I ragazzi e soprattutto le ragazze cresciute nei tardi anni ‘2000 potrebbero aver già sentito parlare della serie animata di Totally Spies!, che vedeva le tre amiche liceali Sam, Alex e Clover intrecciare la quotidianità di un trio di giovani donne ad una vita da spie sotto copertura, impegnate a risolvere misteri e sventare pericolosi crimini in tutto il mondo.
La serie, recentemente tornata dopo alcuni anni di stop, festeggia il suo riapprodo sulle scene con il lancio di un videogioco ufficiale: Totally Spies! Cyber Mission, sviluppato da Balio Studio edito da Microids, e disponibile su praticamente ogni piattaforma. Il viaggio avventuroso delle nostre tre amiche spie sarà all’altezza della situazione? Scoprilo nella nostra recensione del titolo nella sua versione PS5.
Una nuova avventura per Sam, Alex e Clover
La storia del titolo si può definire piuttosto slegata ed episodica: le giornate delle nostre tre amiche scorreranno tra una missione e l’altra, dove queste si intrecceranno con la loro vita quotidiana, permettendoci di esplorare un’ampia varietà di ambientazioni e di situazioni. Di base, la storia risulta quindi essere molto leggera, come da aspettativa, e poco impegnativa, accompagnando il giocatore alla ricerca di un’esperienza rilassata per circa 10 ore di gioco.
L’avventura si compone di alcune simpatiche cutscenes doppiate e discretamente animate e, soprattutto, di tanti dialoghi: per il resto del tempo aspettiamoci una buona libertà d’azione, compiendo semplici missioni adeguatamente segnalate e guidate. La difficoltà di base non è certamente alta, e il titolo segnala fin da subito di avere un target ben preciso: quello dei giovanissimi.
Sotto copertura, ma con stile
La maggior parte del titolo si compone di operazioni stealth all’interno delle quali il nostro principale obbiettivo è quello di attraversare delle piccole mappe senza farci scoprire da guardie e telecamere di sicurezza: per fare ciò, facciamo uso dei gadget più noti della serie, come l’ormai iconico rossetto di Clover.
All’interno di queste sezioni possiamo giocare in 3, impersonando ognuno una diversa spia, o muoverci in solitaria e prendere il controllo della spia di turno in base al tipo di strumento del quale abbiamo bisogno per proseguire. In generale, aspettatevi una certa linearità di struttura, condizionata da un’IA dei nemici basilare e da soluzioni di gameplay molto (troppo) semplici ed intuitive.
Il prodotto presenta uno stile grafico che fatichiamo a ritenere all’altezza delle piattaforme di riferimento: con il chiaro intento di riportare le atmosfere cartoon dell’opera originale, senz’altro un tentativo riuscito, non possiamo però dire di ritenerci soddisfatti della qualità generale dell’aspetto del prodotto, che appare piuttosto spoglio, squadrato e decisamente “vecchio” pur essendo un gioco nativo del 2024.
Viene avvantaggiato da ciò, certamente, il ritmo del titolo, che presenta una fluidità particolarmente alta in tutte le sue fasi, con costanti 60 FPS e l’utilizzo dell’SSD per i caricamenti. Per quanto riguarda lo stile artistico generale, menzioniamo una colonna sonora poco stimolante e una scelta di luci e colori non particolarmente brillante: in generale, potrebbe essere un gioco bello da vedere se messo su una console di assai precedente generazione.
Per quanto riguarda, infine, i trofei disponibili sulla versione PlayStation 5 del gioco, facciamo riferimento ad una raccolta di 36 trofei, di cui 17 di bronzo, 14 d’argento, 4 d’oro e, ovviamente, il Platino. I trofei presentano una varietà poco convincente e richiedono, ad eccezione di pochissimi casi, di raccogliere collezionabili o completare i livelli con un determinato tempo e determinate prestazioni qualitative. Ottenere il Platino risulta, insomma, particolarmente facile e poco stimolante.
