Vigor – Anteprima della Closed Beta del titolo in arrivo su Nintendo Switch

Dopo aver provato la Closed Beta, ecco la nostra anteprima di Vigor, shoot ‘n’ loot pronto a debuttare su Nintendo Switch entro questo autunno.

Valeria Girardi
Di Valeria Girardi Impressioni Lettura da 8 minuti

Firmato Bohemia Interactive, Vigor è uno sparatutto free-to-play multiplayer in terza persona, già disponibile dallo scorso anno su Xbox One ma che a partire dal prossimo autunno sarà lanciato su Nintendo Switch. In questi giorni abbiamo avuto modo di partecipare alla Closed Beta del titolo e, sebbene sia ovviamente presto per potersene fare un’opinione concreta, abbiamo ingoiato sia pillole le dolci che quelle più amare del gioco. Vigor, che può in un certo senso ricalcare il genere battle royale, è uno shoot ‘n’ loot in cui siamo chiamati ad impersonare dei forestieri intenti a costruire il proprio rifugio in una Norvegia postbellica. Nelle prime fasi del gioco, un breve tutorial ci spiegherà quello che dovremo fare e quello che sostiene il background del gioco. Faremo i conti con la prima tempesta magnetica – sulla scia dei battle royale più famosi – e prenderemo confidenza con i comandi e l’inventario del personaggio. Personaggio che sarà personalizzabile fin dall’inizio, e che potrà essere modificato ed equipaggiato in seguito anche spedendo i crediti guadagnati.

Vigor - panorama visto dal rifugio

Finito il tutorial siamo poi accompagnati in quello che diventerà il nostro rifugio. Una grande catapecchia che, ovviamente, andrà ristrutturata, arricchita e migliorata a forza di saccheggiare bottini e recuperare risorse. Risorse come legno, vetro e altri preziosi di vario genere che faranno salire il livello della nostra abitazione, ma che ci serviranno anche per craftare armi e oggetti utili alle battaglie. Similmente a quanto troviamo nel “rifugio” isolano di Tom Nook, anche in Vigor è infatti presente un tavolo da lavoro che, grazie agli schemi che potremo acquisire durante l’esperienza di gioco, potranno farci costruire e potenziare armi di diverso tipo. Fuori dalla casa, inoltre, è posizionato un poligono di tiro dove è possibile portare a termine delle sfide, un molo che porta al lago, e persino una cassa di beneficenza con la quale la comunità condivide le risorse per riscattare un premio.

In buona sostanza, dunque, il rifugio si presenta un po’ come il nostro “quartier generale”, e ci permette di accedere anche al menù partita. Nelle due modalità di match previste, e cioè la classica “uno contro tutti” e quella in coppia, 8-12 giocatori vengono catapultati in un’ampia area ispirata ai bellissimi paesaggi nordici, pronti a saccheggiare quante più armi e risorse gli capitino sotto mano. Ogni mappa va in effetti perlustrata da cima a fondo (senza però farsi uccidere dagli avversari), poiché oltre a poter trafugare il bottino lanciato dall’areo di rifornimento, per la mappa vi sono dei rifugi e degli edifici che nascono al loro interno ricche casseforti.

Il gameplay

Vigor - menù pre-partita

Ma come portarsi a casa il bottino e guadagnare le preziose risorse? All’inizio partita sarà possibile acquistare alcuni bonus: due dedicati ai bottini (più giocatori li acquistano, più ricche saranno le ricompense) e uno all’assicurazione. Quest’ultima ha efficacia soltanto sul giocatore che l’ha acquistata, e permette ai forestieri di non perdere il bottino e il proprio equipaggiamento nel caso in cui si venisse uccisi e trafugati nel corso della partita. Oltre a questo, durante il normale svolgimento della partita sarà possibile accedere a delle aree strategiche della mappa, posizionate ai margini. Queste aree permettono ai forestieri di lasciare l’area in qualsiasi momento, per tornare nel proprio rifugio a depositare quanto trafugato fino a quel momento. Successivamente sarà possibile tornare in game per finire il lavoro.

Il bottino più ricco, però, è ovviamente quello che viene lanciato dall’aereo di rifornimento. Questo, infatti, è l’obbiettivo ultimo dei giocatori, che dovranno appunto farsi fuori a vicenda se vogliono riuscire a scappare col malloppo. Una volta trafugato il bottino si diventa visibili sulla mappa, e dunque si attirerà l’attenzione degli altri giocatori. In questo clima relativamente “stealth”, fatto di appostamenti, colpi in testa o agguati alle spalle, incombe però la tempesta magnetica incontrata ad inizio tutorial. Quando questa arriva bisognerà ovviamente scappare il più velocemente possibile, correndo verso i punti più sicuri. Interessante notare, però, è che la tempesta non rimpicciolirà l’area sicura in maniera circolare, poiché questa si muoverà da un punto cardinale a un altro in maniera lineare.

I giocatori più in gamba, comunque, avranno modo di sfruttare qualche vantaggio durante i vari match. Chiunque riesca a raggiungere la stazione radar, ad esempio, avrà modo di rendere palese (anche se solo temporaneamente) la posizione di tutti gli altri giocatori sulla mappa. Chi invece riesce a raggiungere nella stazione di comunicazione, potrà cambiare la posizione dell’airdrop in un’area diversa da quella inizialmente prestabilita dal match.

Comparto tecnico

Vigor - Nintendo Switch - grafica

Premettendo che si è trattata di una Closed Beta, e che la versione di Vigor provata non è certo quella definitiva che verrà poi lanciata su Nintendo Switch, è stato possibile notare qualche piccolo difettuccio in merito al porting. Al di là dei controlli che possono risultare un po’ anomali – alcuni dei comandi base, tipici degli sparatutto, hanno infatti posizioni differenti rispetto a quelli degli altri giochi dello stesso genere – sono la grafica e in generale le prestazioni a lasciar un po’ a desiderare. Poco godibile in portatile – ma qui il problema è della console – Vigor non riesce a colpire particolarmente nemmeno in docked mode. Il sistema di mira non ci è sembrato ben ottimizzato, né tantomeno preciso, e sono frequenti purtroppo i cali di frame, che peggiorano sensibilmente la situazione.

Non sembra ci sia coordinazione tra il rumore dei passi e l’effettivo camminare dei giocatori, il che si unisce a uno dei problemi che salta maggiormente all’occhio: l’effetto blur. Fin dalle prime sequenze di gioco, infatti, sembra di avere davanti uno schermo sporco, offuscato, poiché ci vengono proposte delle immagini per niente nitide e definite. Tralasciando poi le antiestetiche texture e gli effetti pop-up, una grafica simile rende difficile anche semplicemente captare i nemici in lontananza. Trattandosi di un porting che ha davanti a sé ancora diversi mesi di sviluppo e limature, confidiamo comunque che al debutto su Nintendo Switch queste problematiche possano dichiararsi risolte.

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Amante della musica, della scrittura e della lettura, ha una gatta nera che le fa compagnia. Tra i suoi hobby, videogames e fumetti, con i quali evade dal mondo sintetico e monotono della quotidianità.