Da un paio d’anni imperversano nei nostri PC e nelle nostre console questi giochi cosiddetti Survival: titoli che basano tutta l’esperienza di gioco su un unico obiettivo, sopravvivere. Tendenzialmente, questo genere di giochi viene sempre concepito come MMO, lasciando quindi il giocatore davanti a 3 nemici specifici: altri giocatori, nemici controllati da IA e la mancanza di oggetti. Shattered Skies, gioco che arriva in commercio dagli stessi sviluppatori di War Z (che ora è diventato Infestation: Survivor Stories), punta a correggere gli errori fatti in precedenza, cambiando ogni piccolo problema riscontrato in passato.
Partendo dalla premessa storica, il gioco si discosta dai classici giochi survival a tema zombie, inserendo invece una storyline diversa: la luna è esplosa, cadendo in frantumi sulla terra. Questi pezzi di luna sono divenuti cristalli dal valore eccezionale come risorsa da sfruttare, causando quindi una corsa nell’accaparrarsene la maggiore quantità possibile. Se questa base creerà già di suo determinati problemi al giocatore come fazioni rivali e tradimenti, gli alieni saranno l’aggiunta definitiva nell’uccidervi: diverse tipologie di mostri venuti dallo spazio (che spesso ricorderanno un character design ispirato a Dead Space) cercheranno di uccidervi e starà a voi capire quale tattica sarà migliore contro di loro.
Come già detto il gioco è creato dagli stessi ideatori di Infestation, ma apporta (oltre al cambio di ambientazione da horror a sci-fi) delle sostanziali modifiche: il business model, intanto, è stato stravolto, facendo diventare il gioco libero da possibili microtransazioni, richiedendo soltanto un pagamento iniziale per poi poter avere le stesse funzionalità di ogni altro giocatore. E’ vero però che esistono quattro pacchetti acquistabili, ognuno con dei bonus utili al gioco, ma che non renderanno un giocatore più forte dell’altro. Questo porta alla conseguente eliminazione di casual player, ovvero giocatori che si trovano nel gioco soltanto per testarlo (visto il suo prezzo nullo o infimo), evitando quindi la presenza di giocatori burloni. Certamente nessuno qui critica le loro motivazioni, ognuno è libero ed è giusto che provi ciò che più gli aggrada, ma in titoli di questo genere, dove un singolo errore vi può far perdere tutto il bottino recuperato, mesi di gioco e molto altro, diventa alquanto frustrante dover ricominciare da zero soltanto per il capriccio di un giocatore.
Parlando proprio di scelte dei giocatori, il personaggio in gioco potrà essere ruolato grazie ad un sistema di reputazione che terrà conto di ogni azione compiuta: fare una missione di recupero e sparare ai vostri alleati vi marchierà come criminale, segnalandovi quindi agli altri giocatori come tale. Parlando di componenti PvP e PvE, il gioco sarà diviso rispettivamente in combattimenti tra fazioni (tre, e sarà possibile sceglierla all’inizio del gioco) e combattimenti contro alieni: i primi vi permetteranno di definire gli equilibri tra i tre schieramenti, i secondi invece di accumulare esperienza e oggetti.
Come tutti i survival che si rispettino, sarà possibile piazzare trappole ovunque, sia fuori che dentro gli edifici: questa feature vi permetterà quindi di potervi difendere da possibili attacchi nemici, soprattutto in attesa dello sblocco di determinate serrature a tempo dei vari tesori (e fidatevi, ve lo dice uno che ci è morto circa 10 volte per questo). Non sarà possibile costruire edifici (come succede in ARK o in altri titoli), e questa scelta risulta allo stesso tempo una salvezza e una disgrazia per il titolo: salvezza in quanto il focus del giocatore rimarrà quindi quello di accaparrarsi materiale dai cristalli, combattere le fazioni e scontrarsi con gli alieni, non permettendo al ritmo di gioco di allentarsi, e disgrazia poiché una parte di giocatori di questo genere di titoli sicuramente lo scanserà in vista di un gioco con editor di edifici disponibile.
Concludendo, bisogna menzionare quanto questo titolo ricordi Infestation, in una veste migliorata e rivisitata: togliendo infatti tutte le problematiche sorte all’epoca (che hanno causato una rottura tra i clienti e gli sviluppatori), Shattered Skies funge da ramoscello d’ulivo, porto in segno di pace, cercando di riacquistare una fiducia persa.