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World War Z – Recensione, gli zombie arrivano su Nintendo Switch

Il protagonista della recensione di oggi è World War Z, ma nella sua versione Nintendo Switch. Sì, finalmente le orde di zombie sono approdate anche sulla console ibrida delle Grande N. Nonostante quest’anno abbiamo visto titoli come Back 4 Blood che hanno cercato di far tornare in auge gli sparatutto a orde, anche questo porting riesce nella missione di farci – di nuovo – prudere le mani e a farci venir voglia di sparare qualche non morto. Il titolo era già disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC, e dal 2 novembre (data più che azzeccata) anche su Switch.

Un buono shooter

World War Z è un tie-in, basato sull’omonimo film uscito nel 2013. Ovviamente i due condividono la storia, visto che si tratta di un titolo e di una pellicola a tema zombie: in un mondo ormai “dominato” da questi non morti, un gruppo di persone deve sopravvivere. Nel caso del videogioco realizzato da Saber Interactive, avrete sette classi e personaggi da poter utilizzare: Pistolero, Devastatore, Macellaio, Medico, Meccanico, Sterminatore e Dronista. Ognuno di questi ha una serie di abilità che possono essere potenziate, per questo motivo più andrete avanti nell’avventura, maggiori saranno le probabilità di sopravvivere, ma la difficoltà del gioco sarà sempre più alta. Questo è uno dei fattori migliori di World War Z, perché potete plasmare il titolo come più vi aggrada, rendendolo quanto più vicino possibile al vostro stile di gioco.

Come potete immaginare se avete visto il film, le partite si concentrano principalmente su due cose: sul sopravvivere a ondate di zombie e raggiungere il punto B così da passare al “sotto-livello” successivo. Sì, perché ogni parte della Campagna è divisa in parti diverse permettendo anche l’autosalvataggio. Feature veramente comoda su Nintendo Switch, perché se fruirete del gioco ad esempio in portabilità durante un viaggio, non dovrete ripetere le stesse sezioni, data soprattutto la mancanza di checkpoint. Non solo, è molto difficile rimanere senza munizioni perché sulla mappa sono posizionati dei punti di “ristoro”, dove potrete ricaricare le vostre armi (a volte ce ne sono disponibili anche di nuove, ndr), così da essere pronti per la nuova ondata. Una cosa molto intelligente che mette alla prova l’abilità di sopravvivenza dei giocatori e, soprattutto, diventa una parte fondamentale della strategia di gioco.

Durante l’avventura si viaggerà per il mondo, così da poter provare tutte le classi disponibili, capendo qual è quella più adatta a voi. Purtroppo in questo porting per Nintendo Switch mancano un po’ di feature che sarebbero state davvero utili, soprattutto se giocato in dock. Infatti non avrete accesso al giroscopio e le funzioni touchscreen sono disattivate, quindi dal punto di vista del mero porting, possiamo dire che è un semplice “portare gioco X su una nuova piattaforma”. Non solo, non è nemmeno disponibile il nuovo contenuto scaricabile. Una scelta decisamente opinabile, dato che spesso e volentieri sono presenti quando si eseguono delle operazioni di porting, così che chi acquista questa nuova versione, magari attendendola parecchio tempo, abbia accesso a tutti i contenuti che gli sviluppatori hanno preparato.

world war z recensione giocatori

Dal punto di vista del multiplayer, il titolo soffre ad ora molto sul matchmaking ed è molto difficile trovare dei compagni di squadra. Durante la nostra prova per scrivere questa recensione di World War Z, ci siamo trovati spesso ad aspettare un sacco di tempo per riuscire a trovare una squadra, questo perché, di solito, i titoli che appartengono al suddetto genere sono giocati da gruppi di amici. Dunque se pensate di acquistarlo, fatelo insieme ad altri amici senza limitazioni di piattaforma, dato che il titolo possiede la funzione di crossplay. Il gioco vi permetterà di giocare fino a un massimo di quattro giocatori, dunque chiamate tre amici e divertitevi a fare fuori zombie!

Compromessi per sopravvivere

Ovviamente questa versione di World War Z è il porting per una piattaforma meno potente rispetto a un PC o anche alle altre home console, di questa generazione o la scorsa. Per questo motivo Saber Interactive è dovuta scendere a compromessi per permettere al titolo di girare bene anche su Nintendo Switch. Infatti dal punto di vista grafico ci sono alcuni downgrade visibili, ma questa scelta è stata fatta per performare discretamente anche nei momenti concitati: basti far caso alle maree di zombi che corrono verso di voi, o al far scoppiare un barile per farne fuori quanti più possibile, e noterete come il gioco continui a girare bene, il che è decisamente qualcosa di fondamentale per un gioco del genere, che mette la frenesia e l’adrenalina al primo posto.

Dal punto di vista dell’audio, come in tantissimi titoli horror, è senza dubbio ben realizzato e riesce a farvi capire esattamente dove trovare i nemici, soprattutto se userete le cuffie. Le animazioni sono piuttosto fluide e tutto il gioco scorre bene, e durante la prova non abbiamo trovato nessun tipo di bug o glitch.

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Se volessimo riassumere brevemente questa recensione di World War Z, potremmo dire che il titolo si trova in un punto di equilibrio perfetto. Non è un pessimo gioco, ma non eccelle nemmeno. Decisamente bello da giocare, soprattutto se amate questo genere e avete amici con i quali condividete questa passione. Il porting è ben realizzato, anche se mancano alcune feature che avrebbero reso l’avventura ancora più gradevole, visto che si sarebbe andata a sfruttare la console al cento percento. Dunque, gli zombie sono arrivati su Nintendo Switch, riuscirete a sopravvivere?

World War Z

7.5

World War Z è un buon titolo, non eccelle in nessuna delle sue meccaniche ed è davvero divertente da giocare. Gli sviluppatori di Saber Interactive sono riusciti a trovare un punto d'equilibrio e viene mantenuto dall'inizio alla fine. Peccato per il matchmaking che, nonostante il crossplay, ha tempi di attesa molto lunghi e per il non utilizzo di alcune funzioni di Nintendo Switch. Ma la presenza di classi, la campagna divertente, il dover usare anche la testa e non solo il grilletto per sopravvivere rende l'avventura decisamente gradevole. ;s

Angela Pignatiello
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.

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