Un piccolo, grande viaggio in un mondo fantasy delicato e affascinante, all’insegna della scoperta e del silenzio di un’esperienza ludica che non soffre affatto di concetti come la fretta o il caos. Come leggerete in questa nostra anteprima, Book of Travels è proprio questo, un titolo pensato, sviluppato e pubblicato da Might and Delight, team che ha già firmato titoli particolarissimi quali Shelter, The Blue Flamingo, Meadow e molti altri, spesso con animali come protagonisti, all’insegna della sopravvivenza. L’idea del team – che gli ha permesso di ottenere un discreto livello di successo nel parterre degli indie – è quella di rappresentare realtà emotivamente travolgenti, con caratterizzazioni coinvolgenti e stili grafici sempre molto esili e raffinati. Nel caso di Book of Travels, vogliamo cominciare la nostra anteprima con una piccola definizione data proprio da Might and Delight per descrivere l’esperienza data dal loro nuovo RPG: “Ready your pack, grab your walking stick and step into a world of mystery and legend. Craft a unique character and immerse yourself in the enchanted lands of Braided Shore.” Un delicato invito a godersi pienamente la propria run, prendendosi il proprio tempo e costruendo un personaggio in grado di accompagnarci lungo il nostro complicato viaggio.
Book of Travels è un prodotto che ha attirato la nostra attenzione fin dal primo momento, sia per la bellezza dei luoghi sullo schermo sia per la stratificazione del gameplay che nasconde molto di più di quanto si potrebbe pensare a un primo sguardo superficiale. Cercare, osservare, trovare segreti e progettare i propri spostamenti è fondamentale all’interno della run, ma di questo vi parleremo nel dettaglio più avanti. Per ora possiamo solo consigliarvi di mettervi comodi, prendere una tazza di una qualsiasi bevanda calda e accogliere questa anteprima dell’early access con la stessa serenità e attenzione che dovreste dedicare al gioco.
Le tinte leggere di un RPG dall’aspetto impressionista
Prima di entrare nel dettaglio di quello che si fa effettivamente in Book of Travels, in sede d’anteprima riteniamo sia giusto dare spazio all’ambientazione, alle atmosfere che riempiono il prodotto firmato Might and Delight. Di RPG ne abbiamo giocati molti, spesso simili fra loro ma anche variegati nella proposta del mondo che ci è stato messo davanti. Su questo però il gioco di oggi ha indubbiamente una piccola marcia in più, che parte proprio dallo stile così curato che contraddistingue la casa di sviluppo. La prima sensazione – anche solo osservando il trailer o il gameplay di circa 30 minuti – è quella di ritrovarsi catapultati in una mappa perfettamente in bilico tra un cartone animato minimalista e un quadro uscito direttamente dal periodo impressionista. Una meraviglia per gli occhi in tutto e per tutto: nei colori che primeggiano – dal verde fino al grigio scuro o blu – fino alle “pennellate” che compongono l’immagine. La cura di ciò che vediamo su schermo è impressionante, ogni dettaglio è ben rifinito e i luoghi, i templi, come le stazioni o i negozi sono inseriti perfettamente nella mappa.
Viaggiando nel mondo di Book of Travels si avverte quasi la sensazione di trovarsi in un mondo sconfinato, invaso dalla calma e dal rumore dei propri passi che sono l’unica cosa che conta. Tutto il resto è una tavolozza che cambia in base alle nostre decisioni, a ciò che preferiamo, a come lo attuiamo. L’altro lato altrettanto fondamentale è quello della personalizzazione e del proprio “libro dei viaggi”, di cui vi parliamo più nel dettaglio a breve. La scelta del proprio personaggio è molto più curata di quanto potreste aspettarvi da un gioco indie come questo: iniziando, apriremo questo enorme tomo antico e sceglieremo form, skill, carattere e aspetto fisico dell’individuo che proseguirà nel mondo digitale insieme a noi. Le varie caratteristiche non sono particolarmente intuitive da gestire, ma con un paio di minuti di pazienza si capisce dove andare a parare. Nella maggior parte delle sezioni, dato che si tratta del proprio libro dei viaggi, sarà possibile scrivere personalmente ciò che preferiamo: la lore del nostro personaggio, i suoi trascorsi, il luogo dai cui proviene e così via. Il che rende l’esperienza ancora più entusiasmante, permettendoci non solo di scegliere ma anche di attuare con mano, scrivendo dei brevi testi che ci permettano di creare una vera storia alle fondamenta di tutto: una scelta che abbiamo molto apprezzato e che trascina il giocatore nel prodotto, al 100%.
Altrettanto fondamentale per l’atmosfera creata dal gioco è la splendida e immersiva colonna sonora che vi rapirà senza che nemmeno ve ne accorgiate. Sarà un rapidissimo incontro quello con le varie canzoni, a partire dal menù: possiamo assicurarvi che al fine di rilassarvi e rimanere proiettati letteralmente nel mondo del videogame, la scelta di creare questa travolgente – e allo stesso tempo delicata – colonna sonora ci ha stregato nel profondo e in parte ci ha ricordato quella altrettanto impattante di Journey. Vi mettiamo il link di una delle canzoni ufficiali, per permettervi di entrare nel mood giusto.
Un RPG da non sottovalutare
Si parte da un luogo qualsiasi in Braided Shore, una terra fitta di natura in cui ognuno vive la propria vita, coltivando, vendendo, costruendo. La bellezza sta proprio nel cominciare questo viaggio senza avere la fretta e la necessità di capire tutto e subito: dialogare con gli NPC oppure con i giocatori online sarà alla base della comprensione dell’RPG. Grazie a queste conversazioni sarà facile scoprire piccole chicche oppure segreti nascosti argutamente in giro per la mappa. L’esplorazione è il vero tema principale della propria run, e ogni dettaglio ha la propria importanza.
Poiché è importante imparare da ogni chiacchierata, così come da ogni passo falso o giusto, sarà fondamentale utilizzare il proprio libro appuntandosi gli elementi fondamentali da non dimenticare. Tutto ci da l’impressione di essere pienamente padroni dell’avventura e ogni decisione ha il proprio peso per questo. L’early access di Book f Travels è veramente un punto d’inizio eccezionale: non abbiamo incontrato errori di nessun genere, unica pecca la mancanza della lingua italiana che non permette di giocare a chi non conosce bene la lingua (dato che si parla di termini molto specifici). Siamo curiosi di vedere come proseguirà l’ottimo percorso del titolo targato Might and Delight.