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Walmart rimuove riferimenti alla violenza in giochi e film ma tiene le armi da fuoco sui propri scaffali

L’argomento armi da fuoco e stragi è uno dei più spinosi che gli U.S.A. conoscano. Non sorprende quindi che, davanti a questioni tanto delicate, si usi un capro espiatorio a cui imputare parte – se non tutta – della colpa, spesso in modo del tutto arbitrario. Ma facciamo un passo indietro e parliamo prima di tutto dei fatti.

Lo scorso 3 Agosto, un ragazzo di ventun’anni è entrato in un Walmart, una catena di negozi, ad El Paso (Texas) ed ha aperto il fuoco sulla folla, uccidendo 22 persone e ferendone 24. Poche ore dopo si è consumata un’altra strage, a Dayton (Ohio), che ha portato altri 9 morti. Eventi del genere sono purtroppo molto comuni negli Stati Uniti, con migliaia di vittime ogni anno. L’argomento è tra i più delicati per il paese, che si spacca sistematicamente tra chi vorrebbe cambiare le leggi sulla diffusione delle armi e chi invece indica altri diversi fattori scatenanti. Il Presidente Trump ha commentato la vicenda imputando ai prodotti culturali, come film e videogiochi, l’aumento della violenza e del numero di stragi, sviando di fatto il discorso da quello che da molti è ritenuto l’unico vero motivo di questi eventi: la diffusione delle armi da fuoco. La costituzione statunitense, infatti, dà diritto ad ogni americano di possedere un’arma, facilmente reperibile nel giro di poco in un comune negozio.

In seguito a questa dichiarazione, Walmart sembrerebbe aver diffuso una circolare interna (confermata da una fonte anonima di Vice) in cui dà disposizioni ai propri dipendenti di rimuovere ogni cartello, video o pubblicità con riferimenti alla violenza connesso a videogiochi, film e video di caccia.

https://twitter.com/shepardcdr/status/1159235488898830338?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1159235488898830338&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.vg247.com%2F2019%2F08%2F09%2Fwalmart-violent-games-removal-guns%2F

La politica sulle armi da fuoco invece (presenti normalmente all’interno dei negozi) sembra non essere cambiata. Sorge quindi un dubbio legittimo: che la direzione di Walmart ritenga più pericolosi videogiochi e film alle armi semiautomatiche? A prescindere dalle opinioni personali, soprattutto davanti ai dati sempre più allarmanti, è certo che bisogna trovare un modo per arginare e bloccare questo fenomeno.

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