Quando id Software pubblicò il suo atteso e chiacchierato Doom nel 2016, in molti si attendevano faville eppure nessuno si sarebbe mai immaginato un lavoro di tale portata. La creatura di John Carmack si rivelò infatti un inno alla gioia dello shooting che nel suo voler mescolare vecchio e nuovo, seppe proporre al pubblico un’esperienza appagante, divertente, frenetica e incredibilmente violenta. Doom Eternal punta ora ha riproporre la stessa formula del suo fratello maggiore, ma migliorando e ampliando il tutto per limare quegli spigolosi dettagli che nel capitolo precedente non permisero all’opera targata Bethesda di spiccare come vero e proprio capolavoro videoludico. Dopo un piccolo teaser all’E3 2018 seguito poi da una lunga sessione ludica durante il QuakeCon dello stesso anno, Doom Eternal è finalmente tornato a mostrarsi nel corso dell’E3 2019, più precisamente alla conferenza Bethesda, occasione che ci ha permesso di scoprirne qualche dettaglio in più.
Massacro a 360°
Bastano pochi secondi per rendersi conto degli importanti passi in avanti rispetto al Doom targato 2016 sotto ogni aspetto possibile e immaginabile. Il titolo sembra infatti caratterizzarsi per un sistema di movimento molto più libero e dinamico, di fatto superando ogni limite visto in passato. Ecco quindi comparire il rampino, utile strumento grazie al quale sarà possibile improvvisarsi Tarzan per superare piccole ma simpatiche fasi platform utili per variegare l’esperienza o, ancora, si pensi alla novità delle pareti scalabili – non tutte – grazie alle quali potremo giungere in zone sopraelevate altrimenti inaccessibili. Id Software sembra insomma ben intenzionato a offrire una verticalità mai vista prima, il tutto affiancato a un senso di libertà palpabile sia durante l’esplorazione che nel pieno di un qualche adrenalinico scontro. L’ottimo lavoro svolto in termini di movimento è poi andato espandendosi anche nei confronti della numerose ambientazioni che potremo girare in lungo e in largo, le quali sembrerebbero sfoggiare un level-design ben più articolato rispetto a quanto visto in passato, un labirinto d’appigli, cunicoli e zone rialzate che fungerà da vero e proprio parco giochi per chiunque deciderà di lanciarsi in questo splendido bagno di sangue e budella.
Non per niente, gli scontri con decine e decine di demoni torneranno ovviamente a farla da padrone, spettacolari combattimenti che tra salti, pugni e armi di ogni forma e dimensione, richiederanno al giocatore di non fermarsi mai, nemmeno per un singolo istante. Secondo quanto dichiarato dal team, i demoni che ci si pareranno innanzi sono stati inseriti in gran numero e con estrema attenzione, il tutto al fine ultimo di costringere l’utente a mettere in campo anche una strategia di fondo che non si limiti al lanciarsi a testa bassa contro il nemico. Sarà quindi fondamentale sfruttare ogni arma a nostra disposizione mirando ai punti deboli di chi ci starà fronteggiando e bisognerà studiare attentamente ogni zona in cui ci muoveremo per non incappare in qualche pericoloso vicolo cieco. Impossibile dimenticarsi poi delle violente fatality che potremo effettuare, importantissime per recuperare munizioni e preziosa energia. In tal senso, id Software ha spiegato d’aver aumentato a dismisura il numero di prese effettuabili sugli avversari, il tutto al fine ultimo di rendere meno invasivo quel senso di ripetitività che il combattimento a mani nude si portava dietro nel capitolo precedente.
Un demone per amico
Altro importante elemento ludico dell’avventura può poi riassumersi nel comparto multiplayer, profondamente stravolto rispetto al passato. Viste le numerosissime critiche ricevute da Doom sotto il profilo più spiccatamente competitivo, id Software ha deciso d’eliminare totalmente qualsiasi modalità competitiva classica per far spazio ha una nuova struttura online non dissimile da quanto visto con le produzioni From Software. Doom Eternal permetterà infatti a due giocatori di trasformarsi in demoni – caratterizzati da particolari poteri – per andare a “invadere” la partita di un altro utente, il tutto in uno scontro all’ultimo sangue dove il vincitore otterrà utili premi per proseguire nella propria partita. In tal senso, è interessante notare come gli sviluppatori ci abbiano tenuto a comparare il tutto a una sorta di caccia tra gatto e topo, con i cacciatori che si ritroveranno nella condizione di dover cooperare nascondendosi nello scenario, sbarrando la strada al proprio avversario e assalendolo all’improvviso come se si stesse giocando a una sorta di macabro nascondino.
Altro dettaglio interessante della produzione riguarda l’annuncio di due espansioni single-player – di cui ancora non è stata specificata alcuna caratteristica – che andranno ad ampliare l’esperienza e comprese all’interno del Pass Anno 1, il che fa pensare a ulteriori contenuti aggiuntivi non ancora annunciati. Tecnicamente parlando, Doom Eternal sembrerebbe sfoggiare una qualità generale di gran livello, il tutto grazie al sapiente utilizzo dell’id Tech 7. La software house ha più volte spiegato che l’obiettivo è quello di mantenere degli ottimi standard visivi affiancati dai 60 frame per secondo, elemento imprescindibile per un first person shooter di questo stampo, e considerando quanto visto fino ad ora non possiamo far altro che essere ottimisti. Merita poi una menzione tutta sua la colonna sonora affidata nuovamente alle sapienti mani – e orecchie – di Mick Gordon, con tracce dal cuore metal capaci di far schizzare l’adrenalina alle stelle tra una carneficina e l’altra. L’ultima fatica d’id Software, attualmente attesa per il 22 novembre 2019, appare insomma già da ora un prodotto capace di competere per lo scettro di miglior FPS dell’anno e non vediamo l’ora di poterci metter sopra le nostre mani per saggiarne ogni più piccolo particolare.