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Un ex dipendente di Visceral Games pubblica una lettera commovente

L’improvvisa chiusura di Visceral Games, di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi, ha sollevato numerose discussioni nel mondo videoludico ed è stata un colpo duro per la grande maggioranza dei suoi (ormai) ex dipendenti. Uno di loro, Zach Mumbach, ha pubblicato sul suo profilo Twitter una commovente lettera d’addio in cui ringrazia le persone che hanno fornito sostegno a chi ha perso il lavoro ed esprime tutto il suo dispiacere per l’accaduto:

Apprezzo tutto il supporto e le parole di incoraggiamento che ho ricevuto negli scorsi giorni. Significano molto per me. Mia moglie ed io abbiamo avuto il nostro secondo bambino domenica e successivamente Visceral è stata chiusa il martedì successivo quindi è stato un colpo davvero duro. Sono molto triste per la cancellazione del fantastico gioco a cui stavamo lavorando e la chiusura dello studio dove ho speso la maggior parte della mia vita adulta e la presa di coscienza che non lavorerò più con le persone di questo team. Visceral ha significato molto per me. E’ la sola casa che abbia mai conosciuto e questo, non c’è bisogno di girarci attorno, mi spezza davvero il cuore.
Sono incredibilmente fortunato ed onorato di aver avuto l’opportunità di lavorare con le persone di talento che hanno reso Visceral quello che era.
Grazie a tutte le persone che hanno supportato il nostro studio e giocato ai nostri titoli nel corso degli anni.
Presto scoprirò cosa mi riserverà il futuro ma per ora mi occuperò del mio nuovo bambino, giocherò a qualche videogame e rifletterò su tutti i bei momenti trascorsi durante gli ultimi 17 anni.

E’ sicuramente triste leggere parole simili, ma forse c’è un barlume di speranza per tutte le persone che hanno perso il lavoro: di recente, Sony e Ubisoft hanno dichiarato di essere disposti ad assumere gli ex dipendenti di Visceral Games. Che sia l’opportunità giusta per ricominciare?

Federico "Gears" Lima
Nintendaro fino all'ultimo ricciolo, mi sono avvicinato al mondo Playstation solo da qualche anno. Le mie saghe preferite sono Kingdom Hearts, Pokemon e The Legend of Zelda, e la mia abilità nei picchiaduro classici e negli sparatutto è paragonabile a quella di un comodino. Non esattamente il massimo, insomma.

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