Oh…Sir! The Insult Simulator – Recensione

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 9 minuti
8.2
Oh...Sir! The Insult Simulator

C’è sempre quel momento nella vita in cui tutti noi mettiamo da parte le buone maniere da bravi lord inglesi, e sorseggiando ancora il nostro thé con tanto di musica classica in sottofondo, cominciamo una serie di fantasiose imprecazioni ed insulti verso i nostri interlocutori. Quello che sembra l’inizio di una divertente commedia, è in realtà il concept di questo titolo. Oh…Sir! The Insult Simulator ci invita a togliere il cappello (o la coroncina, per le principesse), e in grande spolvero ci metterà a tavolino per creare numerosi e divertentissimi “francesismi”. Il titolo è stato creato in sole 42 ore durante la “AmJam” Game Jam, manifestazione che sfida vari sviluppatori a creare un gioco con 48 ore di tempo a disposizione. Il team di Vile Monarch si è classificato secondo, e questo titolo è la perla che ne è fuoriuscita. Il titolo è pubblicato da Gambitious Digital Entertainment, ed è attualmente disponibile per Mac, Linux, PC, iOS, ed Android. Il prezzo del gioco è tra i migliori mai visti, solamente 1,79€!Oh...Sir! The Insult Simulator 01

La lingua che taglia più della lama

Una delle cose più belle di questo gioco, è la sua splendida immediatezza: si tratta di un “simulatore” con alcuni spunti di puzzle game, ed una pennellata di anima da picchiaduro. Tutto si riassume nel dover “sconfiggere” i nostri interlocutori a suon di mazzate verbali, discorrendo riguardo argomenti abbastanza paradossali. In tutto ciò, non esiste una vera trama, ma ci sono dei piccoli scenari che daranno in modi diversi ai nostri personaggi il motivo di litigare. “Signore, mi ha venduto un pappagallo morto!”, “Mi dispiace, ma lei è seduto al mio posto”, oppure “Qual è il vero significato della vita?” saranno alcune delle frasi che daranno il via al lungo domino di scambi verbali, in una sfida scacchistica all’ultima sillaba. La modalità single player di Oh…Sir! ci permette di imparare a giocare tramite un breve tutorial, e di intraprendere una serie di cinque scontri verbali in scene diverse e contro un avatar diverso. I primi quattro saranno randomici, mentre nell’ultimo livello la location e il vostro antagonista saranno sempre gli stessi… preparatevi a dirvele di santa ragione con Dio in persona (chiamato per l’occasione “Father”, e creato ispirandosi molto alle fattezze di Morgan Freeman, con tanto di lentiggini!). Alla fine della “storia”, sbloccheremo anche dei personaggi e potremo utilizzarli noi stessi; questi non sono moltissimi in numero, ma lo studio ha dichiarato che sta già lavorando a nuovi avatar, con nuovi background, e a nuove feature da inserire nel titolo!

Oh...Sir! the Insult Simulator 03

Un puzzle pieno di “amore”

Oh…Sir! The Insult Simulator, offre un gameplay alquanto semplice nel concetto, che unisce l’immediatezza del poter fare una partita veloce, alla longevità della sfrenata frase “ok, l’ultima e poi stacco”… che non sarà mai l’ultima. Lo schema di base è lo stesso per ogni scenetta: due persone si incontrano in un determinato luogo, dove sta per succedere (o è successo) qualcosa. Da quel momento in poi sarà un tripudio di insulti, un trionfo di sostantivi, verbi e congiunzioni da poter collegare tra di loro, e creare noi stessi le frasi più disparate. Ovviamente c’è molto di più da dire: dovremo cominciare le nostre frasi sempre con un soggetto, oppure più di uno mettendo una congiunzione tra l’uno e l’altro (esempio, “You and your son”), e proseguire poi con verbi, complementi oggetto e così via. È così importante la grammatica? Assolutamente sì, perché se sceglierete tra quelle disponibili una parte di frase non compatibile, perderete 3 punti vita. Dove prendiamo queste parti di frase? Al centro della scenetta ci sarà per ogni round una lista di parti da usare: questa è in comune, dunque in ogni turno sia voi che il vostro avversario potrete scegliere se attingere da lì oppure usare una delle 2 parti che conoscete solo voi (quelle con l’icona della tazza di thé). Una volta per round, proprio sorseggiando la vostra bevanda calda, potrete resettare e aggiungere due nuove parti di frase tra le vostre private, e cogliere di sorpresa il vostro avversario!

Oh...Sir! the Insult Simulator 04Ovviamente le parti di frase disponibili varieranno da scenetta a scenetta, oltre ad alcune standard che saranno proposte in tutte le location. Questo vi permetterà dunque di creare dei fantasiosi insulti intorno al fatto che sta accadendo, e rendere il tutto ancor più divertente. Quando avrete completato la vostra frase, potrete dire che siete pronti con l’apposito tasto, ed aspettare che termini anche l’avversario: una volta fatto, entrambi pronunceranno l’insulto completo, e infliggeranno danno al malcapitato a seconda di come è impostata la frase, e degli argomenti trattati. Il vincitore sarà colui che porterà per primo a zero la vita (o dignità) del proprio interlocutore. Badate bene che saranno disponibili anche delle combo, come nominare in due frasi consecutivamente lo stesso soggetto, oppure distrarre il nostro nemico con delle frasi che lo colpiscono nel profondo. Ogni personaggio infatti, avrà il suo background personale ed alcuni argomenti saranno per loro talmente spinosi da ferirli più profondamente (per esempio, Sir Knight si indispettisce se gli parlate di modernità e tecnologia).

La parte migliore arriva giocando in multiplayer, dove la vera magia del “tua madre non ha mai visto Star Wars” si presenta come pura arte. È possibile sfidare sia amici, sia persone a caso, e scalare la classifica semplicemente vincendo più partite degli altri. Anche se la modalità uno contro uno è l’unica al momento disponibile, lo studio sta lavorando a dei nuovi contenuti, che renderanno il titolo ancora più vario e longevo.

Oh…Sir! Basta un poco di “british” e una tazza di thé

Andando a parlare delle scelte artistiche di Oh…Sir!, possiamo analizzare più da vicino anche i personaggi stessi: sono caratterizzati fondamentalmente nello stesso modo, avendo il team creato delle forme caricaturiali di alcuni stereotipi, come la signora inglese schizzinosa, al signor elegantone tutto d’un pezzo, al russo che ama la sua patria come la vita. Questi, uniti alle paradossali situazioni delle scenette, creano uno sfondo perfetto per le risate più belle: vedreste mai altrimenti un Sir vero e proprio, dire ad un altro uomo in un bosco, che la sua amata zietta ha scoreggiato sul cadavere lì di fronte? Parlando dell’aspetto grafico di Oh…Sir! the Insult Simulator, ci riteniamo più che soddisfatti (anche se non eccelle). Stiamo parlando di un titolo immediato sia nelle meccaniche, sia nei caricamenti, e che potrete giocare anche sui dispositivi mobile, e di conseguenza ulteriori infiorettature sarebbero state superflue. Ovviamente come le personalità, anche i corpi e gli ambienti sono proposti sotto forma di caricature, alle quali faremo presto l’abitudine. La colonna sonora è semplicemente splendida, con un sottofondo di musica classica a rendere tutto ancora più paradossale e spassoso. Il doppiaggio (così come la localizzazione, purtroppo) è solamente in inglese, che per quanto sia riuscito discretamente bene, ne limita la piena comprensione ad una fetta dell’utenza nostrana. È un neo al quale fare attenzione, dato che anche se semplice, è necessario conoscere le basi della grammatica per poter riuscire a giocare al meglio.

Oh...Sir! The Insult Simulator
8.2
Voto 8.2
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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.