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Vampire: The Masquerade Bloodlines 2 – Anteprima, aspiranti vampiri

Come probabilmente saprete, Vampire: The Masquerade – Bloodlines 2 si è mostrato ieri in un nuovo trailer, in occasione della live Inside Xbox 20/20. Un trailer cinematografico di tutto punto, tra l’altro accompagnato dalla canzone “Danke Schoen” di Wayne Newton che richiama una macabra danza di morte fin dal primissimo frame. In appena 2 minuti di presentazione ci viene dunque offerto uno sguardo un interessante sguardo al prossimo action RPG in prima persona (la terza persona sarà lasciata solo in alcuni aspetti specifici di gioco) firmato Hardsuit Labs, un piccolo assaggio di ciò che svelerà il mondo sotterraneo dei vampiri di Seattle non appena il gioco farà il suo debutto entro questo 2020; il richiamo all’albero di Natale, secondo noi, rende infatti ormai palese la finestra di lancio definitiva.

Una città da conquistare

Che la Masquerade abbia inizio, allora. Come Dance è anche un invito ad entrare in scena, in un ballo in maschera che ci permetterà di – o anzi, ci obbligherà a – sopravvivere mantenendo l’anonimato tra gli umani, mentre ci si destreggia tra le strade di Seattle, infestata e controllata dai vampiri fin dalla sua fondazione. Come mostrato dal video, ci addentreremo nei vicoli e nel cuore pulsante della città, inseguendo la preda di turno, nostra unica ragione di “vita”. Incontreremo i vecchi fondatori, presenti dalla nascita della città, e alcune nuove leve e comparse, che stanno prendendo piede sempre più all’interno del tessuto diabolico della metropoli. Ognuno con il suo carattere, i suoi misteri, i suoi programmi nascosti: dovremo quindi scegliere con attenzione i nostri alleati e, di conseguenza, anche i nostri nemici.

Rimane pur vero, comunque, che da un trailer cinematografico rimane parecchio difficile giudicare un titolo per quel che è nella sua vera sostanza. Nel caso di Vampire: The Masquerade – Bloodlines 2, del resto, non è dato spazio all’anima reale del gioco, se non a qualche minuscola goccia di gameplay (ci piace e ci convince la prima persona, e paiono belli anche i combattimenti), e non ci è concesso nemmeno qualche morso di storia.  Le ambientazioni, comunque, mostrano un mondo dove spiccano neon e vita notturna: niente di particolarmente innovativo, è vero, ma in ogni caso molto fedele al caposaldo originale, con un’estetica generale senz’altro molto gradevole.

Il primo gioco, del resto, godeva di un’atmosfera eccezionale e di una scrittura avvincente, con una direzione artistica e una costruzione del mondo di gioco veramente allettante; e sebbene dal trailer non sia possibile capire se tutto ciò verrà nuovamente confezionato e impacchettato alla perfezione, confidiamo che anche questo attesissimo sequel non deluda i suoi fan. Fa ben sperare, in effetti, la penna di Brian Mitsoda, la mente creativa dietro l’originale Bloodlines, che in questo nuovo capitolo ritorna con una narrazione dinamica, interattiva, sviluppata su percorsi e risultati diversi. La nostra origine umana, la disciplina, il clan, la fazione che sceglieremo e il modo in cui manterremo il nostro lato umano, sono tutti elementi che influenzeranno l’esperienza di gioco. Così come le tensioni, i combattimenti e i colpi di scena che pulsano nelle vigorose vene della pericolosa e spietata politica dei vampiri di Seattle.

Vampire The Masquerade Bloodlines 2 - come dance

Ad ogni modo, un elemento che sembra stonare con quanto offerto nel trailer cinematografico – proprio perché si tratta di un video promozionale – è l’animazione sfoggiata dai personaggi, che inciampa soprattutto per via delle innaturali espressioni facciali. Se infatti Come Dance prova a regalare agli spettatori un’efficace giustapposizione di frame inquietanti scanditi da una melodia allegra, il tropo funziona soprattutto grazie al fatto che il vero elemento di disturbo pare essere proprio l’animazione stessa.

Con volti ed espressioni che paiono usciti direttamente da The Sims 4, e un balletto iniziale un po’ goffo e imbarazzante (ma ad esser sinceri nemmeno quello del Principe di Seattle si salva), il trailer ottiene un tono grottesco e sinistro allo stesso tempo, che attira sì, ma forse non convince appieno il pubblico che lo bramava. Per giudicare è ovviamente troppo presto, e questo lo ripetiamo; bisognerà aspettare ancora un po’ prima di poter aver conferma o smentita di quel che sarà l’effetto finale di una produzione in realtà già molto attesa fin dall’inizio di quest’anno. Se quindi è ancora troppo presto anche per (ri)entrare nella nostra nuova e cara Masquerade, nel frattempo possiamo continuare a ballare ancora un po’ insieme a Stabby – il bel vampiro da copertina.

Valeria Girardi
Amante della musica, della scrittura e della lettura, ha una gatta nera che le fa compagnia. Tra i suoi hobby, videogames e fumetti, con i quali evade dal mondo sintetico e monotono della quotidianità.

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