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WWE 2K19 – Recensione, siete pronti a scendere sul ring?

Dopo l’uscita dell’acclamato NBA 2K19 è il momento di un titolo sportivo sempre del publisher 2K Sports: WWE 2K19. Nel nostro paese la World Wrestling Entertainment ha sempre avuto un grosso appeal: i momenti migliori si sono visti nei primi anni 2000, ma in questi ultimi anni si è andati verso un lento declino. In questa sede non analizzeremo lo sport in sé, bensì il titolo appena uscito sulla WWE, il quale anch’esso ha avuto alti e bassi nel corso degli anni. Quest’anno i ragazzi di Yuke’s avranno migliorato il titolo o ci ritroveremo tra le mani un porting del precedente capitolo?

Il ritorno di Daniel Bryan… YES! YES! YES!

Uno dei ritorni sicuramente più graditi dai fan della WWE è quello della modalità showcase, che racconta le gesta dei migliori wrestler. Gli sviluppatori hanno pensato bene di basare questo showcase su ”Il ritorno di Daniel Bryan”. Bryan è un famoso wrestler che milita nel roster di Smackdown, è stato anche GM del suddetto show e creatore dello Yes! Movement. In questa modalità ripercorreremo alcuni dei momenti più importanti del personaggio, ritrovandoci faccia a faccia contro John Cena, Chris Jericho, The Miz, Randy Orton e molti altri. Come nel passato ci saranno dei video di intermezzo tra un match e l’altro per poter contestualizzare le vicende ma, per la prima volta, la voce narrante sarà lo stesso Daniel Bryan (il quale ci narrerà tante curiosità sui suoi match e sui suoi avversari/alleati). Inoltre, tutti i personaggi storici che incontreremo verranno sbloccati e li potremo riutilizzare durante l’Esibizione o la modalità Universe. Sicuramente non è una modalità per tutti, forse solo per i fan che seguono assiduamente la WWE ma può essere godibile anche per i neofiti, grazie ai video di intermezzo che danno una infarinatura generale sulla storia di ogni match.

Tanti personaggi, tante stipulazioni, tanto divertimento!

Come in ogni titolo sportivo che si rispetti, c’è bisogno di una modalità single-player/co-op che si rispetti e in questo caso troviamo ”Esibizione”. In questa modalità potremo creare dei match 1vs1, 2vs2, Triple Threat, Fatal 4-Way, 5-Man, 6-Man, 8-Man, Handicap Match, Royal Rumble e Torneo; ognuno di questi ha delle possibili stipulazioni speciali.

In questo WWE 2K19 avremo la possibilità di lottare con oltre 200 personaggi, sia storici che attualmente nella federazione, in tantissime arene storiche e non. In questo caso non ci sono molte differenze rispetto al precedente capitolo della serie ma vi sono dei piccoli particolari che sono stati aggiunti: si può incassare la valigetta del Money in the Bank e inoltre ci sono nuovi personaggi aggiunti al roster (ancora nulla per gli amanti di CM Punk).

Modalità ”Il mio Giocatore” molto interessante

Una delle modalità più rivoluzionate è sicuramente ”Il mio Giocatore”: se avete provato i capitoli precedenti vi ricorderete sicuramente che la modalità My Player è stata sempre lasciata un po’ in disparte dagli sviluppatori. Quest’anno la formula sembra invece vincente: ci ritroveremo a utilizzare un personaggio che lotta in una federazione indie, potremo scegliere che tipologia di wrestler utilizzare e la ciliegina sulla torta è stata l’aggiunta degli alberi delle abilità: il primo vi farà scegliere tra Attacco, Corpo e Difesa, cambiando le statistiche base del vostro personaggio, il secondo la natura Face o Heel e l’ultimo vi farà sbloccare le abilità sovraccarico, che potenzieranno specifici elementi del vostro personaggio (in base anche allo stile).

La storia del nostro personaggio si svolgerà a capitoli tra colpi di scena scontati e match al cardiopalma, confezionando una storia godibile. Altro fattore che è stato migliorato dai capitoli precedenti è il doppiaggio, stavolta lasciato proprio in mano alle voci originali dei wrestler. Ma la modalità ”Il mio Giocatore” non si ferma qui, aggiungendo la Road to Glory: combattendo online contro altri giocatori ci sarà la possibilità di qualificarsi per evento pay per view e ottenere così delle ricompense maggiori. Infine abbiamo le Torri: in questa modalità il nostro giocatore dovrà affrontare vari match creati random e ottenere delle monete in-game, utilizzabili nel negozio pacchetti.

Comparto grafico, sonoro e online

Giochi di questo genere mantengono sempre una dualità: se da un lato il nuovo motore grafico inserito da WWE 2K18 permette di riprodurre wrestler fotorealistici, dall’altra parte il pubblico ci rimette sempre in termini di qualità, mostrando facce al limite del cartonato. Abbiamo provato il titolo su una semplice Xbox One S e crediamo che gli sviluppatori tuttavia abbiamo fatto un buon lavoro sul comparto grafico.

Altra componente abbastanza importante è il comparto sonoro: i dialoghi dei wrestler sono davvero ben strutturati (ovviamente sottotitolati in italiano) e le soundtrack sono molto interessanti. 

Come tutte le belle storie, dobbiamo arrivare per forza alla parte triste: l’online. Come in tutti i titoli passati, anche in WWE 2K19 l’online è il difetto più grande: i server non sono per niente stabili e gravi problemi di lag affliggono ogni singolo match (specialmente quelli con più giocatori).

Insomma, WWE 2K19 non è – e non sarà mai – un gioco acquistabile per la grande struttura di gameplay o per delle meccaniche groundbreaking, ma rimane l’unico e il miglior modo per ritrovare la propria passione per il wrestling su videogioco. Questo titolo strizza l’occhio ai videogiocatori di un tempo, offrendo un’enorme varietà di personaggi e modalità che ricordano il passato, senza però badare a dei problemi reiterati ormai da anni, e che sarebbe ora di risolvere.

WWE 2K19

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WWE 2K19 è un titolo che consigliamo caldamente a tutti coloro che amano la WWE, grazie a ''Il ritorno di Daniel Bryan'', ad un roster davvero enorme e ad una modalità ''Il mio Giocatore'' ricreata da 0. È però giunto il momento di mettere mano al netcode del gioco, e soprattutto a rivedere bene questi benedetti spettatori fatti di polistirolo e texture degli anni 90.

Simone ''Simexp'' Cuccu
Sin da quando era piccolo, Simexp si è sempre appassionato ai videogames. Iniziò nel lontano 1999 con un GameBoy Color e un PC giocando sopratutto a Pokemon e giochi targati NBA.

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