Elden Ring, l’attesissima nuova fatica di Hidetaka Miyazaki, si è finalmente mostrata in un nuovo gameplay trailer della durata di ben 15 minuti, rivelando all’intero mondo videoludico molti degli oscuri segreti che attenderanno tutti i coraggiosi Senzaluce che avranno l’ardire di affrontare l’Interregno. Durante il lungo filmato abbiamo avuto modo di scoprire molte delle novità che i ragazzi di FromSoftware hanno introdotto nel titolo, dalla componente open world alle fasi stealth, dall’implementazione di meccaniche di crafting fino all’utilizzo della tanto discussa cavalcatura. Eppure, dietro alle aggiunte più evidenti, potrebbero esservi sfuggiti alcuni particolari nascosti e riferimenti all’universo ormai familiare a tutti i giocatori dei Souls. Mettetevi comodi allora, Senzaluce, e accompagnateci in questo viaggio nei segreti di Elden Ring.
Alzati, Senzaluce
Il nuovo gameplay trailer di Elden Ring ha posto veramente tantissima carne al fuoco. Dopo mesi di silenzio, finalmente siamo ora in possesso di nuove importantissime informazioni sui fondamenti del gioco, dal combattimento (con l’introduzione del tanto agognato salto) all’esplorazione, passando per la creazione del personaggio e dei nuovi NPC dell’Interregno. Partiamo dal menù di gioco. Innanzitutto, il trailer ci ha mostrato, per qualche secondo, le statistiche del personaggio. I giocatori veterani dei Souls potrebbero aver notato, oltre alle classiche stats di forza, destrezza, vigore, resistenza, intelligenza, fede, mente e arcano, anche la presenza della statistica “FP”. Ebbene, in Dark Souls 3 tale sigla stava per “Focus Point”, una statistica che, se incrementata, permetteva al PG di castare un maggior numero di arti magiche. Molto probabilmente, in Elden Ring, sarà legata al parametro Mente.
Scorrendo tra le novità del menù, Elden Ring introdurrà per la prima volta nei Souls la possibilità di craftare il proprio equipaggiamento. Tuttavia, sembra che i Senzaluce non avranno bisogno di guide per creare il proprio armamento. Infatti, a ciascun oggetto è legato un breve suggerimento che indica come trovare al meglio la risorsa in questione. Ad esempio, uno degli oggetti richiesti per la creazione dei “Bone Knives” sono gli “Animal Bone”, la cui descrizione indica che possono essere raccolti “cacciando bestie”. Questo faciliterà di molto la ricerca dei giocatori, soprattutto in quello che sembra essere un open world molto vasto. Tuttavia, ne siamo certi, le descrizioni degli oggetti più rari si riveleranno maggiormente criptiche, invogliando i giocatori a spremersi le meningi se vorranno sopravvivere.
I richiami alla saga, ovviamente, non si fermano al solo menù, ma si estendono all’intero mondo di gioco. Un esempio su tutti è sicuramente Alexander pugno di ferro, il curioso NPC a forma di piatto che il Senzaluce aiuta a liberare da un buco nel terreno durante il trailer. Chiunque abbia giocato ai Souls non può non aver provato un tuffo al cuore quando, al di là dell’ovvia e tragicomica situazione, ha sentito pronunciare ad Alexander l’iconica risata dei cavalieri di Catarina. Il richiamo a Siegmeyer potrebbe rivelarsi più di un auto citazione, e l’aiuto che il giocatore si troverà a dare a questi buffi NPC potrebbe essere l’inizio di una lunga e gioiosa cooperazione.
Alla scoperta dell’Interregno
FromSoftware ha evidentemente deciso di far sentire i giocatori a casa con tutti questi piacevoli richiami. Ma, se c’è una caratteristica che ha reso i Souls quello che sono, questa è sicuramente la brutalità. E allora, gli sviluppatori hanno ben pensato di portarsi dietro anche a questa. Non solo abbiamo visto il povero Senzaluce costretto a districarsi attraverso trappole mortali degne della Fortezza di Sen ed NPC ingannevoli che lo hanno condotto quasi a morte certa, ma soprattutto lo abbiamo visto aprire un forziere che ricorda molto pericolosamente un Mimic. Ora, non siamo certi che questi torneranno in Elden Ring, ma la loro struttura sembra proprio rimandare a queste terribili creature. Il nostro consiglio è dunque quello di aguzzare bene la vista. Se respira, potrebbe voler fare di voi la sua colazione.
I richiami di Elden Ring potrebbero, tuttavia, non rifarsi solamente ai Souls, ma anche agli altri due titoli di punta di FromSoftware, ovvero Sekiro e Bloodborne. Per quanto riguarda l’avventura di Lupo, Elden Ring vi si ispira per la nuova struttura dei combattimenti. Al di là dell’open world e del sistema di crafting, che ricordano molto l’esplorazione di Breath of the Wild, i combattimenti di Elden Ring sembrano essere molto più dinamici e cadenzati, soprattutto grazie all’introduzione di una nuova schivata e del salto, avvicinandosi così a quello di Sekiro, pur mantenendo l’antica struttura. Certamente non ci aspettiamo di veder comparire un rampino o una barra della resistenza, ma la spettacolarità, soprattutto negli scontri con i boss, la farà da padrone.
La statistica arcano, invece, potrebbe essere ispirata a quella di Bloodborne. Durante il trailer, infatti, abbiamo visto il Senzaluce essere costretto a ferirsi prima di lanciare un nuovo e potente incantesimo (spettacolare, fra tutti, la pioggia di sangue dal cielo). Questa meccanica, unita all’utilizzo del sangue per essere attivata, ricorda da vicino la statistica di Bloodborne, il cui aumento aiutava il giocatore ad accrescere il potere degli incantesimi e degli oggetti elementali.
Elden Ring è Dark Souls 4?
Questo nuovo e ricchissimo trailer ha, come era lecito aspettarsi, diviso nuovamente in due l’utenza. In molti, infatti, si aspettavano, al netto della natura cross-gen, un miglioramento della componente tecnica. Non solo, il web, a causa del sistema di combattimento che rimanda alla legnosità tipica del brand – oltre al riutilizzo di alcuni asset – ha già affibbiato l’etichetta di “Dark Souls open world” ad Elden Ring. Ed effettivamente, di richiami al passato di FromSoftware ce ne sono, eccome.
Eppure, questo nuovo titolo sembra essere qualcosa di simile ma di completamente diverso. I Souls possono essene l’ovvia base di partenza, ma le potenzialità del gioco potrebbero farne l’opera più audace e ambiziosa di Miyazaki. Da una lore affidata a George R. R. Martin, ad una struttura che rimanda ai migliori open world di ultima generazione, Elden Ring promette di essere From all’ennesima potenza. Se riusciranno a mantenere le promesse, se sapranno costruire un level design ispirato tanto quanto la componente artistica da togliere il fiato, allora avremo fra le mani la summa di quanto amato, o odiato, negli ultimi anni. Ad avercene di “more of the same” così.