Starlink: Battle for Atlas è il nuovo toys-to-life presentato da Ubisoft per questa generazione: il titolo si presenta come un gioco diretto ad un pubblico di giovanissimi giocatori, anche se forse, all’effettivo, non è proprio così. Nel corso di un’intensa prova, abbiamo potuto scorgere quanto di più profondo cela il gioco, ed eccovi la nostra recensione, più completa che mai!
Atlas: sette mondi e uno spazio
Le vicende di Starlink: Battle for Atlas prendono vita, appunto, direttamente nel sistema spaziale di Atlas, dove i nostri eroi capitanati da St. Grant si ritrovano a bordo della Equinox, la nave che ha lasciato la terra per dopo l’arrivo di Judge, un simpatico alieno che ha permesso al famoso ingegnere terrestre di creare un motore alimentato a Nova (il combustibile più raro dell’universo).
Questo ha conseguentemente concesso di intraprendere l’iniziativa Starlink, un progetto che prevede l’esplorazione spaziale per reperire nuova conoscenza e nuove risorse per il pianeta Terra. Mentre i nostri eroi viaggiano a bordo della Equinox, si imbattono in uno scontro tra predoni spaziali che cercano di avere la meglio sulla nave Nadir, capitanata da Shaid: Mason Rana, capitano della Zenith non perde tempo e si getta nello spazio per affrontare i malvagi predoni e salvare questa malcapitata. Mentre tutta la squadra di Starlink si ritrova in questo scontro, la Equinox subisce un attacco e St. Grant viene rapito. Dopo aver sistemato la nave, i nostri eroi scoprono che dietro al rapimento del loro comandante c’è un oscuro nemico, la Legione Dimenticata, capitanata da Grax, un misterioso essere che vuole il dominio su Atlas. Compito dei nostri eroi sarà quello di salvare tutti e sette i pianeti del sistema, e senza svelarvi altro, possiamo assicurarvi che il pericolo sarà costante, la trama lunga e ricca di colpi di scena. Già da questo, si capisce quanto lavoro ci sia dietro a questo titolo, una trama ricca e decisamente profonda che non lascerà nulla al caso man mano che proseguirete in una storia che durerà una ventina di ore – o poco più – se procederete spediti per la missione principale, ma sono talmente tante le cose da fare che difficilmente seguirete un unico filone narrativo.
Cinque navi, sette pianeti e tanti piloti
Toys-to-life sta a significare la presenza fisica dei personaggi che troveremo nel gioco: ebbene i protagonisti di questa avventura prendono vita direttamente sul joypad della vostra console preferita. I piloti e le loro rispettive navi sono:
- Mason Rana: guida la Zenith, la nave perfetta per tutte le occasioni;
- Hunter Hakka: capitano della Lance, la nave con il maggior controllo della flotta, ideale per spostamenti precisi ed azioni in campi ristretti;
- Judge: guida la Neptune, la nave più pesante e sicura della flotta;
- Calisto Chase Da Silva: la giovane brasiliana guida la Pulse, la nave più potente della flotta in termini di danno della flotta;
- Shaid: è a bordo della Nadir, la nave predone più veloce di tutta la flotta;
Dopo aver preso confidenza con i mezzi a vostra disposizione, possiamo dirvi che esistono altri piloti pronti a montare sulle vostre navi:
- Eli Arborwood: il pistolero è un cecchino formidabile;
- Razor Lemay: ex marine, è un capitano esperto, il miglior pilota della flotta;
- Levi McCray: giovane desideroso di dimostrare chi è;
- Kharl Zeon: un alieno, scienziato e ricercatore sempre pronto a dare una mano;
- Startail: predone spaziale sveglia e aggressiva;
- Fox McCloud: guest star esclusiva per Nintendo Switch.
Ogni pilota possiede un’abilità speciale specifica, ma attenzione: questa peculiare abilità ha un lungo periodo di ricarica (del resto è molto potente), quindi usatela al meglio! Per fare qualche esempio, Mason Rana potrà chiamare un raggio distruttivo dalla Equinox che colpirà il nemico infliggendo danni duraturi nel tempo, Hunter Hakka scomparirà e come un vero samurai, colpirà ripetutamente il nemico, fulmineo ed invisibile infliggendo seri danni, Eli Arborwood invece rallenterà il tempo e vi permetterà di sparare sei colpi da cecchino su uno o più avversari, mentre Startail può evocare una serie di bombe a frammentazione.
Ogni nave della flotta vi permetterà di cambiare stile di gioco, ma non finisce qui: potrete infatti rimuovere le ali da una nave, ad esempio la Zenith, e inserire queste ali su un’altra astronave: poniamo il caso che vi piaccia la Nadir di Shaid, potrete in questo modo potenziare la difesa della nave, cambiandone le ali e quindi l’aspetto estetico; potrete addirittura inerire più ali su una stessa astronave, creandone tutta nuova, con armi e capacità uniche. L’unico limite è la vostra fantasia, consci del fatto che ogni nave vi darà accesso ad un arma specifica che troverete solo nel pacco, assieme al suo pilota principale. La nave può essere potenziata con cinque elementi differenti che andranno ad influenzare controllo, velocità, difesa e danno delle vostre armi. Ogni pilota si potenzierà con il tempo e potrete investire i punti esperienza raccolti in abilità passive che aumenteranno, ad esempio il danno critico, la difesa o il tempo di ricarica dell’abilità speciale dell’eroe.
Le armi saranno altre protagoniste indiscusse dell’azione, alcune di loro sono elementali:
- Cannone Lanciafiamme: una sorta di fucile a corto raggio che infliggerà danni di fuoco;
- Meteor MK2: tende un colpo caricato, questa arma rilascerà un impulso di fuoco costante;
- Volcano: una mitragliatrice che rilascia proiettili incendiari;
- Fury Cannon: un devastante lanciamissili incendiario;
- Frost Barrage: un set da cinque missili congelanti;
- Hailstorm: la versione della Volcano con danni da ghiaccio;
- Freeze Ray MK2: come la controparte di fuoco, ma con un raggio glaciale;
- Shockwave: un’arma elettrica che spara un onda sonica in grado di paralizzare i nemici;
- Gauss Gun MK2: come le “sorelle” MK2, ovvero un raggio elettrico di intensa potenza.
Di seguito ecco le altre armi che fanno capo ad altri elementi:
- Shredder MK 2: una versione potenziata della mitragliatrice a proiettili standard, infligge un danno di tipo Cinetico;
- Shredder: mitragliatore cinetico standard, efficace negli scontri spaziali;
- Iron Fist: un fucile che causa ingenti danni cinetici a corto raggio;
- Imploder: un’arma che causa danni gravitazionali, perfetta per creare buchi neri che attraggono il nemico
- Nullifier: un setti di missili gravitazionali ed autoguidati che appesantiscono il nemico;
- Crusher: un mitragliatore gravitazionale tattico che crea vortici attorno al nemico, in grado di assorbire i proiettili avversari ed utilizzarli per danneggiare il malcapitato;
- Levitator: al momento unica nella sua tipologia, quest’arma infligge danni di tipologia Stasi, in grado di far levitare il nemico, di fatto rendendolo inerme.
Ogni arma, oltre a poter essere potenziata con quattro o più rune da battaglia che ne aumenteranno raggio d’azione, potenza e risparmio energetico, avranno delle interazioni intrinseche che sta a voi scoprire: ad esempio se bombarderemo il nemico con i missili congelanti della Frost Barrage e subito dopo lo colpiremo con un arma infuocata come la Meteor MK 2, se il nemico sopravviverà subirà uno shock termico dovuto al cambio della temperatura, e resterà paralizzato per qualche attimo; oppure se dopo aver piazzato un buco nero con la Imploder colpirete il buco con un arma elettrica, infuocata o congelante, cambierete la natura del buco nero, che a quel punto sarà in grado di infliggere danni elementali. I limiti, anche qui, sono la fantasia e la sperimentazione personale.
Parlando dei nemici che fronteggerete, possiamo dire che i principali avversari saranno due: la Legione Dimenticata e i Predoni. Partendo dalla seconda minaccia, meno pericolosa della prima, i Predoni cercheranno di colpire gli avamposti che troverete sui vari pianeti, per rubarvi risorse e materiali. Sconfitte le piccole navi da ricognizione, troverete nel profondo spazio le navi da battaglia, grandi e difficili da sconfiggere, ma una volta dominate vi daranno ricchi premi e tesori rari. La Legione Dimenticata è un altra storia: qui le cose si faranno pesanti, in quanto troverete sul pianeta le semplici truppe da combattimento, soldati facili da abbattere, dotati a volte di scudi; mentre più difficili da uccidere ci saranno i comandanti, per giungere poi ai Prime: veri mostri giganteschi dotati di armi fuori del comune. Inoltre dovrete vedervela con i Rankor, navi da battaglia spaziali della Legione che vi assalteranno nei viaggi da un pianeta all’altro. Come detto, esistono 7 pianeti in Starlink: Battle for Atlas, ognuno con la propria biodiversità ed il proprio sistema di funzionamento; starà a voi scoprire i segreti che celano, passando tra rovine, città abbandonate e Meraviglie (una per ogni pianeta).
Concludendo
Cinque anni di programmazione hanno fatto la differenza tra quello che poteva essere un semplice gioco per bambini a quello che di fatto ha reso grande Starlink: Battle for Atlas. Il gioco è poliedrico, vivo e vibrante in ogni sua sfaccettatura, dal free roaming alla personalizzazione intrinseca di ogni singolo elemento di gioco. Forte di segreti, zone da esplorare, oggetti antichi da reperire, le ore che passerete sui diversi pianeti di Atlas saranno moltissime e ben spese. Dopo tutto questo, viene da chiedersi quali possano essere i difetti del gioco: ebbene potremmo dire il fatto che non è presente una componente multi-giocatore online, vero tallone d’Achille del titolo, perché sarebbe stato pazzesco potersi unire agli amici e giocare contro la Legione Dimenticata. Tuttavia è possibile giocare in due ogni elemento della storia, vi basterà invitare un amico sul divano e giocare assieme! A livello sonoro e di doppiaggio il titolo Ubisoft non delude affatto, con effetti grafici all’avanguardia per una produzione che sfiora la perfezione in termini di resa a schermo. La cura nel dettaglio non si ferma sullo schermo ma raggiunge anche la realtà: ogni nave che monterete sul vostro joypad avrà dei led luminosi sul motore che aumenteranno e diminuiranno di intensità in base alla vostra velocità in gioco, così come alcune armi, avranno dei led luminosi che lampeggeranno o meno in base alla frequenza dei colpi. Interessante anche la portabilità sul sistema Nintendo Switch che offre appunto una nave esclusiva tutta da sperimentare.