Tra i prossimi programmi di Ubisoft è ormai noto che l’azienda francese abbia intenzione di riportare in auge l’apparentemente dimenticato franchise di Splinter Cell. A conti fatti sembra che il principale progetto in cantiere riguardi un remake del primo capitolo ma l’anno scorso Ubisoft era intenzionata a rilasciare un Battle Royale della saga caduto poi nel dimenticatoio e cancellato.
Il suo nome sarebbe dovuto essere Splinter Cell: Hunters e, pur sapendo che ormai non avremo possibilità di provarlo con le nostre mani, alcuni play tester hanno avuto modo di giocarci ed oggi ci raccontano a grandi linee come sarebbe stato strutturato il gioco. Splinter Cell: Hunters si presentava come un gioco in terza persona con elementi PvPvE.
Una volta entrato in partita ogni giocatore avrebbe dovuto scegliere un Operatore e, selezionata la classe, si sarebbe ritrovato a Washington DMZ, l’unica mappa disponibile, armato di coltello. In giro per la mappa erano presenti quattro obiettivi di valore e, in diversi momenti della partita, uno di loro veniva selezionato come vittima, la squadra che per prima avrebbe compiuto l’assassinio ne sarebbe uscita vittoriosa.
Un gioco sicuramente interessante e, per quanto appartenente a un genere ormai spolpato fino all’osso, con un’idea di base alquanto originale. Per quanto apparentemente intrigante ad oggi conoscere più dettagli su Splinter Cell: Hunters non può che lasciarci l’amaro in bocca per un gioco che sappiamo non vedrà mai la luce.