Giochi da Tavolo e di RuoloAnalisi

Wendake: la prima guida strategica al gioco di Danilo Sabia

Ci siamo. Avete appena terminato la prima partita di Wendake e, se vi ha colpito, probabilmente ce ne sarà una seconda. Che sia per arrivare “preparati” alla prossima avventura da capotribù, oppure semplicemente per la curiosità di leggere qualche approfondimento sul gioco, vi propongo la lettura di questa brevissima guida.

I tracciati punteggio.

Come salire in maniera equilibrata sui tracciati? Non esiste una risposta univoca (diversamente il gioco sarebbe molto meno entusiasmante) ma un’analisi dei tracciati può aiutare nelle proprie scelte.

Commercio. All’inizio spesso di tende a sottovalutare la possibilità di acquistare punti su questo tracciato utilizzando una risorsa per tipo (quindi massimo 5, oltre ai punti garantiti dalle tessere progresso). Si possono fare molti punti in poche azioni in questo modo, il che rende ipoteticamente possibile, se si possiede una buona produzione, recuperare alla fine un’eventuale lacuna sulla sfera del commercio. Naturalmente questo va bilanciato col fatto che trascurare l’azione commercio comporta anche giocare molti turni senza i bonus riconnessi alle tessere progresso.

Guerra. Anche qui bisognerebbe decidere preventivamente se puntare ad espandersi in modo da ottenere più punti con una sola azione, magari posticipandola, oppure se farla più volte, ottenendo meno punti ma conservando la propria tribù nel territorio iniziale per il rituale. Posticipare la guerra alla fine ha lo svantaggio di svelare tardi le tartarughe, le quali possono indirizzare in un verso o nell’altro la propria strategia se prese in anticipo. D’altra parte, fare più volte la guerra richiede una pianificazione della plancia personale molto attenta, diversamente si rischia di non accumulare abbastanza punti.

Rituale. È assai difficile salire su questo tracciato quando ci si è espansi sulla mappa, ma è anche vero che l’azione sarà quasi sempre disponibile sulla propria plancia. Anche in questo caso, si può scegliere se fare meno rituali ma a inizio partita, oppure più rituali meno efficaci nel corso dei turni.

Maschera. Si tratta sicuramente del tracciato in cui si sale in maniera più graduale di conseguenza, a meno che non si opti per l’acquisto immediato di tessere progresso che potenzino l’azione maschera, sarebbe bene cercare di eseguire l’azione ad ogni turno o quasi, in modo da non restare troppo indietro.

I combattimenti

Tendenzialmente i combattimenti fra tribù dipendono dall’attitudine più o meno belligerante dei giocatori al tavolo. Si può tranquillamente giocare con o senza. Tuttavia, si può osservare che essere coinvolti in battaglia può essere molto utile per riportare i membri della propria tribù sulla plancia e renderli nuovamente disponibili per l’azione tamburo. La totale assenza di combattimenti può comportare qualche difficoltà a fare punti sul rituale, soprattutto nelle fasi avanzate della partita. Troppi combattimenti, al contrario, rendono difficile a entrambe le parti in conflitto salire sul tracciato guerra e, se le battaglie non coinvolgono tutti i giocatori, si rischia di favorire parecchio le parti escluse.

Le tessere progresso

Queste tessere possono rivelarsi cruciali sotto due aspetti: in primis conferiscono una manciata di punti sia sul commercio che su un altro tracciato; in secondo luogo potenziano un’azione specifica o forniscono un’azione supplementare. Sarebbe bene, quindi, scegliere con cura la tessera, magari optando per qualcosa che potenzi un punto debole e nel contempo attribuisca punti su un tracciato su cui siamo in difficoltà.

Come costruire la propria plancia

Non c’è sicuramente una sola strategia e si tratta di scelte personali. Un consiglio generale può essere quello di costruire la propria plancia in modo da avere sempre disponibili le azioni che conferiscono direttamente punti sui tracciati (Commercio, guerra e maschera). Inoltre, può essere molto rischioso rinunciare del tutto a un’azione specifica, rendendo quindi impossibile effettuarla. Altrettanto rischioso è riempire la plancia con la stessa azione, che potrebbe perdere utilità con l’avanzare della partita.

Queste sono le osservazioni scaturite dopo diverse partite in due e quattro giocatori. Spero che queste “pillole” possano essere utili o quantomeno interessanti per un confronto con le proprie scelte di gioco: dopotutto Wendake è bello anche perché ci sono davvero tanti modi possibili per giungere alla vittoria!

Se non conoscete questo bellissimo gioco da tavola e vi siete incuriositi leggendo questa guida strategica vi consigliamo la lettura anche della nostra accuratissima recensione.

Claudia Pintore
Disegnatrice e appassionata di libri, serie tv, cinema e giochi da tavolo

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche