Difficilmente sentiamo parlare di cantanti provenienti dal Kazakistan, eppure il giovanissimo Dimash Kudaibergen è già divenuto una leggenda per il suo paese. Il cantautore e polistrumentista classe 1994 non è l’ultimo arrivato, anche se in pochi nel nostro paese ne avranno sentito parlare. Abbiamo infatti di fronte un artista che ha visto il suo disco di esordio (che risponde al nome di ID) diventare disco di platino in soli 37 secondi, un ragazzo la cui estensione vocale è incredibile e che è divenuto famoso in Cina e in Asia dopo aver partecipato ad un importante concorso. Dopo aver lavorato alle soundtrack di diverse produzioni cinematografiche, vede arrivato l’ultimo dei suoi ingaggi importanti niente meno che con la performance nella colonna sonora del film sci-fi Creators: The Past. Di seguito, ecco la nostra intervista all’artista, arrivata proprio in occasione del film!
La tua carriera è cresciuta molto durante quest’anno, ma ti saresti mai aspettato di essere chiamato per cantare in un film?
Dimash Kudaibergen: La mia carriera ha iniziato ad ampliarsi dopo la mia partecipazione di 3 anni fa nel “Singer Project” in Cina, e partendo da lì ho avuto la fortuna di poter prendere parte alle colonne sonore di ben 10 film. Certo, quando ero più giovane avrei sempre voluto cantare nella colonna sonora di un grande film, e ringrazio davvero Dio per aver ricevuto delle offerte così importanti, non posso che accettare con gioia tali opportunità.
Creators: The Past è un fiction movie che unisce scienza e fantasy. C’è un film che ti ha ispirato?
Dimash Kudaibergen: Posso dirvi che mi piacciono i film dei generi citati. Quando ero bambino mi piaceva guardare Hollow Man con Kevin Bacon, film come quello sapevano sempre emozionarmi. Sono inoltre un grande fan di Titanic, dei film di Jackie Chan, e anche de Il Signore degli Anelli che mi offerto innumerevoli ispirazioni.
Ti piace il cinema? Quali sono i tuoi film di sci-fu preferiti, e per quale motivo?
Dimash Kudaibergen: Come dicevo, ho apprezzato tantissimo Hollow Man perché raffigura degli eventi in un modo che si avvicina alla realtà. Ha mostrato come essere invisibile è strano e “inorganico” al nostro essere umani, o come sia impossibile per umani rimanere in quello stato per più di una settimana poiché il nostro cervello lavora in un certo modo, mettendo poi in mostra anche quale sarebbe la percezione dei loro nuovi corpi invisibili. Il nostro cervello non è fatto per quel tipo di eventi ed ecco perché una persona inizierebbe ad impazzire. Se qualcosa del genere prendesse luogo nella vita reale, accadrebbe molto probabilmente nello stesso modo in cui ci è stato mostrato nel film. Ecco perché mi è davvero piaciuto molto.
Hai una fanbase italiana? Quanto è grande? Pensi che i tuoi fan aumenteranno dopo il rilascio del film?
Dimash Kudaibergen: Sono estremamente contento di avere dei fan in Italia. Se dovessi compararli con alcuni altri paesi, per esempio, in alcuni territori asiatici ho decisamente un numero maggiore di fan. Tuttavia spero davvero che l’arrivo di Creators: The Past nel vostro paese possa portare a un grande ampliamento di ascoltatori.