell’uso di diverse armi e quindi garantire un vantaggio o una chiave in determinate situazioni. Il vantaggio e lo svantaggio possono essere applicati una volta per prova e si annullano reciprocamente. Nel lancio dei dadi avere un vantaggio o uno svantaggio consiste nell’aggiungere un ulteriore dado al tiro (o tirare nuovamente lo stesso dado) e rispettivamente prendere il risultato migliore nel primo caso ed il peggiore nel secondo.
Spada e tomo alla mano
Mazes di Grumpy Bear è un eccellente ritorno al fantasy passato, caratterizzato dalla creazione di one-shot e campagne dalle sessioni brevi. Il manuale presenta illustrazioni epiche ed evocative in stile Sword & Sorcery, le quali danno carattere anche ai disegni delle schede dei personaggi ed il quickstart che accompagna il manuale. Il sistema di gioco vuole essere il più semplice ed approcciabile possibile, il Polymorph di Mazes riduce le risoluzioni degli eventi con la scelta di un ruolo ed il lancio di un singolo dado. Le avventure sono spesso autoconclusive e di breve durata, mentre la progressione dei personaggi non è costituita dal classico aumento di livello, ma dal cambio o l’aggiunta di un talento. Il sistema della tenebra permette di limitare le azioni della Voce dei Labirinti (game master) e di creare colpi di scena reattivi alle azioni del gruppo, innovando le meccaniche classiche. Mazes è un prodotto estremamente consigliato agli amanti del fantasy anni ’70, i quali si addentreranno nel labirinto cimentandosi in appassionanti campagne con personaggi iconici, il sistema di gioco è perfetto anche per i neofiti che potranno approcciare un gdr coinvolgente con meccaniche rapide ed intuitive. In conclusione avventurieri è il momento di partire, il dungeon vi aspetta!