Dumbo – Recensione del nuovo film Disney targato Tim Burton

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 5 minuti
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Dumbo

Dumbo è nell’immaginario collettivo un volo pindarico di potenza e forza: la dimostrazione che i sogni possono avverarsi e talvolta prevaricare le barriere imposte dalla propria nascita. La storia che ci viene sapientemente mostrata da Tim Burton, è una storia classica, senza troppi rimaneggiamenti, ma che porta questa volta la firma inconfondibile del regista. Dopo averci meravigliato con le sue storie, sarà riuscito il prode Burton a dirigere un film così peculiare nel suo genere? Ecco la nostra recensione, priva di alcuno spoiler, perché che magia ci sarebbe se vi rivelassimo il trucco?

Da Mostro a Eroe

Al circo dei Fratelli Medici, torna dopo aver prestato servizio in guerra la star Holt Farrier, un tempo il miglior cowboy dello spettacolo. Ma Holt non è il solo ad arrivare al circo: infatti poco dopo il suo rientro, nasce Dumbo, un piccolo elefantino che presenta però delle orecchie decisamente enormi rispetto alla sua stazza. Nonostante fino a pochi minuti prima di questa inattesa scoperta, Max Medici millantava di vantarsi con la stampa per la nascita di questo “frugoletto”, la deformità dell’animale spinge invece il padrone del circo a seguire una strada diametralmente opposta: vorrebbe infatti liberarsi del piccolo elefante. Holt, suo malgrado, viene assegnato alle cure degli elefanti e quindi anche Dumbo diventa una sua responsabilità: il compito è alquanto gravoso, ma grazie alla sua forza d’animo e alla presenza dei suoi due figli, la star del circo riesce a svolgere questo ingrato lavoro al meglio delle sue possibilità. Da qui in poi è difficile evitare gli spoiler, anche perché la storia ha subito dei rimaneggiamenti necessari all’introduzione dei personaggi “umani” che non erano presenti nel film d’animazione Disney. Vi possiamo però garantire che il piccolo elefantino svolgerà il suo compito a dovere, dimostrando quanto si possa essere vicini ai sogni.

Live Action 

Colin Farrell nei panni di Holt Farrier è ottimo: interpreta benissimo la parte di un uomo “sconfitto” dalla guerra, ma comunque ricco di una voglia di vivere che lo porta a spingersi sempre “oltre”. Danny DeVito nei panni del capo del circo, Max Medici è perfetto, del resto la stessa parte la interpretava nello storico Big Fish, pellicola dello stesso regista; Eva Green nei panni della circense francese Colette Marchant è certamente poco francese, ma riesce come sempre a mettere da parte la sua fisicità prorompente in favore di una recitazione che mira agli sguardi e all’espressività. Michael Keaton invece sembra averci preso gusto a interpretare la parte del “cattivo” (impossibile non ricordare il ruolo di Avvoltoio in Spider-Man: Homecoming) e qui ci regala un V. A. Vandemere che è si un malvagio da film Disney, ma è perfettamente integrato con la pellicola.

Volando sulla Fantasia

Dumbo è stato capace di volare sulla fantasia di noi ex giovani che ci ritroviamo a raccontare le vicende di un personaggio che colpisce ancora oggi: il film è visivamente molto convincente, mancano le canzoni che la facevano da padrone nell’originale d’animazione ma, grazie a una ottima presenza di co-protagonisti umani che calcano sapientemente la scena, non se ne sente la mancanza. Bellissimi i costumi e ottimale la scelta di utilizzare di utilizzare un mix di animali creati in computer grafica e di animali addestrati: il protagonista della storia è inoltre bellissimo, visivamente spettacolare e soddisfacente nelle espressioni. Il film è un opera interessante, con i suoi difetti e i suoi pregi, in grado di intrattenere e stupire tutti, dal grande al piccolo, anche se forse in alcune occasioni pecca un po’ di superbia, mettendo troppa intelligenza nel suo protagonista animale che compie azioni un po’ troppo complesse. Dovrete affrontare questo film con quella incredulità che è tipica dei bambini, del resto, abbiamo a che fare con un elefante volante! Tim Burton ci ha certamente portato una pellicola che parla di sé, di come lui ha immaginato un elefantino volante senza però stravolgere del tutto la trama originale che abbiamo amato nel classico d’animazione.

Dumbo
7
Voto 7
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.