Avrete forse già avuto modo di sentire il nome di The Riftbreaker, titolo che abbiamo approfondito anche sulle nostre pagine e del quale vi alleghiamo l’articolo di seguito. Si tratta di un survival fantascientifico (con qualche elemento tipico dei gestionali) creato da EXOR Studio e pubblicato anche da Surefire Games. A partire dal 2017 il team già autore di titoli come Zombie Driver, X-Morph: Defense e D.I.P.R.I.P. Warm Up ha cominciato a lavorare a questo progetto. Tenendo conto delle risorse limitate di cui disponevano, fin da subito il pubblico è rimasto molto colpito dal risultato della prima demo, che è arrivata successivamente per tutti su Steam, venendo anche seguita da un prologo. Dopo qualche mese, siamo qui oggi per parlarvi di quest’ultimo aggiornamento, che abbiamo avuto modo di provare. Andiamo a rinfrescarci la memoria e a scoprire quali sono le novità di questo update prima del rilascio ufficiale.
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La narrazione di The Riftbreaker
Come per la prima anteprima ci è stata data l’opportunità di giocare una missione della campagna principale, dove siamo stati introdotti al mondo di gioco. Questa si struttura antecedentemente alla storyline dell’esperienza che avremo modo di tastare una volta che il gioco uscirà finalmente sugli scaffali virtuali (per il momento la finestra di lancio è fissata per il 2021). Dobbiamo quindi ancora tastare a pieno il comparto narrativo vero e proprio di The Riftbreaker, ma questa volta abbiamo comunque potuto assaporare qualche piccolo spunto di lore e di trama, un binomio vincente che arricchisce un’ambientazione a dir poco interessante.
In questa sezione i giocatori sono chiamati a impersonare il ruolo di Ashley S. Nowak, capitano che guida un potente mech ed è entrato in un portale di sola andata per Galatea 37, per cercare di colonizzare il pianeta anni luce dalla Via Lattea, al fine di poter portare con lui anche gli abitanti della Terra. La sua tuta “Mr. Riggs” è una parte centrale dell’esperienza, visto che permette tutte le soluzioni ludiche che lo sviluppatore ha portato nell’opera. Raccogliere risorse, costruire e combattere i nemici sono ancora le basi di quest’esperienza, ma sappiamo anche che lo scienziato è in grado di attraversare le spaccature che coprono grandi distanze.
Le sezioni ludiche si dividono ancora in un misto fra gestionale – per quanto concerne la gestione delle risorse e la costruzione della base e dei vari impianti – e tower defense, visto che nel corso della notte orde e orde di nemici extraterrestri arriveranno per distruggere quanto creato (anche se all’effettivo gli invasori saremmo noi…) e togliere la vita allo scienziato. Durante il giorno è necessario raccogliere le risorse ed esplorare i dintorni, fra i vari biomi generati proceduralmente e di conseguenza sempre vari (anche se ancora non particolarmente eccellenti nel level design).
Verso il debutto
Rispetto alla versione precedentemente testata, la software house ha aggiunto diverse novità, rendendo nel mentre il sistema più solido e stabile. I combattimenti in visuale isometrica – nei quali la tuta permette di macellare centinaia di nemici fra lame e proiettili – sono ancora tremendamente divertenti, specialmente se si considerano le novità che mantengono il tutto fresco. Il tutorial non è purtroppo ancora estremamente chiaro, anche per via di una localizzazione nella nostra lingua attualmente mancante. Sono state aggiunte anche nuove strutture, e la mappa – seppur non ancora certamente generata alla perfezione – offre spunti di esplorazione senza dubbio più interessanti.
Durante le nostre ore di gioco non abbiamo riscontrato alcun bug, e ci siamo invece resi conto di come anche le questioni tecniche e grafiche siano state curate in questi anni dallo sviluppatore. Visivamente il gioco è infatti ancora più piacevole dei nostri primi test, e le impostazioni di gioco permettono di adattare l’aspetto grafico al proprio sistema, considerando sempre che il tutto è davvero ben ottimizzato. Insomma, possiamo confermare di avere davanti un’esperienza divertente e piacevole, ma soprattutto promettente, che non vediamo l’ora venga finalizzata. A fare infatti da apripista alle varie modalità presenti, fra il gioco libero e il survival, ci vuole senza dubbio un comparto narrativo certosino, che possa elevare alla massima potenza le peculiarità di questo interessante universo. Ricordiamo che questo si pone il difficile obiettivo di portare in grande stile il mondo della fantascienza nel settore videoludico. Speriamo ovviamente di rimanere sorpresi dagli ulteriori progressi che verranno fatti fino al debutto definitivo dell’opera, del quale vi parleremo ovviamente a tempo debito sulle nostre pagine; che dire quindi, appuntamento al 2021!