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Zelda Breath of the Wild: utente crea “Google Maps” per Hyrule

Un utente di YouTube si è spinto oltre i confini della realtà offerta da Google Maps, creandone una versione basata su The Legend of Zelda Breath of the Wild per permettere agli appassionati di esplorare le aree di gioco a livello geografico proprio come una mappa normale, persino attraverso la street view.

Il capitolo della saga con protagonista Link sin dalla sua uscita nel 2017 ha ricevuto un’accoglienza più che positiva sia da pubblico che critica. Dopo la sua vittoria ai Game Awards, aggiudicandosi il premio di gioco dell’anno, i fan sono in fervente attesa sin dal 2019 del seguito annunciato all’E3 di quell’anno.

Dopo un’accoglienza del genere, i fan hanno espresso il loro apprezzamento attraverso molti progetti fan made che sono sbucati su internet. Ma se vi siete mai domandati come possa essere il mondo di Hyrule dall’omonimo capitolo della saga Nintendo con la visuale in piena modalità stile Google Maps, il web si appresta ad offrire la risposta.

Nato dal lavoro dell’utente Nassim’s Software, l’interfaccia risulterà molto familiare a chi mastica molto l’applicazione di mappe di Google. Come si vede dal video, sono presenti opzioni per lo zoom minimaliste insieme ad una panoramica dall’alto del mondo di Hyrule, ma ha anche un altra funzione che la differenzia da altri progetti fan made: l’opzione street view.

the legend of zelda breath of the wild

Proprio come per Google Maps, se è presente un pin sulla mappa ci si può cliccare sopra per entrare all’interno della visuale a 306° delle terre di The Legend of Zelda Breath of the Wild. Chiaramente c’è anche la possibilità di muoversi, se si tratta di un’area linkata. Nassim’s Software ha fatto davvero un gran lavoro nel ricostruire manualmente le intere aree di gioco attraverso degli screenshot in-game. Per realizzare questi ultimi non è stata usata una Switch, ma una WiiU moddata.

Avete già visto il teaser trailer del seguito di Breath of the Wild che Nintendo ha presentato durante l’E3 2021? Vi rimandiamo al nostro articolo dedicato.

Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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